Li avevamo lasciati multimilionari dopo la rapina alla Zecca nazionale di Madrid. Ora li ritroviamo per la rapina alla Banca Centrale di Spa...

Li avevamo lasciati multimilionari dopo la rapina alla Zecca nazionale di Madrid. Ora li ritroviamo per la rapina alla Banca Centrale di Spagna.


Pur dichiarando di voler attaccare il cuore del sistema, contro la tortura, i poteri forti e le banche, i novelli Robin Hood che ridistribuiscono le ricchezze al popolo alla fine sono comunque un manipolo di ladri tutto sole cuore e amore, seppure in tuta rossa e maschera di Dalí.


Episodio 23
Trama
77 giorni all'ora zero: Rio e Tokyo vivono su un'isola deserta dove trascorrono le loro giornate in maniera paradisiaca, ma Tokyo comincia a sentire la pressione dell'isolamento e comunica a Rio la sua decisione di andare per un po' via. Rio, avendo comprato due telefoni satellitari da un libico a Casablanca durante il viaggio al mercato nero, propone a Tokyo di rimanere in contatto tramite telefono e ne da uno a lei con la promessa di accenderlo ogni 3 giorni alle ore 18. Tokyo parte e vive tre giorni senza freni. Rio invece, rimasto solo sull'isola, non aspetta che le 18 del terzo giorno per poter chiamare la sua amata: riescono così a mettersi in contatto, ma proprio accendendo il dispositivo verranno geolocalizzati dall'interpol: comincia un inseguimento da parte della polizia. Essa arriverà via mare sull'isola e Rio verrà catturato, mentre Tokyo riuscirà a scappare, salvandosi. Infatti il libico aveva venduto alla polizia la notizia della vendita dei dispositivi illegali ma registrati a due componenti della banda. Il Professore vive in Thailandia con Raquel, ormai chiamata Lisbona e progetta quello che poi diventerà il colpo alla banca di Spagna per salvare Rio, anche grazie alle notizie apprese dall'ispettrice che conosce le tattiche della polizia. Tramite flashback si scopre che il colpo è stato progettato ben 5 anni prima, ancor prima di quello fatto alla zecca, da Berlino e da Martín (Palermo), che il Professore raggiunse in un monastero a Firenze. La chiamata di Tokyo del suo “trasportatore” preposto proprio dal Professore fa in modo che lei raggiunga quest’ultimo in Thailandia dove racconta quanto accaduto sull'isola deserta: il Professore decide di riunire la banda per salvare Rio tramite il colpo alla banca di Spagna.


Episodio 24
Trama
Ora 0: sulla città di Madrid dei dirigibili bianchi liberano lungo le strade della città 140 milioni di euro in banconote di 50 euro. Il Professore pubblica un video in cui mostra la sua identità e annuncia che la banda è tornata e che uno di loro è stato catturato ed è torturato dalla polizia. La città di Madrid è letteralmente nel caos e lo stato spagnolo decide di mandare forze dell'ordine per sopperire alla confusione generale. Nei giorni precedenti al colpo, il Professore, avendo riunito la banda in cui ci sono membri nuovi, ha reclutato anche Martín, vecchio amico di Berlino e ideatore con lui del piano, che fino a poco prima dimorava a Palermo: Martín assume appunto il nome di battaglia di Palermo. In questi mesi insieme il Professore ha illustrato agli altri il piano messo a punto da Berlino organizzando nei minimi dettagli il colpo. Arriva il giorno del colpo. Sfruttando il caos generato dai dirigibili e le forze dell'ordine spiegate per tutta la città, il Professore intercetta il nome del plotone dell'esercito spagnolo che sarebbe dovuto andare alla banca di Spagna. I membri della banda, travestiti da militari e nascosti in un capannone, partono prima dei militari stessi e arrivano alla banca di Spagna. Lasciati passare liberamente poiché creduti uomini dell’esercito, riescono ad entrare nella banca.


Episodio 25
Trama
Il governatore della banca è ancora dentro la banca e i suoi uomini della scorta sono particolarmente agguerriti. Tokyo e Nairobi ancora vestite da soldati intimano al governatore di andare via, ma questi non vuole assolutamente andarsene. Ben presto la scorta capisce che sono due rapinatrice e ne nasce uno scontro. Intanto la banda capeggiata da Palermo si rivela agli ostaggi della banca e tutti indossano la tuta rossa e la maschera di Dalì. Dalla colluttazione con la scorta del governatore Palermo rimane gravemente ferito agli occhi. Il colpo alla banca serve a rubare l'oro in lingotti che è posto a 48 metri sottoterra in un caveau dotato di un sistema di allarme per cui, se viene manomesso, si riempie completamente di acqua. Bogotà e Nairobi decidono di scegliere 4 volontari per le operazioni di fonditura dell'oro della banca. Vengono scelti appositamente dei loro complici infiltrati nella banca. La polizia comincia ad organizzare il tutto per aprire i negoziati con il Professore, particolarmente agitato perché sente che non è un piano perfetto.


Episodio 26
Trama
Viene messa su una fonderia industriale diretta da Nairobi e ogni lingotto viene fuso in particelle di oro. Marsiglia, nuovo membro della banda, fuori dalla banca, mette in contatto, mediante vecchi telefoni cellulari, il Professore con la polizia e cominciano i negoziati. Al governatore viene chiesto di aprire una porta per prendere delle cassette rosse contenenti documenti importanti, ma lui si rifiuta categoricamente. Denver, particolarmente in ansia anche a causa di alcune discussioni avute con Monica, sfida un ostaggio e dà un colpo in testa al governatore che sviene. La porta è aperta da Bogotà mediante una bomba.


Episodio 27
Trama
Le cassette rosse vengono estratte da Bogotà nel caveau e vengono consegnate a Denver che decide di mostrarle alla polizia uscendo disarmato in strada. Intanto le trattative della polizia con il Professore si rivelano fallimentari tanto che la polizia è costretta a chiamare la spietata ispettrice Sierra che dunque arriva alla banca di Spagna. Palermo guarisce e riprende le redini della banca, il governatore si sveglia dopo 4 ore di coma e il Professore e Lisbona cominciano a trattare con Sierra, ma l'ispettrice comincia a colpire nel punto debole della coppia, minacciando Lisbona.


Episodio 28
Trama
Il Professore, cercando di scappare da un auto che lo seguiva, esce fuori strada e si imbatte in alcuni fan che lo aiutano a non farsi scoprire durante il controllo di un agente della Guardia civìl. La Sierra comincia a capire la strategia del Professore e cerca di rispondere usando tutti i mezzi a disposizione, compresi quelli di informazione. Il Professore propone uno scambio: saranno liberati 40 ostaggi se verrà consegnato loro Rio. L'ispettrice accetta e personalmente andrà a prendere Rio nel carcere dove era stato interrogato e torturato da lei stessa. Lo scambio avverrà il giorno dopo alle ore 8. Alcuni agenti della polizia tra cui Suarèz riescono a entrare nella banca dopo aver iniettato nei condotti di aerazione del gas anestetico (alotano) ma vengono catturati da Palermo e il piano decade miseramente diventando di fatto degli ostaggi.


Episodio 29
Trama
Rio entra nella banca, ma con lui entra un altro ospite: Arturo Roman. Questi precedentemente convocato dalla polizia per aiutare a capire quale fosse la strategia della banda avendo vissuto in prima persona l'esperienza della rapina alla Zecca di stato, decide di entrare nella banca al solo scopo di parlare con Mònica che intanto ha partorito il loro figlio, Cincinnati. Sierra comprende che dietro all'ingresso dei nuovi componenti della banda si celano le intenzioni del Professore e comincia a studiare i profili dei singoli componenti. La polizia ha impiantato un microfono nel corpo di Rio che la banda decide di asportare. Rio, dopo l'esperienza del carcere e della tortura decide di lasciare Tokyo che cade in una profonda disperazione mettendo a rischio l'esito del piano. Lisbona e il Professore sono circondati da Àngel e decidono di lasciare la stazione radio e proseguire separatamente. Il Professore riesce a nascondersi su un albero camuffandosi con la vegetazione, Lisbona si nasconde in una fattoria.


Episodio 30
Trama
Lisbona è nella fattoria ma viene scoperta dai proprietari che la minacciano con dei fucili: comincia a trattare il loro silenzio in cambio di 20 milioni di euro, ma loro la denunceranno alla polizia che nel frattempo sta perlustrando tutta la zona limitrofa. Sierra scopre che Nairobi ha un figlio osservando alcune foto presenti nel suo fascicolo: un peluche a forma di orso (contenente un telefono cellulare) simile a quello riconducibile al figlio di Nairobi e osservato dalla ispettrice nelle foto viene messo di fronte alla banca dall'ispettrice stessa. Nairobi si infuria: il peluche viene recuperato da un ostaggio, Miguel, e mediante il telefono cellulare in esso contenuto l'ispettrice si mette in contatto proprio con Nairobi. Il figlio naturale di Nairobi in realtà si trova nella stazione di polizia di fronte alla banca e viene messo in contatto con Nairobi proprio attraverso il telefono cellulare del peluche. Sierra decide allora di uscire dalla stazione e fare vedere a Nairobi il bambino: Nairobi si avvicina alla finestra ma un cecchino posto di lì a pochi metri le spara, ferendola al torace gravemente. Nairobi sotto gli occhi impotenti di Mònica ed Helsinki sanguina vistosamente. Suarèz trova Lisbona che intanto è rimasta in contatto radio con il Professore. Questi nel frattempo è riuscito a scendere dall'albero e sta correndo più veloce possibile per scappare dalla polizia. Lisbona non tradirebbe mai il Professore e infatti non rivela dove si trova. Suarez allora spara e dall'auricolare si sente uno sparo: il Professore cade nello sconforto totale perché crede che Lisbona sia stata giustiziata da Suarez. La polizia decide di attaccare e di entrare nella banca coi mezzi pesanti: il Professore comunica a Palermo che Lisbona è stata giustiziata e a causa del clima di odio creatasi anche per il ferimento di Nairobi la rapina degenera in una guerra. Tokyo piena di rancore e odio decide di attaccare i blindati personalmente che vengono letteralmente carbonizzati dai colpi di Rio e Tokyo.

fonte: Wikipedia..

Episodio 10 Trama Domenica, ore 16.40. Sono passate 54 ore dalla rapina. I compagni di classe di Alison la accerchiano e la aggrediscono v...

Episodio 10
Trama
Domenica, ore 16.40. Sono passate 54 ore dalla rapina.

I compagni di classe di Alison la accerchiano e la aggrediscono verbalmente e fisicamente, a causa della sua unica scarcerazione invece degli otto compagni. In suo soccorso interviene Nairobi che umilia e caccia il branco: quando i ragazzi se ne sono andati cerca di dare alla ragazzina dei consigli di sopravvivenza, affinché acquisti maggior fiducia in sè stessa e nel proprio potenziale e sappia difendersi dai soprusi dei suoi compagni di scuola.

Raquel chiama Salvador per ricordargli dell'appuntamento a cena, e i due si accordano per vedersi al solito bar di sempre. Al termine della chiamata arriva Rubio con delle informazioni sul farmaco che Berlino prende abitualmente: si tratta di un farmaco che si somministra per via endovenosa, impiegato nel Parkinson e in alcuni tipi di distrofia muscolare. Può essere comprato solo su ordinazione, quindi i pazienti sono tutti localizzati, ma negli ultimi cinque mesi a Toledo e dintorni il fornitore ha inviato una quantità di farmaco estremamente elevata e apparentemente inspiegabile, visto che in città non ci sono persone malate. L'ispettore Murillo invita Rubio a seguire questa pista, e ad andare a Palomeque, dove è stato fatto l'ultimo acquisto, solo pochi giorni prima, per farsi dare i registri di vendita e tutta la documentazione. Prima di andarsene, Rubio si scusa con Raquel per il suo comportamento del giorno precedente.

Helsinki accompagna Monica da Arturo, e lui, felice nel rivederla sana e salva, la abbraccia e la bacia appassionatamente. Lei, però, è evidentemente confusa e imbarazzata.

Il Professore fa avere alla polizia dei video degli ostaggi, i quali però sono stati editati e manipolati, non costituendo una prova sufficiente per dimostrare che gli ostaggi siano ancora in vita. L'ispettore Murillo contatta il Professore e gli chiede di poter entrare nella zecca per verificare con i suoi occhi che gli ostaggi stanno bene: il Professore acconsente. Berlino, Tokyo e Rio si presentano a volto scoperto, dato che la polizia li ha già identificati, mentre gli altri la accolgono mascherati e imbracciando le armi. Raquel entra con un microfono nascosto nella biancheria intima, ma viene scoperta durante la perquisizione. Nel momento in cui Rio distrugge il microfono che gli passa Berlino, vede una scritta: Rayo, il soprannome con cui lo chiamava sua madre quando era piccolo. Si tratta di una tattica per metterlo in difficoltà, perché la polizia ha capito benissimo che lui è l'anello più debole della catena.

Il viceispettore Rubio va al bar per chiedere al telefono un mandato per poter ottenere tutti i registri della farmacia di Palomeque. In quel momento entra Salvador, verso cui il viceispettore ha sempre nutrito diffidenza: Salvador racconta a Rubio di aver appena avviato una piccola attività di produzione di sidro, poco lontano: Rubio si dimostra incuriosito e desideroso di assaggiare quello che Salvador produce.

Berlino presenta a Raquel gli ostaggi uno ad uno, per dimostrarle che sono tutti in perfetta salute. Intanto, la professoressa Mercedes Colmenar passa ad Arturo le forbici rubate poco prima, spaventata all'idea di poter essere perquisita e scoperta. Alison, l'ultima della lista a dover essere portata da Raquel, viene istruita da Arturo a scappare in una certa cassaforte, in modo da far perdere tempo e permettere l'attacco da parte della polizia all'esterno. La ragazzina segue le istruzioni e si nasconde.

