«Monsieur Batignole» è un film del 2002, diretto da Gérard Jugnot, che ne è anche il principale interprete. Trama Parigi, 1942; Edmond Bat...

«Monsieur Batignole» è un film del 2002, diretto da Gérard Jugnot, che ne è anche il principale interprete.


Trama
Parigi, 1942; Edmond Batignole è un rosticcere che, durante l'occupazione tedesca della Francia, cerca di destreggiarsi evitando con cura di prendere posizione e curandosi soltanto dei suoi affari. Un giorno degli abitanti del quartiere - la famiglia ebrea Bernstein - vengono arrestati e deportati. Sua moglie chiede a Pierre jean, fidanzato della figlia Micheline e collaborazionista tedesco, di intercedere presso le autorità tedesche affinché venga loro assegnato il prestigioso appartamento che è rimasto vuoto dopo l'arresto. La cosa mette a disagio Edmond, che però non ha voglia di opporsi alle insistenze della moglie.

Grazie alle entrature del collaborazionista la casa viene loro assegnata. Ma proprio nel giorno in cui la famiglia Batignole si trasferisce nell'appartamento e festeggia l'evento assieme agli ufficiali tedeschi, suona alla porta Simon, uno dei bambini della famiglia Bernstein, che è riuscito a fuggire prima di essere deportato in Germania. Edmond dapprima lo vuole mandar via, ma poi si fa sempre più coinvolgere nel tentativo di salvare il ragazzino, al quale si aggiungono poi altre due bimbe, Sara e Guila Cohen, cioè due cugine di Simon anche loro sfuggite alla deportazione della loro famiglia.

Alla fine il senso di giustizia prende il sopravvento in Edmond. Sfidando con insospettabile coraggio le SS, riesce a trovare i soldi per organizzare la fuga dei tre bimbi verso la Svizzera. Ma Pierre jean li scopre e minaccia fanaticamente di denunciarlo alle SS. Edmond lo uccide e fugge in treno assieme ai tre bimbi per raggiungere la frontiera svizzera. La figlia Micheline, benché fosse la fidanzata di Pierre jean, approva le sue azioni.

Riuscendo fortunosamente a eludere i controlli, i quattro arrivano in una fattoria vicino al confine, dove vengono ospitati da Irène, il cui marito è prigioniero di guerra. Qui rischiano di essere arrestati per la sbadataggine del piccolo Simon e di Martin, il figlio di Irène geloso delle attenzione della madre per Edmond. Ma anche in questo caso riescono a sfuggire ai tedeschi.

Alla fine Edmond riesce a condurre i bambini alla frontiera svizzera. Al momento di salutare i tre bambini, anche Edmond decide di restare con loro, scegliendo così una vita meno conformista. Simon, Sara e Guila si salveranno, ma non rivedranno mai più le loro famiglie.
Interpreti e personaggi
Gérard Jugnot: Edmond Batignole
Jules Sitruk: Simon Bernstein
Michèle Garcia: Marguerita, moglie di Batignole
Jean-Paul Rouve: Pierre Jean
Alexia Portal: Micheline, figlia di Batignole
Violette Blankaert: Sara Cohen, bambina.
Daphné Baiwir: Guila Choen, altra bambina
Goetz Burger : Spreicht, Colonnello delle SS
Marie Gaelle Cals: Edwige
Elisabeth Commelin: Irène, contadina, madre di Martin
Damien Joullerot: Martin, suo figlio piccolo
Karine Pinoteau: infermiera
Sylvie Herbert: portinaia a Montmartre
Daniel Martin: Agente della Gendarmerie
Hubert Saint Macary: Tenente della Gendarmeria
Christophe Rouzeud: Parroco del villaggio
Eric Cyvanian: Gallerista d'arte
Roland Marchisio: Guardiano del deposito oggetti
Tichy Holgado: Lucien Morel, un affarista

Arrestatemi (Arrêtez-moi) è un film del 2013 diretto da Jean-Paul Lilienfeld. Il soggetto è tratto dal romanzo di Jean Teulé Les Lois de la...

Arrestatemi (Arrêtez-moi) è un film del 2013 diretto da Jean-Paul Lilienfeld. Il soggetto è tratto dal romanzo di Jean Teulé Les Lois de la gravité del 2003.

