Home » , » OVO la colonna sonora di Peter Gabriel per descrivere la parabola dell’umanità.

    Fondatore dei Genesis e protagonista di una carriera grande solista, Peter Gabriel è stato un innovatore, sperimentando nuovi lingu...

 

Ovoi-Peter Gabriel

 

Fondatore dei Genesis e protagonista di una carriera grande solista, Peter Gabriel è stato un innovatore, sperimentando nuovi linguaggi musicali. Centinaia di milioni di dischi venduti, sei Grammy Award con 14 nomination, cantante e polistrumentista, Gabriel è stato protagonista di un'integrazione tra rock, elettronica e musica tradizionale che lo ha portato a realizzare album che hanno lasciato un segno anche nelle successive generazioni. Nato a Chobham, poco distante da Londra, figlio di un ingegnere elettrotecnico, iniziò da adolescente la sua avventura nel mondo della musica formando nel 1966 insieme a due compagni di scuola, Tony Banks e Chris Stewart, la band Garden Wall. Il resto, come si dice, è storia

Oggi parleremos del suo album OVO

Peter Gabriel, a prima vista, non sembra proprio una rockstar. Ed in fin dei conti al mondo patinato del rock&roll non appartiene più da tantissimi anni, da quando cioè, abbandonati i suoi compagni di strada, i Genesis, diede inizio ad una brillante e fortunata carriera, come solista, cantante e autore, creando un suo personalissimo mondo di suoni. Un mondo di suoni costruito all' incrocio tra naturalismo ed elettronica, tra passato e futuro, tra comunicazione telematica e tam tam elementare. Un modo di suonare che lo ha posto all' avanguardia negli anni ottanta e novanta, in quel territorio di crossover tra culture e sistemi di comunicazione diversi, che ha cambiato radicalmente lo scenario musicale in tutto il mondo. Non solo suoni, però, ma anche parole, idee e sentimenti che lo hanno spinto ad esprimersi in maniera dura anche in politica, contro la Thatcher, a favore di Amnesty International, ma soprattutto contro l'apartheid sudafricano (Gabriel è stato uno dei primi a dedicare a Steve Biko un'intensa e bellissima canzone), e che hanno portato il musicista inglese in prima fila in molte battaglie.

OVO la storia di una famiglia che attraverso tre generazioni descrive la parabola dell’umanità.

Nel 2000 viene allestito uno spettacolo all’interno del Millennium Dome di Londra, basato sulle musiche e su un concept di Gabriel: la storia di una famiglia che attraverso tre generazioni descrive la parabola dell’umanità. Il risultato si chiama Ovo ed è un vero mappamondo musicale così pieno di spunti da fare girare la testa: rap, industrial, celtica, prog, ambient, folk, soul… Con tanti ospiti e le bellissime voci di Elizabeth Fraser e Alison Goldfrapp.

OVO è il tredicesimo album della carriera solista del musicista inglese Peter Gabriel, colonna sonora dell'omonimo spettacolo allestito all'interno del Millennium Dome di Londra nel 2000. È stato pubblicato il 29 agosto 2000.

L'album ospita vari cantanti tra cui Paul Buchanan dei Blue Nile, Neneh Cherry, Rasco, Richie Havens ed Elizabeth Fraser. Si tratta di un concept album incentrato su tre generazioni di una famiglia, che rappresentano metaforicamente la storia dell'umanità.[1]

Ne sono state pubblicate due versioni diverse: una «regolare» destinata al mercato statunitense e una «limitata» per l'Europa; quest'ultima edizione contiene un fumetto con la storia di OVO, un bonus CD con tracce aggiuntive e video tratti dallo spettacolo londinese.

Tracklist edizione limitata


"Low Light" – 6:37
"Time of the Turning" – 5:06
"Man Who Loved the Earth / The Hand That Sold Shadows" – 4:15
"Time of the Turning (Reprise)/The Weavers Reel" (Peter Gabriel / Richard Evans) – 5:37
"Father, Son" – 4:55
"Tower That Ate People" – 4:49
"Revenge" – 1:31
"White Ashes" – 2:34
"Downside-Up" – 6:04
"The Nest That Sailed the Sky" – 5:05
"Tree That Went Up" – 2:14
"Make Tomorrow" – 10:01
Tracklist bonus cd

"The Story of OVO" – 5:21

Tracklist edizione regolare

"The Story of OVO" – 5:21
"Low Light" – 6:37
"The Time of the Turning" – 5:06
"The Man Who Loved the Earth / The Hand That Sold Shadows" – 4:15
"The Time of the Turning (Reprise)/The Weaver's Reel" (Peter Gabriel / Richard Evans) – 5:37
"Father, Son" – 4:55
"The Tower That Ate People" – 4:49
"Revenge" – 1:31
"White Ashes" – 2:34
"Downside-Up" – 6:04
"The Nest That Sailed the Sky" – 5:05
"Make Tomorrow" – 10:01

Musicisti


Peter Gabriel - Voce, tastiere, percussioni, programmazione, trattamenti, produzione, arrangiamenti orchestrali
Brian Transeau
Paul Buchanan - Voce
Richard Evans - Tecnico del suono, programmazione, missaggio (1-6, 10-12), sintetizzatori (1), basso synth (2), trattamenti (3, 11), chitarra in loop (3), mandolino (3,5,12), flauto (3,5), dulcimer (3), crotali (4), battito di mani (4), basso (5), programmazione batteria (5), shaker (5), chitarra elettrica a 12 corde (10,12), chitarra acustica a 12 corde (10), chitarra elettrica (12)
Richard Chappell - Tecnico del suono, programmazione, missaggio (1-3, 7-9), trattamenti (1,4,7,9), programmazione batteria (1,3,4,7-9), loop (7), tom (7)
Manu Katché - Batteria, percussioni
Tony Levin - Basso, Chapman Stick
Hossam Ramzy
David Rhodes - Chitarra
L. Shankar - Violino
Assane Thiam
Jim Barr
Jim Couza
Sussan Deyhim
Markus Dravs
Nigel Eaton
Simon Emmerson
Kudsi Erguner
Elizabeth Fraser - Voce
Steve Gadd - Batteria
Stuart Gordon
Will Gregory
Johnny Kalsi
Ged Lynch - Percussioni
James McNally
Jocelyn Pook
Jacquie Turner
Richard Chappell
Alan Coleman
Edel Griffith
Adzido Pan African Dance Ensemble
Electra Strings

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