L'ispettore Murillo capisce che questa visita in realtà era stata pianificata per metterla fuori gioco per un paio di ore, mentre le macchine continuano a stampare denaro. Spazientita poi dall'atteggiamento canzonatorio che Berlino usa nei suoi confronti, lo smaschera di fronte ai suoi compagni, rivelando loro che la malattia di cui soffre gli lascia pochi mesi di vita. Berlino si allontana scocciato. Un'altra studentessa, di nome Ariadna, si concede fisicamente a Berlino stesso: convinta che presto ci sarà una strage, vuole rendersi "non sacrificabile".

Rubio pedina Salvador perché nutre dei sospetti verso di lui, raggiungendolo alla porta del bunker con la scusa di assaggiare il sidro: il Professore è costretto a farlo entrare. L'ingresso del bunker è in effetti mascherato da laboratorio, ma Rubio, esperto di sidro, riconosce la bevanda come un prodotto da supermercato, di scarsa qualità. Rubio approfitta di un momento di distrazione di Salvador per prendere un cucchiaino, avvolgerlo in un fazzoletto e nasconderlo, con l'obiettivo di farlo analizzare. Non appena Rubio esce, il Professore comunica a Nairobi il nascondiglio di Alison, visto dalle telecamere. La ragazzina viene condotta davanti a Raquel appena qualche istante prima che la polizia faccia irruzione nella zecca. L'ispettore può ora uscire.

Nel frattempo la scientifica ha esaminato la macchina della polizia da cui è stato trasmesso il messaggio intimidatorio al custode dell'autodemolizione: è stata rilevata un'impronta digitale che non corrisponde a quella dei poliziotti che la guidavano, impronta che tuttavia non ha corrispondenza con nessun'altra registrata in Spagna. Rubio chiede allora alla scientifica, diretta da Alberto, l'ex marito di Raquel, di esaminare il cucchiaino sottratto a Salvador.

Berlino confessa a tutti i suoi compagni della propria malattia e del fatto che ormai è ad uno stadio terminale. Rio trova nel microfono una microsd contenente un video dei suoi genitori che gli chiedono di costituirsi.

Rubio giunge alla farmacia di Palomeque, e scopre che è appena stata derubata dei registri di vendita e di tutti i documenti. Il viceispettore chiama Raquel e le spiega l'accaduto, rendendosi conto che gli unici a sapere dei medicinali erano loro due: quindi la talpa non può che essere Raquel.

Episodio 11
Trama
Domenica, ore 19:02. Sono passate 57 ore dalla rapina.

Angel Rubio sospetta che l'ispettore Murillo ostacoli le indagini e sospetta di Salvador; viceversa, l'ispettrice inizia a pensare che Rubio sia la talpa. Prieto contribuisce ad alimentare i suoi dubbi.

All'interno della zecca, Mosca, picconando il pavimento della camera blindata numero tre, per congiungersi al tunnel che condurrà al bunker del Professore, finalmente trova la terra. Tutti sono euforici e ballano sulle note di Bella ciao, e il gruppo si sente al sicuro. Nel frattempo Arturo, sorvegliato da Helsinki, incontra in bagno una delle guardie giurate della zecca e, di nascosto, si accordano per passarsi attrezzi vari con cui tentare di scappare.

Rio si mette in contatto con la polizia dopo aver visto il video dei genitori ma rifiuta qualsiasi offerta, insultandoli: come appreso dal Professore, qualsiasi promessa dell'ispettore Murillo sarà falsa, nessun giudice potrà mai garantire loro una pena breve visto il numero di reati: come minimo si tratta di 173 anni di carcere.

Arturo convince Pablo Ruiz, compagno di classe di Alison, ad aiutarlo a realizzare il suo piano, rubando degli attrezzi da far ritrovare nel bagno. Più tardi il giovane ne recupererà, portandoli in bagno.

Berlino parla con Alison e la sua insegnante per capire da lei come domare la ribellione di Alison che ha tentato di fuggire; mentre l'insegnante si mostra imbarazzata e in difficoltà davanti alle domande provocatorie di Berlino, la ragazza tiene testa al suo sequestratore, rendendosi conto di essere un punto chiave del piano, il salvacondotto. Berlino ricatta Alison mostrandole delle foto dei membri della sua famiglia e minacciando di farli uccidere se non collaborerà.

Raquel e Rubio litigano violentemente: lei sospetta che lui sia la talpa, lui le rivela di aver pedinato Salvador e di essere sicuro che non è un produttore di sidro. Raquel lo accusa di esserle stato accanto solo per interessi sessuali, ora che lei lo ha respinto lui si sarebbe venduto. Con queste accuse, Raquel solleva Rubio dall'incarico, cacciandolo in malomodo.

Poco dopo Raquel telefona a Salvador per ricordargli del loro appuntamento a cena.

Monica, chiusa nella camera blindata, ripensa al comportamento che Arturo ha avuto nelle ultime ore, a partire da quando gli ha comunicato di essere incinta. Quando arriva Denver a portarle la cena, lei lo bacia e i due fanno sesso. Denver si confida con la donna: in un flashback il ragazzo comunica a suo padre tutti i suoi dubbi riguardo alla rapina e le sue paure, poiché ritiene di non saper fare nulla.

La guardia giurata recupera gli attrezzi da lavoro in bagno e legge le istruzioni di Arturo: lui e quanti più ostaggi possibile dovranno farsi trovare alle nove in magazzino, pronti alla fuga.

Rubio beve pesantemente. Mentre guida ubriaco, inizia a lasciare un sacco di messaggi a Murillo. La donna, intanto, è con Salvador al bar: stuzzicandolo, lo invita a guardare sotto al tavolo dove l'uomo trova una pistola puntata contro di lui, poiché sospetta che sia il cervello dell'operazione.

Episodio 12
Trama
L'ispettore Rubio sta guidando ubriaco, lasciando un messaggio vocale dopo l'altro a Murillo, la quale è occupata con Salvador. Viene a sua volta contattato dalla Scientifica, che gli comunica che l'impronta lasciata nella macchina della polizia e quella rinvenuta sul cucchiaino coincidono. Rubio, eccitato, cerca di contattare Murillo anche al telefono di casa, dove lascia un messaggio in segreteria. Alla fine perde il controllo della macchina ed esce di strada. L'impatto è violentissimo: i pompieri lo estraggono dalle lamiere, ma è in condizioni estremamente gravi e lotta tra la vita e la morte.

Raquel, nel frattempo, raggiunge assieme a Salvador il magazzino, dove trova un ambiente accogliente, a metà tra un laboratorio e un'abitazione. Salvador si giustifica dicendo che forse Rubio ha sospettato degli oggetti coperti da teli, che coprono macchinari, un'auto d'epoca, un juke-box, una tastiera. Raquel appare stupita e imbarazzata: infine, si lascia andare all'attrazione che prova per lui e lo bacia; anche il Professore è attratto da lei e i due fanno l'amore

Nella zecca, Arturo e Pablo stanno per far partire il piano di fuga assieme a 16 ostaggi: Arturo si fa accompagnare da Helsinki nel bunker dove si trova Monica, trovandola tuttavia a fare sesso con Denver. Monica afferma che il rapporto era consenziente, nonostante ciò viene accompagnata fuori da Helsinki: Arturo vuole picchiare Denver, che tuttavia si dimostra più agile di lui. A nulla serve colpire il ragazzo con le forbici, che si dimostrano con la punta tonda. Denver minaccia Arturo, che spiffera tutto riguardo al piano di fuga. Denver corre ad avvertire gli altri. Gli ostaggi colpiscono Oslo alla testa con una pesante sbarra di ferro e gli rubano il mitra, fanno esplodere la porta posteriore della Zecca, sigillata con dell'esplosivo per evitare l'entrata della polizia, e riescono a scappare. La polizia tenta di fare irruzione con le squadre di assalto. Nella zecca rimangono 51 ostaggi.

Il Professore, una volta salutata Raquel, ritorna alla sua postazione nel bunker, appena in tempo per vedere la fuga degli ostaggi.

Raquel raggiunge il bar vicino al quartier generale: dalla TV viene a sapere dell'esplosione alla zecca, della fuga degli ostaggi e dell'incidente appena occorso a Angel Rubio. Così corre in ospedale, dove arriva anche Mari Carmen: la donna chiede a Raquel spiegazioni riguardo all'accaduto, alla sbronza del marito, al gran numero di telefonate e le rivela anche di sapere benissimo che Angel è innamorato perdutamente di lei da molti anni. Raquel se ne va, profondamente scossa e piena di sensi di colpa.

In un flashback Nairobi seduce il Professore, che le resiste, ribadendo l'importanza di non far nascere relazioni interpersonali tra i membri del gruppo. Il Professore racconta a Nairobi chi gli ha dato l'idea della rapina: da bambino e da adolescente è stato a lungo malato, in ospedale, e suo padre gli raccontava storie di rapine, finché un giorno non gli raccontò l'idea che aveva avuto, cioè quella di entrare nella zecca di stato e stampare da solo il denaro. Le storie di rapine non erano prese da film, ma dall'esperienza reale del padre del Professore.

Alla zecca infuria la battaglia, colpendo Helsinki non gravemente. A Tokyo viene l'idea di usare una mitragliatrice, che fa terminare l'attacco, così il gruppo può richiudere il buco dell'esplosione. Helsinki raggiunge il gemello Oslo, trovandolo a terra in un lago di sangue.

Episodio 13
Trama
Domenica, ore 23.40. Sono passate 62 ore dalla rapina.

Denver chiama il Professore in collera perché, avendo le telecamere su tutti i punti della Zecca, avrebbe dovuto avvisarli di quanto stava succedendo. Oslo ha subito un trauma cranico molto grave, ed Helsinki vorrebbe uccidere Arturo, colpevole di aver ideato la fuga. Il gruppo intorno a lui si rende conto che le condizioni dell'uomo sono disperate. Il Professore segue la scena dalle telecamere, ma è visibilmente scioccato.

Alla zecca gli ostaggi, venuti a sapere della fuga, iniziano a ribellarsi e solo a fatica Rio e Tokyo riescono a ristabilire la calma. In un flashback viene mostrato il Professore consigliare al gruppo di proporre agli ostaggi del denaro in cambio della libertà. Così viene fatto, proponendo 1 milione a chiunque decida di rimanere. Gli ostaggi vengono divisi in due gruppi e qualcuno sceglie la libertà: tuttavia, invece di essere liberati, costoro vengono condotti in un sotterraneo.

Al quartier generale la polizia inizia ad interrogare gli ostaggi che sono riusciti a scappare per cercare di ottenere informazioni utili. Prieto informa Murillo che negli occhiali di Rubio è stato rinvenuto un microfono, grazie al quale i sequestratori conoscevano in anticipo le loro mosse: non è una talpa. Lei è sconvolta e divorata dai sensi di colpa, così come il Professore che dalla sua postazione sta leggendo degli articoli sull'incidente da Internet.

Frattanto la madre dell'ispettore Murillo ascolta il messaggio di Rubio che svela l'identità del Professore identificandolo con Salvador: essendo affetta da Alzheimer, prende un appunto, cerca di contattare la figlia trovando ancora la segreteria piena. L'ispettore, al quartier generale, inizia ad ascoltare ad uno ad uno i messaggi che Rubio le aveva lasciato in segreteria la sera precedente, fermandosi tuttavia a uno in cui la insulta pesantemente. Divorata dai sensi di colpa, compie il gesto di offrirsi in pasto ai sequestratori, ma i colleghi la fermano e allontanano.

Nella zecca Berlino sta interrogando Ariadna: la ragazza vorrebbe essere liberata, ma lui è contrario: Ariadna rimarrà nella zecca contro la sua volontà. Anche Monica sceglie la libertà, ma Denver la convince a rimanere lì per costruirsi un futuro assieme a lui, una volta terminate le vicende, dichiarandole il suo amore.

La madre di Raquel trova tra i suoi post-it il numero di telefono di Salvador e lo chiama: in questo modo il Professore viene a sapere di essere stato smascherato da Rubio, moribondo, e decide di uccidere la donna, divorato dall'angoscia per la relazione con Raquel. Si reca dalla madre di Raquel deciso a metterle della diossina nel caffè, in modo da ucciderla in modo che sembri un normale arresto cardiaco (plausibile vista la sua età) ma, vista la gentilezza della donna, viene sopraffatto dal senso di colpa e dà un colpo alla tazzina, frantumandola. L'anziana donna, affetta da una malattia che le provoca continue perdite di memoria, è convinta di aver fatto cadere lei la tazzina. Mentre ripulisce, Salvador trova l'appunto della donna e lo sottrae, cancellando anche il messaggio di Rubio dalla segreteria del telefono fisso.

Nella zecca, Nairobi vorrebbe far portare Oslo in ospedale per le cure, d'accordo con Tokyo e Rio, mentre Berlino non è d'accordo e vuole seguire alla lettera le istruzioni del Professore. Helsinki afferma di aver parlato con Oslo prima di entrare: lui preferirebbe la morte al carcere. Arturo viene portato da Helsinki, pronto a giustiziarlo con lo stesso tubo con cui è stato colpito Oslo, ma alla fine lo risparmia.

Raquel arriva a casa e pranza con la madre e Salvador. In quella, ha un'illuminazione: per preparare il colpo era necessario allenarsi, quindi contatta i colleghi perché trovino un casolare abbandonato vicino alla farmacia di Palomeque. Le ricerche vanno a buon frutto e Raquel chiede a Salvador di accompagnarla al casolare. È proprio quello del Professore e la polizia trova tutti i piani d'attacco della rapina, oltre che numerosi oggetti sicuramente contaminati dal DNA del gruppo. Salvador, mentre attende in auto, ricorda l'ultima sera di preparazione quando, con Berlino, che chiama Andrés, parlano dell'importanza della fuga del Professore nel caso in cui la rapina vada male e assieme cantano Bella ciao.