Trama

Una donna entra in un commissariato di sera per autodenunciarsi per un omicidio vecchio di dieci anni. Fu lei infatti a spingere il marito giù dal balcone per quello che venne archiviato come un incidente. A raccogliere la confessione, un'esperta ispettrice, il tenente Pontoise, che, scavando nel passato della donna, comprende come questa abbia commesso l'atto omicidiario in preda ad una reazione comprensibilissima dato le ripetute violenze e vessazioni subite ad opera del marito. In pratica l'ispettore cerca di convincere in tutti modi la donna a desistere dal costituirsi, non essendoci alcun interesse né privato né pubblico nel suo arresto. La donna però vuole espiare la sua colpa ed insiste. Quando si scopre che alla mezzanotte scadranno esattamente i dieci anni che sanciscono la prescrizione, l'ispettrice temporeggia con tutti i mezzi fino ad impedire alla donna di rendere la deposizione in tempo. Seppure fra continui attriti, tra le due donne nasce comunque una complicità e una solidarietà che permette all'ispettrice, una volta rilasciata la donna, di proporre a questa un'ultima opportunità. Si può redigere una confessione scritta a mano e mettere la data del giorno precedente motivando il tutto con l'impossibilità ad usare il computer, che effettivamente il tenente aveva messo fuori uso. La donna accetta e così può finalmente avviarsi serena verso il carcere, dando compimento al senso di giustizia che l'aveva mossa.

Interpreti e personaggi ;

Sophie Marceau: la colpevole
Miou-Miou: tenente Pontoise
Marc Barbé: Jimmy
Yann Ebonge: Joliveau
Valérie Bodson: Madeleine
Arthur Buyssens: Cedric
Dinara Droukarova: tenente Pontoise giovane

Truman - Un vero amico è per sempre (Truman) è un film del 2015 diretto da Cesc Gay. Interpretato da Ricardo Darín, Javier Cámara e Dolores...

Truman - Un vero amico è per sempre (Truman) è un film del 2015 diretto da Cesc Gay.

Interpretato da Ricardo Darín, Javier Cámara e Dolores Fonzi, il film racconta, attraverso i toni lievi e ironici della commedia, di due amici che si ritrovano dopo tanto tempo in un momento difficile della propria vita, dimostrando come l'amicizia sia più forte di ogni cosa.

Niente è scontato nei personaggi di Truman o nelle svolte della loro storia, eppure tutto ha un senso, è umanamente comprensibile, né mai il regista sottovaluta l'intelligenza e l'esperienza di vita degli spettatori, che (ri)conoscono ognuna delle reazioni di Tomas e Julian, fuori dai cliché del melodramma. Ricardo Darin nei panni di Julian e Javier Camara in quelli di Tomas sono straordinari e straordinariamente credibili. La loro amicizia è di quelle che tutti vorrebbero perché comporta un'accettazione totale dell'altro, manchevolezze comprese.

Trama
Julian e Tomas sono due amici che si ritrovano dopo tanto tempo. Tomas è venuto dal Canada a Madrid per incontrare Julian che sta per morire. Julian ha lottato per un anno contro un tumore, ma adesso ha deciso di abbandonare ogni cura e vivere serenamente questi ultimi mesi di vita. Julian ha un cane di nome Truman e desidera darlo in adozione. Così contatta una famiglia e glielo lascia per due giorni. Però il loro figlio non accetta che un giorno dovrà dirgli addio, essendo Truman molto anziano, così rifiutano di adottarlo. Julian contatta un'altra signora, ma l'amico Tomas lo convince a non darglielo. Intanto Julian e Tomas vanno ad Amsterdam per salutare il figlio di Julian che compirà ventun anni e non sa dello stato di salute del padre. Vorrebbe dirglielo ma non ne ha il coraggio. Ritornati a Madrid Julian incontra Gloria, sua ex-moglie, e viene a sapere che il figlio, in realtà, sapeva tutto poiché aveva insistito con la madre per conoscere la verità. Dopo quattro giorni Tomas ritorna a Montreal, e all'aeroporto si danno l'addio. Julian consegna Truman a Tomas, che lo dovrà accudire amorevolmente a casa sua. Tomas accetta questo incarico. Sa che non vedrà più il suo caro amico Julian.