Episodio 14
Trama
La polizia e la Scientifica stanno passando al setaccio il casale di Toledo in cerca di tracce; il Professore, che ha accompagnato Raquel, è in auto, estremamente nervoso, ma trova un quaderno di Paula, la figlia di Raquel, in cui la maestra scrive alla madre delle sue preoccupazioni per un invito da parte di Alberto, il padre. Dentro all'edificio vi sono moltissime prove, tattiche, impronte, DNA. Lo scopo del Professore, era proprio quello di portare la polizia a Toledo e farle perder tempo, calcolando almeno 3 giorni; l'ispettore Murillo, però, capisce in meno di un'ora che c'è qualcosa di strano, e manda a chiamare il suo ex marito, Alberto Vicuña, affinché compia un esame più approfondito del casale. Raquel si sfoga con Salvador perché si sente smarrita. Arriva finalmente Alberto, al quale Raquel presenta Salvador come il suo compagno.

Sono passate 80 ore dall'inizio della rapina e il Professore non risponde alle chiamate: la cosa preoccupa il gruppo perché si erano accordati con lui per fare una chiamata di controllo ogni 6 ore e, in caso di assenza di risposta dopo 24 ore, probabilmente allora vorrebbe dire che è stato arrestato. I rapinatori iniziano a pensare che all'esterno deve essere accaduto per forza qualcosa di cui loro sono all'oscuro. Il gruppo viene a sapere che Berlino fa sesso con Ariadna, e che questi è convinto che lei sia attratta; e che Denver fa sesso con Monica, cosa che sconcerta Mosca, mentre Nairobi gli spiega che la ragazza forse ha sviluppato la sindrome di Stoccolma.

Tokyo attende Rio in bagno. Il ragazzo ha sottratto 460.000 euro da nascondere dietro una piastrella, con l'obiettivo di recuperarli anni dopo assieme a lei. Tokyo implora Rio di consegnarsi alla polizia qualora le cose dovessero andare male, ma il giovane rifiuta categoricamente e giura a Tokyo di rimanere accanto a lei fino alla fine.

Mosca convince il figlio a lasciare Monica, e lui inizia a trattare male e freddamente la ragazza, sperando in un suo distacco.

L'ispettore Vicuña indirizza le indagini verso il camino, poiché certo che la scena sia stata ricostruita ad arte: spiega che tutte le prove utili sono state bruciate, e spera di trovare delle tracce nella cappa. In effetti viene trovato un frammento di quello che il Professore bruciò la sera prima dell'attacco: articoli di giornale riguardanti suo padre e sue foto da bambino, mentre parlava con Berlino. Alla fine, Salvador chiede un passaggio ad Alberto per tornare vicino a Madrid.

Il gruppo vede le immagini del telegiornale, col Professore al casale: convinti che lo stiano arrestando e interrogando, Berlino vota per attendere lo scadere delle 24 ore e poi attuare il "piano Chernobyl" e con lui sono Nairobi, Mosca e Helsinki, mentre Tokyo propone di prendere i soldi stampati e scappare, d'accordo con Denver e Rio. Alla fine, Tokyo, Denver e Rio irrompono nell'ufficio di Berlino e lo prendono in ostaggio, mentre Helsinki soffoca definitivamente Oslo, compagno di tante battaglie, per terminare le sue sofferenze.

Episodio 15
Trama
Berlino è in ostaggio di Tokyo con l'aiuto di Rio e Denver. Tokyo vuole sapere i dettagli del "piano Chernobyl", il piano da attuare solo in caso di emergenza, e per farlo lo tortura rompendo alcune boccette del suo farmaco e giocando alla roulette russa con lui. Berlino viene salvato da Mosca e da Nairobi, la quale viene derisa da Tokyo sul proprio proposito di riprendersi suo figlio, che ormai è cresciuto, con nuovi genitori e non la riconoscerebbe. Una volta liberato, Berlino si vendica, mandando Helsinki a catturarla, legarla su un carrello che viene spedito fuori dalla zecca Tokyo, alla mercé della polizia. Una volta catturata, Tokyo ricorda gli insegnamenti del Professore sul prendere sempre più tempo possibile: così fa anche con Raquel, giunta al quartier generale. È lunedì, ore 18:32. Sono passate 81 ore dalla rapina.

Frattanto, Salvador è in auto con Alberto. In un primo momento finge di avere un attacco di diarrea: si fa accompagnare dietro il muro di un cimitero dove recupera un frammento di un giornale; ripartiti, lo provoca svelando di sapere sia della relazione con la sorella di Raquel, sia con la maestra della figlia. Alberto ferma l'auto e lo sfida a botte, ma Salvador è, inaspettatamente, esperto di arti marziali e lo fa svenire: approfitta di questo lasso di tempo per sostituire il frammento di giornale che Alberto ha recuperato dal camino. Una volta rialzatosi, Alberto arresta Salvador per aggressione a pubblico ufficiale, consegnandolo al commissariato. Al Professore vengono prese le impronte digitali e mentre è lì che aspetta di essere messo in cella, scopre che Tokyo è stata arrestata dalla polizia.

Nel frattempo Berlino spiega al gruppo che ha dovuto abbandonare Tokyo ma non convince Rio, che prende posizione contro di lui e decide di andarsene. Berlino, con un trucco, inietta una droga a Rio, che sviene. Intanto Raquel comincia ad interrogare Tokyo.

In un altro flashback, Tokyo scopre che il Professore e Berlino sono amici, così come il nome del Professore: Sergio Marquina. L'uomo racconta di suo padre, che era un rapinatore, di essere molto fortunato e assicura Tokyo che non sarà abbandonata.

Episodio 16
Trama
L'episodio inizia con un flashback, in cui Rio installa tutti i computer nel luogo in cui il Professore dovrà parlare con gli altri del gruppo e interagire con la polizia. Il suo comportamento infantile rischia di escluderlo dalla rapina, ma Tokyo intercede presso il Professore per evitarlo.

Nel presente, sperando di scoprire l'identità del Professore, Raquel fa appello alle emozioni della sua prigioniera. Salvador è al commissariato, da cui telefona a Raquel per raccontarle la sua spiacevole situazione e lei accorre per aiutarlo; dopodiché si fa portare in bagno, dove si percuote con dei sassi messi in un calzino, in modo da lasciarsi dei lividi. All'arrivo di Raquel, Salvador riesce a essere scagionato perché Alberto non può dimostrare di non averlo percosso (abuso di potere). Salvador torna al magazzino, tornando a essere il Professore.

Rio si risveglia e rivela agli ostaggi che i loro compagni non sono stati liberati. Nairobi cerca di far ragionare Berlino, ma riceve solo insulti sessisti che inneggiano al patriarcato. Berlino è in procinto di giustiziare Rio, ma le minacce di Nairobi lo fanno desistere, mentre il Professore osserva dalla telecamera. Il Professore contatta Raquel, la quale svela il nome Sergio. Il Professore risponde di essere molto fortunato, in modo da lasciare un messaggio a Tokyo, la quale, tuttavia, verrà portata in isolamento per non aver collaborato.

Il Professore fa un'ultima chiamata, quella di controllo tanto attesa: risponde prima Berlino, al quale chiede cosa stesse succedendo a Tokyo e Rio: mentre l'uomo sta per rispondere viene abbattuto da Nairobi, che prende il comando annunciando il matriarcato.

Episodio 17
Trama
Lunedì, ore 21.00. Sono passate 83 ore dalla rapina.

Nairobi informa il Professore del nuovo decorso, dopodiché chiede a Berlino cosa sia il "piano Chernobyl": si tratta di legare una serie di banconote a dei palloncini, liberarli in aria e farci esplodere delle cariche: il caos della folla che ne segue permetterà al gruppo di scappare. È un piano da extrema ratio. Tuttavia il presente impone di prendere ancora tempo per stampare, quindi il gruppo cerca di conquistare l'opinione pubblica organizzando un'intervista in cambio della liberazione di 11 ostaggi. Il nome è "piano Camerun". L'intervista verrà rilasciata da Berlino, il più carismatico e il cui volto è già conosciuto.

Salvador passa la notte da Raquel, proponendole di scappare assieme una volta risolta l'indagine della zecca. Nei suoi racconti parla di produzione di sidro in luogo della rapina.

Rio, per la sua ribellione, viene inserito tra le file degli ostaggi. Arturo cerca di mettere in atto un altro piano di fuga: prende una pistola falsa e chiede a Monica di scambiarla con quella di Denver.

Durante l'intervista, Berlino rivela in diretta la falsità delle accuse mosse dalla polizia contro di lui, accusandola di non aver provveduto a fornirgli le medicine di cui ha bisogno, oltre alla morte di Oslo. Terminata l'intervista, nella zecca rimangono 40 ostaggi.

Raquel prepara una trappola per catturare il Professore: fa mandare in onda un servizio in cui si annuncia che l'ispettore Rubio è uscito dal coma. Il Professore parla con Berlino delle sue preoccupazioni, e di doversi accertare che sia una menzogna: dovrà verificare di persona.

Episodio 18
Trama
Martedì, ore 15.31. Sono passate 101 ore dalla rapina.

Il Professore idea un piano per verificare le condizioni di salute di Rubio: si traveste da clown, non prima di aver messo un annuncio per un casting per clown da ospedali: in questo modo l'ospedale è pieno di clown. Mescolandosi tra di essi, consegna ad un bambino un peluche con una telecamera, mandandolo nella stanza di Rubio, che è stato sostituito da un agente. Il Professore, così facendo, verifica che era una trappola tramite un controllo remoto.

Arturo cerca di mettere in atto il piano di fuga: minaccia Denver con la pistola vera e tenta di fuggire con un gruppo di ostaggi, tra cui Monica. Il gruppo di sequestratori libera Rio, che li informa del piano di fuga di Arturo. Bloccate le porte, minacciano Arturo, che alla fine cade sotto un colpo alla nuca da parte di Monica. La donna si rende conto di essere passata dalla parte dei sequestratori e Denver le affibbia il soprannome di "Stoccolma" dalla sindrome da cui è afflitta.

Il gruppo accusa la stanchezza: Helsinki attacca una bomba al plastico ad Arturo per punirlo, mentre Nairobi sta per impazzire perché non riesce ad ottenere il controllo sugli ultimi 40 prigionieri. L'unico che ha rispettato il ritmo sonno/veglia imposto dal Professore è Berlino, che torna al comando, obbligando tutti i prigionieri a scavare il tunnel.

Tokyo sta per essere portata da un giudice, come consigliato dal Professore, non sapendo che l'uomo sta per essere smascherato da Raquel. La donna, infatti, lo incontra al solito bar, dove assieme scelgono una tra quattro cartoline di posti esotici: scelgono l'isola di Palawan. Subito dopo, nota un lungo capello arancione, lo stesso colore della parrucca del clown che ha consegnato il peluche. Raquel riesce a collegare tutti i pezzi del puzzle e arresta Salvador, portandolo al casale di Toledo.

Episodio 19
Trama
Martedì, ore 17.41. Sono passate 103 ore dalla rapina.

Raquel porta il Professore nel casale e lo lega con delle catene, in modo che non possa riuscire a liberarsi. Inizia ad interrogarlo, sia sulla sua vera identità, Sergio Marquina, che sui sentimenti che lui prova per lei. Affranta dall'enormità di bugie che ha subito, si allontana.

Berlino torna a essere il capo del gruppo. Rio accende il telefono di Alison e lo posiziona come timer sulla bomba di Arturo. Denver fa fare a Monica un passaporto per scappare insieme. Mosca confessa al figlio la verità su sua madre: era un'eroinomane e, dopo l'ennesima richiesta di denaro per comprare della droga, l'ha abbandonata a una rotonda. Denver afferma che, dopo la rapina, non vorrà più avere a che fare con lui.

All'esterno, Tokyo è ancora nel furgone per essere portata al tribunale, furgone che viene assaltato da quattro individui serbi: costoro sono complici del Professore, inviati dopo l'inganno dell'ospedale. I complici recuperano Tokyo e le forniscono abiti da poliziotto e una moto. La donna inizia a scappare, ma alla fine decide di tornare dal suo amore Rio, alla zecca.

Raquel torna al casale e interroga Il Professore dopo averlo collegato a una macchina della verità: si rende conto che l'uomo non le sta mentendo riguardo all'idea della rapina, a suo padre che rapinava banche per pagargli le cure, al suo amore per lei. Raquel decide di portarlo in prigione, ma il Professore la fa svenire e si allontana.

Tokyo telefona a Rio e, in codice, gli ordina di aprire le porte. La donna riesce ad entrare nella zecca, passando nello scontro a fuoco tra poliziotti e sequestratori, durante il quale Mosca viene gravemente ferito e si accascia a terra abbracciato da Denver.

Episodio 20
Trama
Martedì ore 22:15. Sono passate 105 ore dalla rapina.

Mosca è ferito gravemente, Berlino chiede l'intervento di un chirurgo all'esterno, che gli viene negato dal colonnello Prieto. Denver si sente in colpa per aver insultato il padre e inizia a scavare il tunnel.

Il Professore aspetta che Raquel si riprenda. Come gesto di fiducia, le consegna la pistola, che la donna gli punta contro. Nonostante ciò, lui si allontana tranquillamente portandole via telefono e auto. L'ispettore non gli spara, e alla fine è costretta a tornare al quartier generale chiedendo passaggi. Qui si vede sollevata dall'incarico e accusata di collaborazione col Professore: deve consegnare pistola e distintivo. Prieto vuole trovare il Professore ma le indicazioni di Raquel si rivelano errate: non era stata portata alla base operativa. Raquel si allontana dal quartier generale.