Interpreti e personaggi
Ricardo Darín: Julián
Javier Cámara: Tomás
Dolores Fonzi: Paula
Eduard Fernández: Luis
Àlex Brendemühl: veterinario
Pedro Casablanc: medico
José Luis Gómez: produttore
Doppiatori italiani
Paolo Marchese: Julián
Marco Mete: Tomás
Francesca Fiorentini: Paula

4 mesi, 3 settimane, 2 giorni  è un film del 2007 di Cristian Mungiu, interpretato da Anamaria Marinca, Vlad Ivanov e Laura Vasiliu. Vincit...

4 mesi, 3 settimane, 2 giorni  è un film del 2007 di Cristian Mungiu, interpretato da Anamaria Marinca, Vlad Ivanov e Laura Vasiliu.

Vincitore della Palma d'oro al 60º Festival di Cannes, e premiato come miglior film alla 20ª edizione degli European Film Awards, è stata tra le opere più apprezzate dalla critica mondiale nel 2008.

L'idea iniziale per il film nasce dal progetto di Mungiu per un altro film, Racconti dell'età dell'oro, con il quale racconterà la storia del comunismo in Romania attraverso le sue leggende metropolitane. Mentre lavorava a quest'ultima pellicola, Mungiu sentì la necessità di fare un film serio incentrato su una storia tragica sotto il regime, per bilanciare gli intenti commedici di Racconti dell'età dell'oro.


Trama
Romania, 1987. Nei conclusivi e difficili anni del regime di Ceaușescu due ragazze di provincia, Otilia e Găbița, dividono la stanza in un pensionato universitario. Quando Găbița rimane incinta senza volerlo, inizia per loro il calvario di trovare un modo illegale per abortire, al tempo un reato nel paese. Riescono a rintracciare un certo Bebe, il quale le riceve in una stanza d'albergo, lontano da occhi indiscreti. Qui però le ragazze scoprono che i loro soldi non bastano, sicché Bebe vuole un pagamento in natura: una riluttante Otilia è costretta ad accettare, mettendo il bene dell'amica davanti allo spregevole ricatto. Quindi Bebe opera Găbița, spiega alle ragazze come disfarsi del feto e le lascia al loro destino.

Frattanto Otilia, la quale aveva già preso un impegno con il suo fidanzato, lascia Găbița da sola in albergo, in attesa che l'operazione faccia il suo corso, e in compagnia della famiglia del ragazzo cerca di dimenticare per qualche ora gli ultimi e inconfessabili eventi. Quando torna dall'amica, questa ha ormai abortito, e Otilia, al culmine di una orribile giornata, si ritrova costretta allo straziante gesto di liberarsi del feto, vagando di notte per la città, prima di gettarlo nella spazzatura. Tornata in albergo da Găbița, la quale aveva supplicato l'amica di dare una degna sepoltura al feto, questa riceve da Otilia solo la risposta che non parleranno mai più della questione.

La maggior parte del film è stato girato a Bucarest, soltanto alcune scene in un albergo a Ploiești.

Interpreti e personaggi
Anamaria Marinca: Otilia
Vlad Ivanov: Mr. Bebe
Laura Vasiliu: Găbița
Alexandru Potocean: Adi


Doppiatori italiani
Claudia Catani: Otilia
Luca Biagini: Mr. Bebe
Valentina Mari: Găbița
Fabio Boccanera: Adi

Il caso Kerenes è un film drammatico del 2013 diretto da Călin Peter Netzer. È stato proiettato in anteprima alla 63ª edizione del Festival...

Il caso Kerenes è un film drammatico del 2013 diretto da Călin Peter Netzer.

È stato proiettato in anteprima alla 63ª edizione del Festival di Berlino, aggiudicandosi l'Orso d'oro e il premio FIPRESCI.

Nel 2014 è stato designato come film rappresentante il cinema rumeno alla selezione per l'Oscar al miglior film straniero, venendo però escluso dalla candidatura.

Il titolo italiano del film contiene un errore relativo al cognome della protagonista, che in realtà è Kenereș e non Kerenes.

Trama.

La sessantenne Cornelia Kenereș è un architetto, sposata con un chirurgo, con frequentazioni nell'alta borghesia rumena e un pessimo rapporto con il suo unico figlio Barbu, che convive con una donna divorziata e combatte per rendersi indipendente dalla madre. Dopo che Barbu, guidando ad alta velocità, investe e uccide un ragazzo che attraversa la strada, l'istinto materno e la volontà di avere tutto sotto controllo spingono Cornelia ad usare ogni sua conoscenza e a ricorrere ad espliciti atti di corruzione per evitargli il carcere.

Il ragazzo si oppone al tentativo di riavvicinamento da parte della madre e, pur capendo di correre maggiori rischi, preferisce non avere aiuti da lei. Cornelia non demorde e dopo aver parlato con un testimone dell'incidente, disposto a cambiare versione in merito alla velocità dell'auto di Barbu in cambio di un ricco compenso, convince il figlio ad incontrare i familiari della vittima per offrire loro di pagare le spese del funerale e chiedere perdono. Il gesto, in origine ideato come cinica mossa per evitare o almeno rendere più lieve il processo, si rivela invece, nell'incontro con lo strazio e la dignità della povera famiglia del ragazzo ucciso, un'occasione per ripercorrere (e considerare finalmente in modo corretto) i rapporti tra Cornelia e Barbu.

Il cavallo di Troia è sempre e comunque il senso di colpa che cerca di instillare nel figlio il quale è ormai incapace di affrontare qualsiasi altra opzione che non comporti la fuga dalle responsabilità. Sullo sfondo, ma messa a fuoco da una sceneggiatura capace di un work in progress efficace, c'è la Romania di oggi.


Interpreti e personaggi

    Luminița Gheorghiu: Cornelia Kenereș
     Bogdan Dumitrache: Barbu
     Ilinca Goia: Carmen
     Natașa Raab: Olga Cerchez
     Florin Zamfirescu: Aurelian Făgărășanu
     Vlad Ivanov: Dinu Laurențiu

Doppiatori italiani

    Aurora Cancian: Cornelia Kenereș
     Edoardo Stoppacciaro: Barbu
     Barbara De Bortoli: Carmen
     Antonella Giannini: Olga Cerchez
     Nino Prester: Aurelian Făgărășanu
     Angelo Maggi: Dinu Laurențiu

Cuore selvaggio (Wild at Heart) è un film del 1990 diretto da David Lynch, basato sul romanzo omonimo di Barry Gifford, vincitore della Palm...

Cuore selvaggio (Wild at Heart) è un film del 1990 diretto da David Lynch, basato sul romanzo omonimo di Barry Gifford, vincitore della Palma d'oro come miglior film al 43º Festival di Cannes, conferita dalla giuria presieduta dal regista italiano Bernardo Bertolucci.[1]

Interpretato da Nicolas Cage, Laura Dern, Diane Ladd, Harry Dean Stanton e Willem Dafoe, il film mescola una storia d'amore shakespeariana a eventi bizzarri e scene di violenza insana che lo rendono un road movie atipico, nel pieno stile del regista statunitense. Il film è anche un grottesco omaggio alla storia del Mago di Oz.

Scandaloso, provocatorio, innovativo, David Lynch dirige un film in cui l'elemento onirico, si scontra con l'elemento reale, in un esplosione di follia piuttosto lontana rispetto a capolavori come Mulholland Drive e Strade Perdute, ma che rispecchia l'anello di congiunzione che segnerà la sua cinematografia a partire dagli anni novanta.

Trama
Sailor Ripley e Lula Pace Fortune sono amanti, ma si separano dopo che Sailor viene incarcerato in seguito ad un omicidio commesso per legittima difesa. Dopo il suo rilascio, i due fuggono per andare in California, violando apertamente gli obblighi di libertà vigilata. Marietta Fortune, la madre psicopatica di Lula che aveva già inizialmente cercato di fare uccidere Sailor, sguinzaglia un detective privato e tutte le sue conoscenze nella criminalità per trovarli.

Nonostante questo la loro fuga continua attraverso l'America, fino a quando i due non assistono alla morte di una ragazza dopo un terribile incidente stradale, che si rivelerà per loro un cattivo presagio. Giunti in una piccola città del Texas, a corto di soldi e con la ragazza ormai incinta, Sailor accetta per disperazione la proposta del torbido Bobby Peru di partecipare ad una rapina, destinata a finire male: Peru viene ucciso e Sailor viene di nuovo incarcerato.