Il Professore torna al magazzino, dove inizia a scavare il tunnel dall'altro lato con l'aiuto dei suoi complici. Intanto chiama Berlino ordinandogli di terminare la stampa, raccogliere tutto il denaro e scappare, poiché ormai la sua identità è stata svelata. Berlino ordina a Nairobi di procedere ancora con la stampa di denaro, in banconote da 100 e 200 euro.

Le condizioni di Mosca peggiorano. Mentre sono sole, Monica ammette ad Ariadna di amare davvero Denver, mentre Ariadna confessa di aver intrapreso una relazione sessuale con Berlino solo per paura di essere uccisa, e di attendere pazientemente il giorno della sua morte per godersi il denaro. Nairobi ascolta di nascosto la conversazione.

Raquel va a trovare Rubio in ospedale, ancora in coma, e gli ruba il distintivo. Appena se ne va, l'uomo apre gli occhi.

Episodio 21
Trama
Mercoledì ore 9:36. Sono passate 125 ore dalla rapina.

Dopo essere stata rimossa dal caso a causa della relazione con il Professore, Raquel procede da sola a setacciare i video di sorveglianza dei negozi nell'area entro cui si trova il magazzino del Professore. Intanto la squadra di Prieto scopre che Raquel sta ritirando i video di sorveglianza, considerandola ancora più sospettata di collaborazione e viene emanato un mandato di cattura. Viene preparato un attacco alla zecca.

Il tunnel continua ad essere scavato da entrambi i lati, intanto Mosca, moribondo, scambia Tokyo per sua moglie e le confessa il suo pentimento. Pochi minuti dopo, davanti al gruppo, si presenterà ufficialmente come Agustìn Ramos, infine morirà sotto lo sguardo di suo figlio e affidandolo a Monica. Dopo aver organizzato un piccolo funerale, il tunnel viene completato e il Professore penetra nella zecca. Il gruppo e tutti gli ostaggi iniziano a trasportare il denaro. Monica chiede a Denver il suo vero nome, che glielo sussurra all'orecchio. Helsinki libera Arturo: la bomba era finta.

Raquel rintraccia il magazzino e vi entra: tenta di arrestare il Professore ma viene presa in ostaggio dai suoi complici serbi e incatenata. Qui Sergio spiega le sue intenzioni, basate sulle iniezioni di liquidità della BCE alle banche degli anni passati. Lui vuole fare lo stesso, ma direttamente alla gente, facendo riflettere Raquel sul fatto che il denaro non è nient'altro che carta. Il piano era perfetto, ma non aveva considerato l'innamoramento di Sergio verso Raquel.

Rubio, uscito dal coma, chiama Raquel. Sergio lo richiama da un altro cellulare e si fida della donna, liberandola affinché possa andare a parlarci.

La polizia rintraccia la chiamata al telefono di Raquel, individuandone la locazione. Scopre che Rubio si è risvegliato.

Episodio 22
Trama
Raquel arriva nella stanza di Rubio, al quale comunica di sapere già l'indirizzo del magazzino, ma di non volerlo dire alle autorità. La donna viene poi raggiunta da tre agenti, che la arrestano.

Alla zecca alcuni ostaggi, tra cui Arturo, continuano a scavare un finto tunnel che porta alla rete fognaria, mentre i sequestratori spengono le macchine e terminano di trasportare il denaro nel tunnel reale. Nairobi comunica a Berlino la verità di Ariadna: la donna non è innamorata di lui e vuole solo i suoi soldi.

Gli agenti speciali fanno irruzione nel magazzino della zecca: ingaggiano uno scontro a fuoco con Tokyo e Rio, subito difesi da Denver e Stoccolma. I quattro raggiungono Berlino che decide di lasciare tutti gli ostaggi, ma porta via con sé Ariadna. Gli agenti trovano quindi gli ostaggi rimasti, tra cui Alison, e li liberano, continuando l'operazione di cattura: esplorando, credono di aver trovato i sequestratori, ma incontrano solo Arturo e gli ultimi ostaggi. Poco dopo, al quartier generale, Alison indica la camera blindata numero 3 come quella del tunnel reale. Continua il blitz. Berlino decide di rimanere indietro per coprire Rio, Tokyo, Helsinki e Nairobi, ma tenendosi a fianco Ariadna.

Raquel viene portata nella tenda, dove Prieto la mette dinanzi a una scelta: o lei rivela l'indirizzo del nascondiglio del Professore oppure sua figlia verrà affidata all'ex-marito. Raquel quindi confessa l'indirizzo e la polizia vi si dirige.

È mercoledì ore 18:28. Sono passate 128 ore dalla rapina.

Alla zecca, Berlino comunica al Professore di non aver intenzione di raggiungerlo: preferisce morire in uno scontro a fuoco piuttosto che di malattia. Alla fine ordina a Helsinki di attivare le cariche di detonazione che ostruiscono il tunnel: il Professore è affranto per aver perso colui che si rivela essere il fratello maggiore Andrès.

Le forze di polizia raggiungono l'hangar dal quale il Professore ha diretto e controllato tutta la rapina, ma non vi trovano nessuno all'interno: solo una banconota da 50 euro e un origami.

Poco prima che arrivasse la polizia, infatti, il denaro era stato caricato dentro botti di birra, caricate su un camion e guidato dal Professore e Helsinki; gli altri erano usciti tranquillamente a piedi travestiti e sorridenti: Nairobi, Stoccolma e Denver vestiti normalmente, essendo gli unici rimasti il cui volto è sconosciuto; Tokyo vestita alla giapponese; Rio travestito da ragazzino con lo skateboard. Il piano è riuscito.

Passato un anno dal colpo, non si hanno ancor notizie dei rapinatori e Raquel ha lasciato la polizia. In un momento di nostalgia, Raquel prende le cartoline che le aveva dato Sergio al bar e si accorge che, sul retro, l'uomo ha inserito delle coordinate geografiche: seguendo le indicazioni, raggiunge l'isola di Palawan. Arrivata sul posto, il cellulare le si scarica, così raggiunge un bar e un uomo seduto lì vicino le porge il suo perché possa telefonare: quell'uomo è il Professore.

La prima stagione della serie televisiva La casa di carta è stata trasmessa da Antena 3 dal 2 maggio al 23 novembre 2017. In italiano la ser...

La prima stagione della serie televisiva La casa di carta è stata trasmessa da Antena 3 dal 2 maggio al 23 novembre 2017.

In italiano la serie è stata pubblicata il 20 dicembre 2017 (prima parte), il 6 aprile 2018 (seconda parte) e il 19 luglio 2019 (terza parte) da Netflix.

Nelle prime due parti gli episodi originali sono in totale 15 con una durata di 70-75 min, mentre Netflix ha ridotto la durata a 40-50 min, pubblicando così un totale di 22 episodi (13 nella prima parte e 9 nella seconda).

Episodio 1

Trama
A ciascun componente della banda viene dato il nome di una città: Tokyo, narratrice della storia, il cui compagno è appena morto dopo uno scontro a fuoco per un furto; Mosca e Denver, padre e figlio; Berlino, eletto dal Professore a capo delle operazioni; Nairobi, l'altra donna del gruppo; Rio, giovane hacker; Helsinki e Oslo, gemelli serbi. Tutti i componenti hanno dei precedenti penali, tranne il Professore, scomparso da qualsiasi database da molti anni. Il Professore impone al gruppo di non indagare né esporre le proprie vite personali e reali identità, né di instaurare relazioni sentimentali. Il colpo dovrà essere pulito: l'obiettivo è esclusivamente il furto, quindi il Professore impone di non uccidere o ferire nessun ostaggio. I protagonisti si nascondono per cinque mesi in una tenuta nelle campagne di Toledo per prepararsi adeguatamente, facendo tutte le simulazioni necessarie. Le regole imposte dal Professore non vengono rispettate da Rio e Tokyo, i quali iniziano una relazione (Tokyo ha 12 anni più di Rio). Arriva il giorno della rapina: il Professore agisce in remoto, dando istruzioni ai suoi che sono all'interno della zecca. Tutto il gruppo indossa sul viso una maschera con il volto di Salvador Dalí per non farsi riconoscere dalla polizia e dagli ostaggi. Con un ingegnoso espediente riescono a entrare nella zecca di stato e gli occupanti vengono presi in ostaggio, a ciascuno viene sottratto e spento il proprio cellulare. Tutto sembra filare liscio: gli ostaggi sono vivi, nessuno è ferito, qualsiasi comunicazione col Professore è tramite un sistema analogico, irrintracciabile dai sistemi radio, e la banda riesce a violare il caveau impossessandosi delle banconote. Il piano prevede che il gruppo simuli un inefficace tentativo di fuga col bottino, sparando a terra senza ferire nessuno delle forze di polizia giunte sul posto, e sia costretto a rientrare nell'edificio. Ma qualcosa non va per il verso giusto: Tokyo, anticipando i tempi dell'azione, consente alla polizia di colpire Rio e costringe gli altri membri a sparare ad altezza d'uomo per riguadagnare l'interno dell'edificio. Nello scontro resta ferito anche un agente. Il gruppo riesce a barricarsi nella zecca dove Tokyo, disperata, riesce a trascinare anche Rio. Tra gli ostaggi ci sono il direttore della zecca Arturo Roman; la sua segretaria e amante, Monica Gaztambide, incinta di lui (il quale alla rivelazione era rimasto negativamente scioccato); e un gruppo di studenti minorenni di una scuola inglese, tra cui Alison Parker, figlia dell'ambasciatore britannico, che risulterà essere centrale per il piano.

Episodio 2
Trama
Rio è vivo, è solo ferito alla testa. Berlino, al telefono con il Professore, gli rivela che Tokyo e Rio hanno una relazione, ma lei smentisce tutto. Rio, invece, quando sono soli, conferma a Berlino che ama Tokyo. Cominciano a esserci dei flashback ambientati nei cinque mesi di addestramento con il Professore. Nel frattempo la polizia prende le dovute contromisure e invia sul posto come negoziatrice l’ispettrice Raquel Murillo, una donna con problemi professionali e personali: vive con l'anziana madre e con sua figlia Paula, è separata da poco e ha denunciato per maltrattamenti l'ex marito, genio della Scientifica, che ora ha una relazione con sua sorella. Il braccio destro dell'ispettrice è Angel Rubio, segretamente innamorato di lei; inoltre la donna deve sottostare agli ordini del colonnello Prieto, a capo dei servizi segreti.

Tra il Professore e la polizia si avvia un lento processo di negoziazione, ma il Professore si dimostra sempre un passo avanti rispetto alle autorità.

Mentre la polizia cerca di entrare nella zecca da diverse angolazioni, Alison Parker, sotto minaccia di una pistola, effettua una chiamata al quartier generale della polizia e rivela che i rapinatori hanno fatto vestire gli ostaggi uguali a loro, con la tuta rossa e la medesima maschera di Dalì, fornendoli di armi finte: è impossibile dunque distinguere sequestratori da ostaggi. Per non provocare spargimenti di sangue inutili, la polizia per il momento si ritira e rinuncia a fare irruzione. All'interno della zecca, sotto la direzione di Nairobi, le macchine per stampare denaro vengono messe in funzione ed iniziano a fabbricare pezzi da 50 euro a ritmo vertiginoso: l'obiettivo è raggiungere la somma di 2.400 milioni di euro. L'idea del Professore è che l'opinione pubblica non li odierà per il gesto, perché non è un furto diretto ai soldi personali.

Raquel, amareggiata per come stanno andando le cose e per gli scontri continui con il colonnello Prieto, decide di andare in un bar, da cui prova a chiamare sua madre, ma ha la batteria del cellulare scarica, così un uomo seduto lì vicino le porge il suo powerbank perché possa telefonare: quell'uomo è il Professore.

Episodio 3
Trama
Sabato, ore 6:25. Sono passate 20 ore dall'inizio della rapina.

Il gruppo assegna a ognuno degli ostaggi del lavoro da svolgere: stampare i soldi o scavare un tunnel per scappare. Nel frattempo Raquel Murillo nel bar, usando sempre il cellulare del Professore, anticipa ai suoi superiori al telefono che intende dimettersi qualora l'operazione venisse influenzata da Prieto e dai suoi interessi diplomatici.

Monica Gaztambide, sotto minaccia delle armi, esce con un gruppo di sequestratori e di ostaggi travestiti con maschere e tuta per rilasciare una dichiarazione in cui i sequestratori si scusano per aver ferito dei poliziotti e chiedendo alla polizia di non entrare nella zecca e di non sparare. La polizia intuisce quale tra gli uomini mascherati che circondano Monica potrebbe essere un sequestratore, ma Rubio ordina di non sparare e di attendere. Gli ostaggi chiedono medicinali, richiesta che viene inoltrata alla polizia: Monica Gazttambide chiede una pillola abortiva: non vuole tenere il bambino di Arturo, che sembra preferire la vita coniugale.

Ad Alison Parker viene permesso di rilasciare un video per i suoi genitori sotto sorveglianza di Rio. All'arrivo di Tokyo, Rio inizia a discutere con lei della loro relazione, e Alison ne approfitta per accendere il proprio cellulare e tentare di cancellare la foto osé su Instagram. La polizia rintraccia il segnale: tramite le telecamere del telefono individuano un'immagine di Rio confrontandola con gli archivi: il suo nome è Anibal Cortes. La polizia, analizzando i video della sorveglianza interna della zecca dei mesi precedenti, riesce a risalire anche a Tokyo e scoprono che il suo vero nome è Silene Oliveira. Gli agenti vengono incaricati di scandagliare altri video di sorveglianza per rivelare dettagli utili alle indagini.