Uscito di galera, trova Lula ed il figlio Pace ad aspettarlo, ma nel tragitto di ritorno a casa Sailor ha un ripensamento ed abbandona nuovamente la sua amata, avviandosi a piedi verso la stazione. Ed è proprio durante questa camminata che viene aggredito da una gang locale: mentre è a terra, gli appare la "fata buona" che gli suggerisce di riconciliarsi con Lula, cosa che fa subito dopo essersi ripreso, nuovamente felice.


Interpreti e personaggi
Nicolas Cage: Sailor Ripley
Laura Dern: Lula Pace Fortune
Diane Ladd: Marietta Fortune
Willem Dafoe: Bobby Peru
J.E. Freeman: Marcelles Santos
Isabella Rossellini: Perdita Durango
Harry Dean Stanton: Johnnie Farragut
Crispin Glover: Cugino Dell
W. Morgan Sheppard: sig. Reindeer
Pruitt Taylor Vince: Buddy
Grace Zabriskie: Juana Durango
Sheryl Lee: Glinda la strega buona
Sherilyn Fenn: Ragazza dell'incidente
Jack Nance: OO Spool
Frank Collison: Timmy Thompson
Eddy Dixon: Rex
Peter Bromilow: Hotel Manager
Gregg Dandridge: Bob Ray Lemon


Doppiatori italiani
Edizione originale
Massimo Lodolo: Sailor Ripley
Giuppy Izzo: Lula Pace
Mario Cordova: Bobby Peru
Gabriella Genta: Marietta Fortune
Pino Colizzi: Marcelles Santos
Roberta Paladini: Perdita Durango
Pietro Biondi: Johnnie Farragut
Carlo Sabatini: sig. Reindeer
Giorgio Lopez: Buddy
Manuela Andrei: Juana Durango
Germana Dominici: Glinda, la strega buona
Loredana Nicosia: Ragazza dell'incidente
Massimo Rinaldi: Timmy Thompson
Stefano Benassi: Rex
Mario Bardella: Hotel Manager
Giovanni Petrucci: Bob Ray Lemon
Teo Bellia
Paola Giannetti
Gaetano Varcasia: Voci alla radio


Ridoppiaggio (2005)

Tony Sansone: Sailor Ripley
Cristina Giachero: Lula Pace
Gianluca Machelli: Bobby Peru
Carlo Reali: sig. Reindeer

C'è in buona sostanza quel connubio tra indifferenza della collettività e presa di coscienza di un pugno di individui a fare da base per...

C'è in buona sostanza quel connubio tra indifferenza della collettività e presa di coscienza di un pugno di individui a fare da base per questo film rapido e secco, che non ha preliminari nè code ma è concentrato nella missione dei tre.

Come nei migliori western non intellettuali ci sono poche parole e molti fatti ed è il muoversi in una terra di nessuno che pare non appartenere agli uomini ed essergli indifferente che fornisce il giusto quantitativo di epica autunnale. Inoltre è proprio la presenza di una donna che non ha tratti mascolini ma una determinazione femminile unita alla fibra morale necessaria a non abbassare la testa ed è proprio la sensanzione che la violenza sia necessaria perchè apparteniene più ai luoghi che agli uomini che la abitano, a connotare Go with me come un piccolo gioiello.

Trama.

In un paese in cui nessuno sembra intenzionato a ergersi contro Blackway, "l'uomo più pericoloso in zona", un terzetto di outsider decide di partire alla vendetta. Una donna con le spalle al muro, terrorizzata dalle minacce e dallo stalking di Blackway, tocca il fondo quando questo criminale ex vice sceriffo le decapita il gatto ma si scontra contro il muro di gomma della polizia che non intende agire e le suggerisce anzi di essere lei ad andarsene. Anche il consiglio dei saggi del paese riuniti in una terribile segheria sembra non volerla aiutare, nessuno tranne un vecchio, dotato di sue motivazioni, e un ragazzo scemo che si accompagna a lui. Contro i consigli pavidi di tutti e le minacce velate della comunità indiana di questo paese di provincia sul confine tra Stati Uniti e Canada, i tre dovranno trovare Blackway, il temuto e pericoloso mafioso, killer e maniaco, farlo ragionare (improbabile) o farlo fuori (molto più probabile).

Interpreti e personaggi.

Anthony Hopkins    Lester
Julia Stiles    Lillian
Alexander Ludwig    Nate
Ray Liotta    Blackway
Hal Holbrook    Whizzer
Lochlyn Munro    Murdoch

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