Intanto Raquel decide di tornare in servizio, contatta il Professore e gli rivela di conoscere l'identità di Rio, che hanno immagini dall'interno relative ai 67 telefoni cellulari, ritirati ai sequestrati e attaccati al muro e dando al gruppo un’ora di tempo per arrendersi. Il Professore contatta subito Berlino dicendogli di trovare immediatamente il telefono di Alison: dopo un acceso scontro verbale in cui Rio ammette la sua distrazione, Berlino ordina a Oslo ed Helsinki di picchiarlo.

Il Professore nuovamente incontra "casualmente" Raquel Murillo nello stesso bar: la donna, insospettita dalle domande dell'uomo sulla rapina, lo immobilizza pensando che sia un giornalista a caccia di scoop. Il Professore le dice di chiamarsi Salvador Martin, di non essere affatto un giornalista, ma un semplice frequentatore abituale di quel locale, e anche il barista conferma. Raquel esce pertanto dal locale imbarazzata e turbata per la propria reazione.

Berlino scopre che Monica Gaztambide nasconde addosso un cellulare e se la prende con Denver, il quale le aveva prestato dei soldi per impedirle di abortire, perché era lui ad avere l'incarico di sorvegliarla: gli ordina perciò di ucciderla.

Tokyo reagisce irata alla scoperta delle percosse su Rio: comincia a sparare alle telecamere accese che il Professore può controllare dall'esterno e afferma che ucciderà il prossimo che toccherà Rio. In un momento di tensione tra la donna, Oslo, Helsinki e Berlino, il Professore al telefono dice a Tokyo che la sua storia d'amore con Rio è stata causa di guai: la polizia ha scoperto l'identità proprio di loro due, e la loro foto è su tutti i telegiornali.

Denver non trova il coraggio per uccidere l'ostaggio e spara alla coscia di Monica senza assassinarla.

Episodio 4
Trama
Sabato, ore 12:25. Sono passate 26 ore dalla rapina.

Tutti sentono lo sparo provocato da Denver e gli ostaggi hanno paura. L'uomo infatti fa credere a Berlino di aver ucciso Monica, che in realtà nasconde in un caveau. Monica non ha preso la pillola abortiva. Berlino comunica a tutti gli altri che Denver ha ucciso Monica.

La madre dell'ispettore Murillo, sfaccendando in casa, apre un armadio, vede una miriade di post-it attaccati all'interno delle ante: sono tutti piccoli promemoria relativi alla sua vita quotidiana, poiché la donna soffre di un principio di Alzheimer. Uno dei post-it le ricorda che nei confronti di suo genero c'è una ordinanza restrittiva che gli impedisce di avvicinarsi alla bambina: tuttavia, a causa della malattia, si è scordata di impedirglielo, e l'ha appena consegnato all'ex genero. Non trovando la figlia al cellulare, la donna la cerca al numero da cui era stata contattata la sera prima: quello del Professore. L'uomo si dirige al quartiere generale della polizia.

Intanto Raquel spiega al colonnello Prieto di aver intuito che il piano dei rapinatori non consiste nel rubare il denaro che sta all'interno, ma nel fabbricarne dell'altro, in grande quantità: le trattative servivano loro solo per guadagnare tempo e stampare banconote.

Il Professore, che per Raquel è semplicemente Salvador, comunica a Raquel della telefonata: la donna viene a sapere che sua madre ha consegnato la nipotina Paula al padre: scappando trafelata a casa, scambia erroneamente il proprio telefono con quello di Salvador.

In un flashback si approfondisce il rapporto tra Denver e suo padre, Mosca: costui ha lavorato in miniera, per poi licenziarsi per problemi di salute e darsi ai furti, entrando e uscendo di continuo di prigione. Denver, che spaccia droga, va a prelevarlo dalla prigione e gli confessa di aver subito un furto, provocando le ire di un pezzo grosso dello spaccio. I due sono estremamente legati, infatti Mosca, venuto a conoscenza dell'assassinio del figlio, ha un attacco di panico: l'uomo sperava di poter svoltare con questo enorme furto, e tutto s'aspettava tranne che il figlio diventasse un omicida.

Intanto Raquel incontra Salvador al solito bar per restituirgli il suo telefono, ma finisce per raccontargli la sua storia personale con il suo ex marito.

Mosca decide di consegnarsi alla polizia: ma Denver blocca il suo intento confessandogli la verità. Mosca ha bisogno di respirare (dopotutto sono reclusi da quasi 30 ore), così Denver obbliga un gruppo di ostaggi a salire sul tetto, tutti mascherati, per far respirare il padre. Questo tuttavia genera un attacco da parte della polizia, causato anche dall'ira di Arturo per l'uccisione di Monica: la polizia colpisce uno di loro, che è proprio Arturo.

Episodio 5
Trama
Sabato, ore 18.00. Sono passate 32 ore dalla rapina.

Gli ostaggi e i sequestratori portano Arturo Roman nuovamente dentro alla zecca, cercano di ricordare i rudimentali insegnamenti di anatomia del Professore ma la ferita è troppo grave: è necessario chiedere alla polizia un aiuto medico, così negoziano per introdurre due medici e un infermiere. Ad Arturo viene anche permesso di parlare con sua moglie al telefono. Monica, ancora gravemente ferita, cerca di fuggire.

Raquel è affranta e si sente responsabile perché è stata lei a dare l'ordine di sparare ai tiratori scelti. In una chiamata a sua madre, questa la rincuora, incitandola a prendere la vita con più leggerezza e invitandola a ricontattare l'uomo del cellulare, con cui sembra esserci affinità: Salvador.

In un flashback si scopre che Nairobi ha un figlio di 7 anni che si chiama Axel, dato ad una famiglia affidataria dall'età di tre anni e mezzo perché lei spacciava droga. Nairobi sa che Axel sta bene e che abita alle Canarie: il suo progetto è andare a riprenderselo dopo il colpo e godersi l'agiatezza. Nairobi, inoltre, confida a Tokyo che le piace il Professore.

Denver e Mosca trovano Monica e la riportano alla postazione segreta nella camera blindata, informandola dello scontro a fuoco. Monica chiede di potergli consegnare un biglietto in cui le fa sapere che è viva e che ha deciso di non abortire. Denver e Mosca, medicando Monica, si rendono conto che il proiettile va al più presto tolto dalla gamba, altrimenti la ragazza finirà col morire per una infezione. Denver e Mosca decidono di sottrarre strumenti medici per curarla.

Il viceispettore Rubio decide di infiltrarsi come infermiere nella équipe medica, mentre due poliziotti cercheranno di penetrare all'interno dal condotto di ventilazione, vestiti come i sequestratori e con la stessa maschera di Dalì per confondersi con gli ostaggi.

Arturo parla al telefono con sua moglie Laura, dichiarandole tutto il suo amore, ma rivolgendosi alla fine con il nome di Monica.

Entrano i medici: il Professore riconosce subito l'ispettore Rubio; contatta così Berlino. Il gruppo, con una scusa, prende gli occhiali di Rubio installandoci all'interno una cimice. D'ora in avanti il Professore sentirà tutto ciò che verrà detto dalla polizia.

Episodio 6
Trama
Sabato, ore 18.31. Sono passate 32 ore e mezza dalla rapina.

Denver cerca di rubare un bisturi ai chirurghi venuti per operare Arturo, ma gli cade il biglietto di Monica, che viene recuperato da Nairobi: la donna scopre la verità. Trovata la donna, aiuta Denver e Mosca ad operarla, invece di denunciarli a Berlino.

Nel frattempo i due poliziotti nel condotto stanno per entrare. Il Professore, tramite strumenti tecnologici, capisce che c'è un tentativo di incursione e ordina a Berlino di attuare uno dei tanti piani progettati: tutti gli interni alla zecca cambiano maschera, in modo da stanare i poliziotti introdottisi. Terminata l'operazione, i medici e Rubio informano Raquel della contromossa, la quale ritira i due infiltrati. Rubio è diventato l'inconsapevole talpa nella polizia.

Alison cerca di tranquillizzare Rio, col velato intento di rubargli un fucile: pur riuscendoci, il ragazzo riesce a immobilizzarla (anche se più tardi verrà slegata).

Un flashback rivela che il Professore è stato a lungo malato, è totalmente impacciato con le donne e avulso dai rapporti relazionali: Tokyo, nel casale di Toledo, lo provoca ponendogli domande personali e intime. Il Professore dichiara che l'idea del colpo alla zecca è di un'altra persona, non sua.

Il gruppo accende la televisione per vedere che cosa i media internazionali dicessero di loro e della loro impresa, ma Rio rimane turbato dall'intervista dei suoi genitori, i quali lo considerano un terrorista e dichiarano di ritenerlo morto.

Il viceispettore Rubio, complice stanchezza e alcool, chiama Raquel, mostrandosi indispettito: pur avendo avuto un'avventura, otto anni prima, la donna pare non considerarlo come uomo, mentre Rubio se n'è innamorato e lascerebbe sua moglie Mari Carmen per lei; inoltre Raquel si dichiara attratta da Salvador. Anche sua madre la spinge a interessarsi a Salvador.

Viene mostrata una mano di Berlino tremare vistosamente, e Berlino stesso iniettarci un farmaco per placare il tremito. Berlino viene raggiunto da Tokyo, che lo obbliga a contattare il Professore per informarlo dell'uccisione di Monica, contravvenendo alla condizione principale perché il colpo potesse avere successo, come nelle intenzioni iniziali. Dalla telefonata si scopre che Berlino e il Professore si conoscono da molti anni.

Episodio 7
Trama
Domenica, ore 8:35. Sono passate 46 ore dalla rapina.

Raquel e il resto della squadra guardano i passati video di sorveglianza della zecca per recuperare altre informazioni utili: in effetti, grazie ai filmati, si riesce a risalire al modello della macchina con cui Rio e Tokyo sono arrivati alla zecca: l'auto del Professore, una vecchia Seat Ibiza del 1992.

In un flashback il Professore racconta a Tokyo che sua madre è morta di infarto: per questo motivo l'uomo è titubante all'idea di mandarla a fare un giro di perlustrazione alla zecca insieme a Rio, come stabilito, perché teme che possa approfittare dell'occasione per andare a dire addio a sua madre. La ragazza comunque accetta e, in un bagno della zecca, si sfoga con Rio. Si scopre inoltre che Helsinki è omosessuale. Pochi giorni dopo la visita, il Professore incarica Helsinki di distruggere l'auto (dandogli 1000 euro) ma l'uomo si intasca il denaro mentendo al capo. Nel presente, il Professore scopre la verità: la sua auto è ancora integra in uno sfasciacarrozze, piena di proprie impronte.

Raquel contatta il Professore e gli chiede di liberare otto ostaggi, dandogli un'ora di tempo per riflettere. Il Professore corre allo sfasciacarrozze per tentare di ripulire l'auto: si introduce di nascosto, viene inseguito dal guardiano, che è russo, ma riesce a scappargli. Durante vari e concitati momenti della fuga, viene chiamato da Raquel, e si accordano per cenare assieme.

All'interno della zecca Berlino dimostra il suo sadismo: comunica agli ostaggi di aver informato "un amico all'esterno" della morte di Monica, sconvolgendolo: Berlino confessa che vorrebbe riuscire a provare emozioni e isola una studentessa, Silvia. In realtà la ragazza viene solo legata e imbavagliata, ma così facendo instilla la paura nelle compagne.

Trascorsa l'ora stabilita, Raquel richiama il Professore: questi le comunica otto nomi di studentesse, tra cui non figura Alison. I due si mettono d'accordo per liberare Alison invece delle otto ragazze, anche se l'idea è di Prieto. La conversazione viene registrata dal Professore, inviata a Tokio che la inoltra ai mass-media: e l'opinione pubblica condanna la scelta della donna, scelta che in realtà lei stessa trova riprovevole.

Il Professore fa un secondo tentativo allo sfasciacarrozze: riesce a raggiungere la Seat e a cancellare le impronte con alcool e ammoniaca, nascondendo un bottone della giacca di Berlino, per punirlo per l'uccisione di Monica (il Professore conserva un oggetto per ogni complice, ciascuno col proprio DNA o impronte). Per un soffio, riesce a fuggire travestendosi da barbone strappandosi i vestiti, sporcandosi la faccia, rompendosi un labbro e urinandosi addosso. La polizia rinviene il bottone ma capisce che le impronte sono state cancellate poco prima.

Episodio 8
Trama
Domenica, ore 12:06. Sono passate 50 ore dalla rapina.

I media sono molto critici nei confronti della scelta operata dall'ispettore Murillo, che ha rinunciato a liberare gli otto giovani ostaggi. La figlia Paula esprime alla madre il desiderio di andare a vivere con il padre.

Dai flashback si scopre che il Professore ha calcolato un lavoro di 10 giorni prima di stampare tutto il denaro e scavare un tunnel di fuga. È certo che, alla fine, l'opinione pubblica sarà dalla loro parte, così come è stata dalla parte degli Indignados nel 2011.

Nel presente la polizia risale all'identità di Berlino, proprietario del bottone trovato nella Seat: il suo vero nome è Andreas de Fonollosa, ladro di gioielli e diamanti. È il terzo nome della banda a essere riconosciuto dalla polizia. La donna decide di divulgare che Andres de Fonollosa è un ladro, ma anche stupratore, sfruttatore di minorenni e prostituite. Il Professore, che ascolta tutto di nascosto, è sempre più affascinato dalla donna, ma disapprova la sua mossa. Il suo profilo psicologico rivela il suo narcisismo, maniaco di grandezza, con una totale assenza di empatia e un enorme senso dell'onore. Raquel capisce che la cancellazione delle impronte pochi istanti prima non è stata un caso, né la presenza del barbone: è chiaro che il cervello dell'operazione era il barbone, sfuggito per pochi istanti. La donna interroga un compagno di cella di Andres de Fonollosa, scoprendo che faceva uso di Retroxil, un farmaco che tenta di combattere una rara malattia neuro degenerativa: in pratica, Berlino ha pochi mesi di vita ed è un sadico: è un uomo che non ha nulla da perdere. Raquel viene messa in contatto col custode russo dello sfasciacarrozze, che è in grado di fornire un identikit.

Tra Monica e Denver si instaura un rapporto di sempre maggiore attrazione.

Mercedes Colmenar, insegnante della scolaresca di Alison chiede di poter parlare in privato con Berlino in ufficio: qui chiede, senza ottenerlo, che la sua alunna Silvia venga riunita agli altri compagni. In un attimo di distrazione Mercedes riesce a rubare un paio di forbici e le nasconde nella tuta. Nairobi informa Berlino che la sua identità è stata svelata.

Episodio 9
Trama
Domenica, ore 15.15. Sono passate 53 ore dalla rapina.

Monica si sveglia, vede Denver dormire e comincia ad accarezzarlo, ma poi si rende conto dell'errore che sta per commettere e si allontana da lui. Risvegliatosi, Denver la aiuta ad andare in bagno.

Berlino guarda la TV e ascolta le menzogne sulla sua persona: fraintendendo tutto, crede che la colpa sia di Denver: un flashback rivela che Denver aveva indossato la sua giacca mentre assieme a Nairobi, Rio e Tokyo volevano fuggire dalla tenuta per andare a festeggiare San Juan (notte di 23 giugno). Tornati alla tenuta, Denver flirtò con Tokyo ma venne interrotto dal padre, Mosca. Scocciato, Denver andò a dormire nell'auto con la giacca di Berlino. Nel presente, Berlino crede che il bottone sia stato perso in quel modo e che la sua diffamazione sia colpa sua: dopo aver malmenato Nairobi, va a cercarlo.

Mosca, che sta scavando la buca per la fuga, attacca Tokyo, accusandola di vivere la vita sempre al limite, non curandosi dei danni che provoca alle persone che ha intorno e che la amano; le dà dell'incosciente, della superficiale e dell'egoista. Tokyo si sfoga con Rio, che la consola.

Frattanto, il Professore si introduce in una macchina della polizia forzandone la portiera, usa la ricetrasmittente, capta la frequenza della radio del quartier generale in cui in quel momento il custode dell'autodemolizione sta ultimando il suo identikit e inizia a minacciare di morte la famiglia dell'uomo, parlando in russo per non farsi comprendere da altri se non da lui. Il custode, spaventatissimo, cancella così l'identikit fatto fino a quel momento.

Lo trova proprio mentre fa la guardia a Monica, che viene scoperta ancora viva. Dopo un momento di alta tensione tra Berlino, Denver, Nairobi, Helsinki e Oslo (tutti armati), Berlino decide di risparmiare sia Monica che Denver. Arriva Tokyo, che lo informa di una chiamata del Professore: è ora di passare al "piano Valencia", una finta sparatoria.

Raquel contatta il Professore, il quale giustifica gli spari dicendo che pensavano che alcune armi si fossero bagnate e loro volevano provarne il funzionamento. L'ispettore però vuole la prova che tutti gli ostaggi siano vivi e stiano bene, e concede loro solo un'ora per farlo.

La casa di carta (La casa de papel nell'originale spagnolo) è una serie televisiva spagnola ideata da Álex Pina. La prima stagione è s...

La casa di carta (La casa de papel nell'originale spagnolo) è una serie televisiva spagnola ideata da Álex Pina. La prima stagione è stata trasmessa da Antena 3 dal 2 maggio al 23 novembre 2017.

In italiano la serie è stata pubblicata il 20 dicembre 2017 (prima parte), il 6 aprile 2018 (seconda parte) e il 19 luglio 2019 (terza parte) da Netflix. Il cast, il 18 luglio 2019, annuncia che ci sarà anche una quarta parte in uscita nel 2020.

Nel 2018 ha vinto l'International Emmy Award come miglior serie tv drammatica, diventando la prima serie spagnola a ricevere questo riconoscimento.

Trama.
La storia narra gli sviluppi di una rapina estremamente ambiziosa e originale: irrompere nella Fábrica Nacional de Moneda y Timbre, zecca nazionale spagnola di Madrid, e stampare due miliardi e quattrocento milioni di euro perfettamente legali per poi sparire con l'ingente malloppo. L'ideatore di questa impresa è un uomo conosciuto come "il Professore". Il reclutamento di ogni singolo membro della squadra non è affatto casuale: il Professore, infatti, seleziona attentamente un gruppo di individui con precedenti penali, i quali, per motivi di estrazione sociale, non hanno nulla da perdere. Ciascun membro durante la rapina agisce vestito di rosso con una maschera del pittore spagnolo Salvador Dalì. Considerato il divieto di rivelare la propria identità, a ciascun componente della banda viene assegnato il nome di una città: Tokyo, Mosca, Berlino, Nairobi, Rio, Denver, Helsinki e Oslo. La ragazza soprannominata Tokyo è la voce narrante che commenta le diverse dinamiche della vicenda. Non solo le identità devono rimanere celate, ma ai fini della professionalità viene anche proibito di instaurare relazioni personali o sentimentali. I protagonisti si nascondono per cinque mesi in una tenuta nelle campagne di Toledo per prepararsi adeguatamente, facendo tutte le simulazioni necessarie per affrontare qualsiasi possibile imprevisto. Durante lo svolgimento della storia sorgono divergenze tra gli otto rapinatori e il rischio di compromettere l'intera operazione aleggia costantemente.

Con un ingegnoso espediente la banda riesce a entrare nella zecca di Stato, coordinata dall'esterno dal Professore, e dal momento in cui gli occupanti vengono presi in ostaggio, il capo del gruppo (Berlino) decide di instaurare una certa empatia con ognuno di loro, specificando subito che non intendono fare del male a nessuno. La reclusione all’interno della zecca è stimata in 10 giorni all’incirca, tempo necessario per stampare la somma prestabilita e realizzare la via di fuga. La polizia prende le dovute contromisure e invia sul posto come negoziatrice l'ispettrice Raquel Murillo, una donna con una difficile situazione personale e una grande determinazione. Tutto sembra procedere come pianificato dal Professore, comprese le contromosse ai vari tentativi della polizia di interrompere la rapina, ma a un certo punto, nonostante l'accurata preparazione, la storia prende degli sviluppi inattesi anche sul piano personale che mettono a rischio l'esito del colpo e che alla fine cambieranno le vite di ognuno dei protagonisti, ispettrice Murillo compresa.

Distribuzione.

La serie originale è stata trasmessa dall'emittente televisiva spagnola Antena 3 in due parti: i primi 9 episodi nella primavera 2017 e gli ultimi 6 in autunno. La prima parte della prima stagione è stata distribuita a livello mondiale via internet da Netflix a partire dal 20 dicembre 2017 in Italia e in Polonia, dal 22 dicembre in Germania e dal 25 dicembre 2017 nel resto del mondo.[3] Il doppiaggio è realizzato a Roma presso gli studi SDI Media e curato dal direttore di doppiaggio Lucio Saccone.

Netflix ha modificato la durata e quindi il numero degli episodi, passando dai 15 originali da 70-75 minuti ai 22 (13 nella prima parte e 9 nella seconda) da 40-50 minuti. La seconda parte della prima stagione è stata distribuita a livello mondiale il 6 aprile 2018, eccetto in Francia e Spagna, dove Netflix l'aveva già resa disponibile dal 25 dicembre 2017 contemporaneamente all'uscita della prima parte.

Il 6 aprile 2018 su Netflix esce la seconda parte della prima stagione e l’inizio delle riprese della seconda stagione viene annunciato il 25 ottobre seguente con un video su Netflix che mostra il cast riunito sulle note di Bella ciao; Il 1º aprile 2019 viene annunciata la data di uscita della terza parte della serie che è stata distribuita sul servizio streaming il 19 luglio dello stesso anno. Il 18 luglio 2019 il cast annuncia il rinnovo per una quarta parte in arrivo nel 2020.

Episodi.

Parte    Episodi    Prima TV Spagna    Pubblicazione in italiano
Prima parte    13    2017    2017
Seconda parte    9    2017    2018
Terza parte    8    2019    2019

Personaggi e interpreti.

Principali.

Silene Oliveira / Tokyo (parte 1-in corso), interpretata da Úrsula Corberó, doppiata da Eleonora Reti: voce narrante della serie. È molto impulsiva, instaura una relazione con Rio, nonostante lui sia molto più giovane. Per la sua impulsività metterà spesso a rischio la riuscita del piano.

Raquel Murillo / Lisbona (parte 1-in corso), interpretata da Itziar Ituño, doppiata da Roberta Pellini: l’ispettrice che si occupa della rapina alla zecca di stato, tanto intelligente da mettere spesso a rischio il piano del gruppo. Determinata nel suo lavoro, è una tra le poche donne nella polizia. Inizierà una relazione con il Professore che conosce con il nome di Salvador Martin. È entrata a far parte della banda dei rapinatori col nome di Lisbona.

Sergio Marquina / Salvador Martín / Il Professore (parte 1-in corso), interpretato da Álvaro Morte, doppiato da Andrea Lavagnino: la mente che conduce i rapinatori nel piano. Freddo e calcolatore, ha avuto una malattia infantile che lo ha costretto per anni in ospedale. È molto intelligente e colto, appassionato di scacchi, origami, arti marziali e lingue straniere.

Agustín Ramos / Mosca (parte 1-2), interpretato da Paco Tous, doppiato da Roberto Draghetti: noto ladro scassinatore, si inserisce nella rapina con suo figlio, Denver. È la figura più paterna e saggia del gruppo.

Andrés de Fonollosa / Berlino (parte 1-in corso), interpretato da Pedro Alonso, doppiato da Alessandro Quarta: fratellastro del "Professore", misogino, con alle spalle 5 divorzi, ha un marcato senso dell'onore e una forte personalità che spesso gli consente di mantenere il sangue freddo nelle situazioni difficili. Soffre di una grave malattia degenerativa che nel corso della serie gli causerà diversi problemi fisici e relazionali.

Ágata Jiménez / Nairobi (parte 1-3), interpretata da Alba Flores, doppiata da Perla Liberatori: nota falsaria da quando aveva 13 anni, ha un figlio non riconosciuto e Tokyo lo capisce dalla cicatrice del taglio cesareo che vede durante una lezione di medicina. Ha un carattere forte, ottimista, deciso e determinato.

Aníbal Cortés / Rio (parte 1-in corso), interpretato da Miguel Herrán, doppiato da Mirko Cannella: giovane programmatore informatico, esperto di computer e di allarmi. È lui che si occupa dei problemi tecnici durante la rapina. Ha una relazione con Tokyo, con la quale sogna una vita insieme al termine del colpo pur essendo più giovane di lei. È il membro con il carattere più debole, ma tutto sommato buono.

Daniel Ramos / Denver (parte 1-in corso), interpretato da Jaime Lorente, doppiato da Flavio Aquilone: figlio di Mosca, è cresciuto senza una grande istruzione, seguendo le orme del padre sulla strada del crimine. È noto per essere stato uno spacciatore con la tendenza a venire facilmente alle mani. Inizierà una relazione con Mónica Gaztambide, uno degli ostaggi, dopo averle salvato la vita.

Martín / Palermo (parte 3-in corso), interpretato da Rodrigo de la Serna, doppiato da Gianluca Cortesi: amico intimo di Berlino, in cui insieme hanno organizzato il piano Chernobyl prima di procedere con il colpo alla zecca.

Marsiglia (parte 3-in corso) interpretato da Luka Peroš: membro della banda all'esterno della banca di Spagna, mette in contatto il professore con i negoziatori tramite l'ausilio di vecchi cellulari.

Bogotá (parte 3-in corso) interpretato da Hovik Keuchkerian, doppiato da Gianluca Tusco: membro della banda reclutato per la rapina alla banca di Spagna.

Alicia Sierra (parte 3-in corso) interpretata da Najwa Nimri, doppiata da Claudia Catani: l'ispettrice che si occupa della rapina alla banca di Spagna.

Mónica Gaztambide / Stoccolma (parte 1-in corso), interpretata da Esther Acebo, doppiata da Francesca Manicone: segretaria di Arturo Román di cui è anche amante. Porta in grembo suo figlio, che decide di tenere grazie alle parole di Denver. Durante la serie instaura un rapporto d'amore con Denver, da cui il suo soprannome, che deriva dalla sindrome di Stoccolma.

Arturo Román (parte 1-in corso), interpretato da Enrique Arce, doppiato da Massimo De Ambrosis: direttore della zecca di Stato, codardo e voltagabbana in quanto cerca spesso di manipolare altri ostaggi affinché trovino una via di fuga al suo posto. Ha una relazione extra coniugale con la sua segretaria Monica, la quale aspetta un figlio proprio da lui. Arturo rischia più volte di essere ucciso a causa del suo carattere sovversivo nei confronti dei rapinatori.

Alison Parker (parte 1-2), interpretata da María Pedraza, doppiata da Rossa Caputo: arguta figlia dell’ambasciatore britannico, amico intimo della regina Elisabetta. È l'ostaggio più importante per i rapinatori con cui, attraverso il Professore, riescono a negoziare con l’ispettore.

Yashin Dasáyev / Helsinki (parte 1-in corso), interpretato da Darko Peric, doppiato da Luca Graziani: corpulento ex militare serbo, è cugino di Oslo.

Mariví Fuentes (parte 1-in corso), interpretata da Kiti Mánver, doppiata da Lorenza Biella: madre dell’ispettore Murillo, soffre di Alzheimer e per questo scrive tutte le cose che deve ricordare su dei post-it.

Ricorrenti.

Dimitri Mostovói / Oslo (parte 1-2) interpretato da Roberto Garcia Ruiz, doppiato da Alessandro Ballico: un soldato serbo veterano e cugino di Helsinki.

Mercedes Colmenar (parte 1-2), interpretata da Anna Gras, doppiata da Emilia Costa: insegnante degli studenti in gita alla zecca di Stato.
Pablo Ruiz (parte 1-2), interpretato da Fran Morcillo, doppiato da Omar Vitelli: compagno di scuola di Alison Parker.

Ariadna Cascales (parte 1-2), interpretata da Clara Alvarado, doppiata da Giulia Santilli: una ragazza che lavora alla zecca di stato e per sopravvivere instaura una relazione con Berlino.

Ángel Rubio (parte 1-in corso), interpretato da Fernando Soto, doppiato da Stefano Thermes: vice ispettore che affianca Raquel, di cui è innamorato da tanti anni, e di cui gode piena fiducia.

Colonnello Prieto (parte 1-in corso), interpretato da Juan Fernández, doppiato da Dario Penne: militare a capo dei servizi segreti. Vuole entrare a tutti i costi nella zecca per salvare Alison Parker.

Suárez (parte 1-in corso), interpretato da Mario de la Rosa, doppiato da Andrea Ward: uno dei poliziotti incaricati durante l’indagine.
Alberto Vicuña (parte 1-2), interpretato da Miquel García Borda, doppiato da Lucio Saccone: il violento ex marito dell’ispettrice Murillo, considerato il miglior poliziotto della scientifica.

Paula Vicuña (parte 1-in corso), interpretata da Naia Guz: figlia di Alberto Vicuña e di Raquel Murillo.
Gomez (parte 2), interpretato da Xavi Ortuzar, doppiato da Alessandro Sitzìa: un poliziotto dell'entourage dell'ispettore Raquel Murillo.

Produzione.

La serie inizialmente era composta da una sola stagione, presentata il 2 maggio 2017 e conclusa il 23 novembre dello stesso anno con un totale di 15 episodi, da 70 minuti l'uno. Netflix successivamente ha acquisito i diritti di distribuzione e ha diviso la serie in due stagioni per un totale di 22 episodi da circa 40-50 minuti l'uno. La serie è ora composta da 3 parti di cui l'ultima è stata pubblicata il 19 luglio 2019. Il 18 luglio il cast annuncia che ci sarà una quarta parte in uscita nel 2020.

È la serie non in lingua inglese più vista nella storia di Netflix. Nel 2018 inoltre vince un International Emmy Awards come "Migliore serie TV drammatica", fatto senza precedenti nella storia della televisione spagnola.

Musica.

La canzone antifascista Bella ciao è presente varie volte nella serie e viene riprodotta in molti momenti emblematici.

Location e riprese
Anche se la serie è ambientata nella Fábrica Nacional de Moneda y Timbre (zecca di stato spagnola), è stata girata nella sede centrale del Consiglio superiore delle ricerche scientifiche in quanto molto simile.

La maggior parte delle scene all'interno della zecca sono state girate all'interno di set cinematografici, quelle fuori dalla zecca sono state girate nella sede centrale del CSIC e quelle nel terrazzo della zecca sono state girate nella scuola di ingegneria aeronautica di Madrid.

Le scene dove vengono stampate le banconote, sono state invece prodotte nella sede del quotidiano ABC di Madrid.

fonte: Wikipedia

The Hateful Eight è un film del 2015, scritto e diretto da Quentin Tarantino, ed interpretato da Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer J...

The Hateful Eight è un film del 2015, scritto e diretto da Quentin Tarantino, ed interpretato da Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir, Tim Roth, Michael Madsen, Channing Tatum e Bruce Dern.

Si tratta del secondo western di Tarantino dopo Django Unchained. Il film è stato annunciato nel novembre 2013, per poi venire cancellato pochi mesi dopo, quando la sua sceneggiatura è trapelata in rete. In seguito Tarantino ha riscritto parte della sceneggiatura, modificandone il finale, e ha dato il via alla produzione, le cui riprese sono iniziate l'8 dicembre 2014 presso Telluride, in Colorado.

Distribuito negli Stati Uniti dalla Weinstein Company, il regista ha optato per una distribuzione limitata a partire dal 25 dicembre 2015 in pellicola Ultra Panavision 70mm, un formato inutilizzato da circa cinquant'anni. In digitale e su larga scala è stato distribuito dal 24 gennaio, mentre in Italia le due date di uscita sono state rispettivamente il 28 gennaio 2016 per la versione in pellicola e il 4 febbraio per quella digitale.

Film più lungo di Tarantino con i suoi 187 minuti, è stato ben accolto da pubblico e critica, non superando tuttavia gli incassi record dei suoi predecessori Bastardi senza gloria e Django Unchained. La colonna sonora è stata interamente composta dal compositore italiano Ennio Morricone, premiato con un Golden Globe per la migliore colonna sonora, un premio BAFTA ed un Premio Oscar per la migliore colonna sonora ai Premi Oscar 2016.


Trama


Capitolo uno: L'ultima diligenza per Red Rock.


Qualche anno dopo la Guerra civile americana, una diligenza si fa strada nel paesaggio invernale del Wyoming mentre una bufera è in arrivo. I passeggeri, il cacciatore di taglie John Ruth e la latitante Daisy Domergue, sono diretti verso la città di Red Rock, dove l'uomo, soprannominato Il boia per via della sua attitudine a portare vivi fino al patibolo tutti i suoi prigionieri, consegnerà la ricercata alla giustizia per una taglia di 10 000 $.

Lungo la strada la carrozza, guidata dal cocchiere O.B. Jackson, incontra una vecchia conoscenza di Ruth: il maggiore Marquis Warren, un ex-soldato di colore dell'Unione divenuto un famigerato cacciatore di taglie, colto dalla bufera mentre stava trasportando i cadaveri di tre criminali fino a Red Rock per riscuoterne a sua volta la taglia. Inizialmente Ruth non vorrebbe prendere a bordo un altro individuo per paura che questo possa essere in combutta con Domergue e che cerchi di liberarla, ma finisce per dare un passaggio al maggiore, interessato solamente ai cadaveri dei suoi banditi che valgono in tutto 8 000 $, a patto che questo lasci le armi al cocchiere.

Capitolo due: Figlio d'un cane.


Sulla strada per Red Rock la diligenza incontra anche Chris Mannix, un rinnegato del Sud che sostiene di essere stato nominato nuovo sceriffo della città verso la quale il gruppo si dirige. Prima di far salire Mannix a bordo della diligenza, Ruth stringe un patto con Warren: John lo aiuterà fino a quando questi non avrà riscosso la taglia delle sue tre vittime, e in compenso il maggiore farà lo stesso con lui per condurre alla forca la prigioniera.

Mannix, che mal sopporta l'esito finale della guerra di secessione, racconta ai passeggeri il motivo della triste fama di Warren: durante la guerra civile, il maggiore fu catturato e portato in un campo di prigionia sudista, da cui riuscì a evadere incendiandolo. Nell'incendio perirono ben 47 reclute sudiste e per questo i confederati misero una cospicua taglia sulla testa di Warren (abolita formalmente dopo la fine della guerra). Tuttavia quest'ultimo, tornato nell'Unione, fu congedato dall'esercito con disonore quando si scoprì che 37 delle vittime erano in realtà semplici prigionieri di guerra nordisti.

Capitolo tre: L'emporio di Minnie.


Mentre la bufera infuria, i quattro e O.B. trovano accoglienza presso il noto emporio di Minnie, dove ad attenderli non vi sono i soliti proprietari, ma quattro facce che non hanno mai visto prima: Bob, un messicano che dice di occuparsi del locale in assenza della proprietaria che con il marito Sweet Dave è partita per visitare sua madre, il boia cittadino Oswaldo Mobray, il cowboy Joe Gage e l'anziano ex-generale confederato Sanford "Sandy" Smithers.

Ruth cerca di fare subito la conoscenza degli altri ospiti, in modo da poter capire se si può fidare davvero di loro. Warren è apertamente ostile al generale, avendo assistito alle atrocità perpetrate da quest'ultimo contro la gente di colore durante la guerra, mentre Mannix è onorato di trovarsi alla presenza di Smithers, dato che anche suo padre aveva combattuto la guerra di secessione, e il generale era una leggenda per tutti i sudisti.

Nella stalla Warren aiuta il messicano a sistemare i cavalli, e incomincia a sospettare che qualcosa non quadri: gli sembra infatti strano che all'interno del locale tutti tengano in testa il proprio cappello (cosa severamente proibita da Minnie) e che Sweet Dave e la proprietaria, persona notoriamente poco sentimentale, abbiano lasciato l'emporio per andare a nord a trovare la madre di lei, di cui peraltro lui non aveva mai sentito parlare.

Rientrati anche loro all'interno dell'emporio, incominciano le prime rivalità: il generale non vuole parlare con Warren in quanto persona di colore e suo avversario durante la guerra, mentre Chris vuole proteggere il vecchio combattente dalle molestie di quel "negro insolente". Durante la cena vengono alla luce due rivelazioni, entrambe per bocca di Warren: la prima riguarda la famosa lettera che egli asseriva essergli stata scritta personalmente da Abraham Lincoln; questa in realtà non è che un foglio da lui falsificato per guadagnarsi il rispetto dei bianchi e farsene beffe. Questo lascia offeso e ferito Ruth, che aveva creduto fermamente all'aneddoto "patriottico".

La seconda rivelazione riguarda il figlio di Smithers, morto misteriosamente anni prima: dopo aver messo una delle sue pistole vicino alla poltrona del vecchio, Warren gli narra di come suo figlio avesse cercato di ucciderlo dopo la guerra per incassarne la taglia. Disarmato e tenuto sotto minaccia da Warren, il giovane aveva pregato di risparmiargli la vita, raccontandogli la storia della sua famiglia e rivelandogli quindi chi fosse il padre. A questo punto, divertito dalla sorte e terribilmente vendicativo, il maggiore lo aveva fatto spogliare completamente e lo aveva costretto a camminare nella gelida neve fino al momento in cui, esanime, il figlio di Smithers non gli aveva chiesto una coperta. Per concedergli questo "privilegio", Warren lo aveva costretto a praticargli una fellatio, prima di togliergli spietatamente la vita.

Umiliato e infuriato, il generale afferra la pistola posta al suo fianco dal maggiore e tenta di sparargli, ma quest'ultimo riesce ad anticiparlo, sfoderando l'altra pistola e uccidendolo; Ruth, Mobray e perfino Mannix devono concordare sul fatto che, anche se architettato, l'omicidio di Smithers è stato un atto di legittima difesa da parte del maggiore e quindi il cadavere del vecchio viene portato sul retro dell'emporio e la parentesi viene chiusa.

Capitolo quattro: Domergue ha un segreto.


Qualcosa è però accaduto mentre Warren provocava Smithers, qualcosa di cui solo Daisy si è accorta: una mano misteriosa ha avvelenato il caffè. O.B. e Ruth sono i primi a bere il caffè e poco dopo subiscono i brutali effetti dell'avvelenamento, che provoca loro conati di vomito e di sangue, sopravvenuti provvidenzialmente nel momento in cui anche Mannix è in procinto di berne un sorso. Il cocchiere muore per primo, mentre Ruth stramazza a terra sopra alla sua prigioniera, colpendola ripetutamente al volto, prima che lei gli afferri la pistola dalla cinta e lo finisca con un colpo in pieno petto.

Warren prende in mano la situazione, puntando le sue pistole contro Bob, Mobray, Gage e Mannix, ordinando loro di rimanere con la faccia rivolta verso il muro, disarmando Daisy e gettando poi la chiave delle manette che la tengono incatenata al cadavere di Ruth nella stufa, impedendole così di liberarsi. Il maggiore, sicuro dell'innocenza di Mannix poiché esso aveva quasi bevuto il caffè avvelenato, gli consegna una delle sue pistole. I due investigatori improvvisati, mentre passano in rassegna tutte le teorie del caso, giungono a una conclusione, quella che dapprima avevano creduto essere solo una paranoia da parte di Ruth: almeno uno dei tre superstiti è in combutta con la ragazza, ed è lì per liberarla, subito dopo aver ucciso il cacciatore di taglie. Le uniche due cose che non avevano previsto erano la bufera e che Ruth viaggiasse con altri passeggeri, il che ha complicato non poco il piano.

Mannix punta su Gage, ma Warren è fin troppo insospettito da Bob. Non crede infatti che lui, un messicano (etnia disprezzata dalla proprietaria), sia stato messo da Minnie e Sweet Dave a badare all'emporio, bensì piuttosto che li abbia uccisi e nascosti da qualche parte per poi fingersi il gestore sostitutivo del posto. L'ispanico ha però un alibi di ferro per quanto riguarda l'avvelenamento del caffè, essendo stato seduto al pianoforte per tutta la durata del discorso del maggiore a Smithers. Altri due dettagli confermano qualcosa di sospetto: lo stufato, fin troppo buono per essere stato fatto dal maldestro Bob, aveva il tocco di Minnie, che quindi probabilmente lo aveva preparato la mattina stessa, mentre il messicano aveva sostenuto che la donna fosse partita da una settimana, e la poltrona di Sweet Dave, su cui Warren nota una macchia di sangue che qualcuno ha tentato di nascondere. Sicuro della colpevolezza di Bob, il maggiore lo crivella di colpi per poi fargli esplodere il cranio.

Per ottenere una confessione da Mobray o da Gage, Warren minaccia di far bere il resto del caffè avvelenato a Daisy se uno dei due non si deciderà a parlare. A questo punto Gage confessa la sua colpevolezza, risvegliando l'entusiasmo di Mannix, che aveva sospettato fin da subito del cowboy. L'entusiasmo dei due "investigatori" viene però subito spezzato, perché un altro uomo, nascosto sotto le tavole del pavimento, spara al maggiore ferendolo ai testicoli: ciò scatena la reazione improvvisa di Mobray, che recupera un'arma nascosta e spara a Mannix, ferendolo gravemente, ma venendo colpito a sua volta. Gage, disarmato, è l'unico a non essere colpito.

Capitolo cinque: I quattro passeggeri.


Ore prima, la mattina dello stesso giorno, una diligenza guidata da due amici di Minnie, Ed e Judy, giunge all'emporio con a bordo Mobray, Gage e Bob, insieme con un quarto uomo, Jody. La banda entra all'interno della baita, dove si trovano Minnie, il marito Sweet Dave, seduto sulla sua amata poltrona a giocare a scacchi con il generale Smithers, di sosta all'emporio, e alcuni servi e dipendenti. Dopo una serie di moine e lusinghe, i quattro compiono una strage, uccidendo tutti tranne il generale, poiché ritengono che la sua presenza possa rendere molto più credibile lo scenario che vogliono costruire.

Jody si occupa così di spaventarlo, mettendolo in guardia sull'opportunità di provare a parlare e a dire qualcosa in presenza di chi arriverà quella sera, ovvero Ruth. La banda, di cui Jody è il capo, sta infatti attendendo che il cacciatore di taglie faccia sosta all'emporio per coglierlo di sorpresa e liberare Daisy, l'amata sorella di Jody. I quattro si disfano dei cadaveri gettandoli nel pozzo e nascondono delle armi in vari punti del locale, poi si preparano e attendono l'arrivo di Ruth e Daisy. Quando giunge la diligenza, Jody si nasconde sotto al pavimento mediante una botola, mentre Bob esce ad accogliere gli ospiti.

Ultimo capitolo: Uomo nero, inferno bianco.


Si ritorna al presente. Warren è sdraiato sul letto, ferito, e di fianco a lui si trova Mannix, anch'egli ferito. Entrambi perdono sangue, mentre dall'altro lato dell'emporio si trovano Mobray (il cui vero nome è Pete Hicox), in condizioni critiche, Gage (in realtà Grouch Douglas) e Daisy, che giace al suolo ancora legata al cadavere di Ruth. Mannix e Warren intimano a Jody di uscire dal suo nascondiglio, minacciando di uccidere la sorella. Il giovane esegue quanto richiesto dai due, ma fa appena in tempo a scambiare uno sguardo e poche parole con Daisy che viene ucciso con un colpo da Warren.

Scioccata, la donna tenta di convincere Mannix a fare un accordo con lei: potrà prendersi il cadavere di Marco (il vero nome del messicano), portarlo a Red Rock, riscuotere la taglia posta sulla sua testa e diventare sceriffo, mentre lei e gli altri scapperanno verso il Messico con altri quindici membri della banda, che sono in attesa nella cittadina. Questi, nel caso Daisy venisse uccisa, si vendicherebbero su Mannix e il maggiore (che non potrebbero fuggire dall'emporio prima del loro arrivo per via delle ferite e della bufera), per poi mettere a ferro e fuoco la stessa Red Rock. Se vuole partecipare al patto, Mannix dovrà però disfarsi di Warren. Pete a sua volta offre il suo corpo, sapendo di essere destinato a morire per la ferita al ventre. Warren lo fa tacere sparandogli nuovamente, mentre Grouch afferra una pistola nascosta precedentemente sotto il tavolo e tenta di sparare verso i due, che però lo precedono e lo uccidono. A questo punto l'ultima rimasta è Daisy, e il maggiore punta la sua arma verso di lei. Ha però finito le munizioni e gli è quindi impossibile ucciderla. Warren si rivolge così a Mannix chiedendogli di passargli la pistola che gli aveva precedentemente dato; questi però non esegue ciò che gli è stato chiesto e si mette a trattare con Daisy, alzando la sua ricompensa fino a comprendere anche i corpi di Pete e Grouch.

Alzatosi a forza in piedi e recatosi verso di lei, Mannix inaspettatamente rifiuta l'accordo, mostrandosi così un uomo della giustizia fino in fondo e dissipando ogni dubbio sulle sue affermazioni di essere lo sceriffo di Red Rock. Poiché quando il caffè era stato avvelenato, lei non aveva fatto niente per impedire che anche lui lo bevesse, potrebbe aver mentito anche sugli ipotetici quindici ulteriori membri della banda. Stremato, l'uomo si lascia quindi grottescamente andare allo svenimento. Daisy non si fa sfuggire l'occasione e amputa con un machete il braccio ammanettato di Ruth, liberandosi e apprestandosi a recuperare una pistola mentre Warren, immobilizzato nel letto, esorta al risveglio l'incosciente Mannix. Questi rinviene all'ultimo momento, ferendo la donna. Pronto a finirla, viene fermato da Warren all'ultimo momento: entrambi sono consapevoli che non vivranno ancora a lungo, e Warren, rammentando l'usanza di Ruth il boia che portava i suoi criminali vivi alla forca, decide di onorarlo, impiccando lì sul posto Daisy.

I due uomini, con le ultime forze che hanno, issano di peso la criminale su una delle travi dell'emporio per poi tirare la fune dalla loro parte e condurre la donna sadicamente alla propria fine. Accasciati entrambi sul letto, i due si trovano ad aspettare insieme la morte. Nei loro ultimi attimi Mannix chiede a Warren di fargli vedere la famosa lettera di Lincoln. Il maggiore acconsente, porgendola al giovane, che la legge con enfasi e ad alta voce. Entrambi si commuovono nel finale della lettera, in cui Lincoln menziona affettuosamente la moglie. Mannix si complimenta con Warren per il tocco di classe finale, e il maggiore lo ringrazia.

Personaggi.


Maggiore Marquis Warren, interpretato da Samuel L. Jackson. Il cacciatore di taglie. Un tempo era stato uno schiavo, ma poi si era arruolato nell'Unione, fino a diventare maggiore. Durante la guerra era stato imprigionato a Wellenback, in un campo di prigionia sudista, dal quale era fuggito incendiandolo. Erano morti 47 soldati per l'incendio e la Confederazione aveva messo una cospicua taglia sulla sua testa, che peraltro era decaduta ufficiosamente alla fine della guerra. Quando era tornato nell'Unione era stato congedato con disonore perché erano morti anche 37 nordisti. Da allora si guadagna da vivere come cacciatore di taglie. È il più pericoloso, oltre che uno dei più sadici, in particolare con chi ha maltrattato la gente di colore, come con il generale Smithers, o quando rivela di essersi arruolato solo per poter uccidere più bianchi possibili. Porta con sé una lettera che dichiara essere scritta da Abraham Lincoln in persona per lui. È l'ultimo a morire assieme a Mannix, dopo che gli hanno sparato nei genitali.


John Ruth, interpretato da Kurt Russell. Il boia. Un cacciatore di taglie chiamato così per la sua abitudine a consegnare vivi i ricercati che cattura e accompagnarli fin sotto la forca. Deve scortare Daisy Domergue fino a Red Rock per poter incassare la cospicua taglia sulla sua testa. È il più meticoloso e sospettoso, non si fida di niente e di nessuno. Adotta ogni mezzo per impedire a chiunque di sottrargli la preda o anche solo di avvicinarsi a lui, il che lo obbliga a tenere tutto il tempo Daisy incatenata a sé per evitare che fugga. È il terzo a morire assieme a O.B. dopo aver bevuto un caffè avvelenato.


Daisy Domergue, interpretata da Jennifer Jason Leigh. La prigioniera. Una criminale sulla cui testa pende una taglia di 10 000 dollari. Incatenata a Ruth, è decisa più che mai a liberarsi e a scappare. È la più indomabile, oltre che coraggiosa e determinata. Suo fratello Jody e la sua banda hanno un piano per liberarla. Sarà la penultima a morire, dopo essere stata appesa per il collo da Mannix e Warren.
Oswaldo Mobray, interpretato da Tim Roth. Il piccolo uomo. È inglese. Sostiene di essere il boia di Red Rock e incontra Warren, Ruth e Domergue all'emporio di Minnie. Dai modi raffinati e dalla dialettica ricercata, cerca sempre di appianare le divergenze e di allentare la tensione nell'emporio. Si scopre che il suo vero nome è Pete Hicox, uno dei membri della banda di Jody venuti a liberare Daisy. È il sesto a morire, per mano di Mannix, dopo che lo ha ferito mortalmente.


Chris Mannix, interpretato da Walton Goggins. Lo sceriffo. Si tratta del figlio minore del capo dei Mannix Manhunters, il flagello della Carolina del Sud, famoso per aver depredato molte città come ripicca nei confronti della resa incondizionata del Sud. Sostiene di essere il nuovo sceriffo di Red Rock, sebbene Ruth e Warren ne dubitino fino alla fine. Inizialmente lo si vede come un delinquente da poco, razzista verso Warren, tuttavia mostra un lato più umano e patriottico, quando pensa a coloro che sono morti in guerra per il Sud, o con il generale Smithers, mostrando anche un gran rispetto nei suoi confronti (come quest'ultimo ne ha nei confronti del padre di Mannix). A fine film dimostra di avere un gran senso della giustizia, confermando di essere davvero uno sceriffo. Sarà l'ultimo a morire con Warren.


Sanford "Sandy" Smithers, interpretato da Bruce Dern. Il confederato. Ex generale della confederazione, era considerato una leggenda tra i sudisti. Ora è un uomo stanco e senza più nulla per cui vivere o da perdere: la guerra è finita, sua moglie è morta e il figlio Chester è sparito e si stava dirigendo a Red Rock perché convinto fosse morto e perciò voleva preparagli una lapide. Più avanti nel film scopre che il figlio è stato ucciso in malo modo da Warren a cui stava dando la caccia. È il primo a morire per mano di Warren, dopo aver tentato di sparargli con una pistola lasciata vicino a lui dal maggiore. Si scoprirà che lui sapeva tutto, che aveva assistito, paralizzato dalla paura, alla strage compiuta dalla banda di Jody, e che sempre per paura si era fatto convincere da Jody a tacere su quanto accaduto.


Bob, interpretato da Demián Bichir. Il messicano. Dice di essere il sostituto di Minnie, la proprietaria dell'emporio dove si ferma la diligenza. Dal carattere calmo e quasi sempre sorridente, sembra andare d'accordo con Warren. Si scoprirà essere uno della banda di Jody venuto lì a liberarne la sorella, tuttavia Warren sospettava di lui fin da subito, in quanto Minnie disprezzava i messicani, tanto da non farli entrare assieme ai cani, per cui era impossibile che Minnie gli avesse lasciato l'emporio mentre era via. Il suo vero nome è Marco. È il quarto a morire, per mano di Warren.


Joe Gage, interpretato da Michael Madsen. Il mandriano. Un cowboy che sostiene di recarsi a Red Rock per passare del tempo con la madre. Di lui a parte ciò non si sa assolutamente nulla. Si scopre che il suo vero nome è Grouch Douglas, l'ultimo membro della banda di Daisy. Ha avvelenato il caffè che uccide Ruth e O.B. ed è il settimo a morire, per mano di Mannix e Warren.


O.B. Jackson, interpretato da James Parks. Il cocchiere. Guida lui la diligenza che porta i protagonisti all'emporio di Minnie. È l'unico vero personaggio innocente della storia, oltre a non essere immischiato negli affari dei cacciatori di taglie o dei banditi, ma sarà comunque il secondo a morire, dopo aver bevuto il caffè avvelenato assieme a Ruth.


Jody Domergue, interpretato da Channing Tatum. Il fuorilegge. Sulla sua testa pende una taglia da 50 000 dollari e tutti i membri della sua banda ne valgono almeno 10 000. Daisy è sua sorella e lui farebbe di tutto per liberarla, tanto da compiere una vera e propria strage all'interno dell'emporio di Minnie solo per preparare una trappola a John Ruth. Dopo aver preparato tutto e aver convinto il generale Smithers a non dire una parola a riguardo si nasconde nella cantina sotto l'emporio e ferirà mortalmente il maggiore Warren dopo avergli fatto saltare i genitali. Sarà il quinto a morire dopo essere stato costretto da Warren a uscire dal suo rifugio.

Interpreti e personaggi.


Samuel L. Jackson: Magg. Marquis Warren
Kurt Russell: John Ruth "il Boia"
Jennifer Jason Leigh: Daisy Domergue
Walton Goggins: Chris Mannix
Demián Bichir: Bob/Marco "il Messicano"
Tim Roth: Oswaldo Mobray/Pete Hicox
Michael Madsen: Joe Gage/Grouch Douglas
Bruce Dern: Gen. Sanford Smithers
James Parks: O.B. Jackson
Channing Tatum: Jody Domergue
Dana Gourrier: Minnie Mink
Zoë Bell: Judy "sei cavalli"
Lee Horsley: Ed
Gene Jones: Sweet Dave
Keith Jefferson: Charly
Craig Stark: Chester Charles Smithers
Belinda Owino: Gemma

Doppiatori originali
Quentin Tarantino: voce narrante

Doppiatori italiani
Luca Ward: Magg. Marquis Warren
Francesco Pannofino: John Ruth "il Boia"
Chiara Colizzi: Daisy Domergue
Oreste Baldini: Chris Mannix
Saverio Moriones: Bob/Marco "il Messicano"
Marco Mete: Oswaldo Mobray/Pete Hicox
Fabrizio Pucci: Joe Gage/Grouch Douglas
Franco Zucca: Gen. Sanford Smithers
Franco Mannella: O.B. Jackson
Riccardo Rossi: Jody Domergue
Anna Cugini: Minnie Mink
Laura Romano: Judy "sei cavalli"
Carlo Valli: Ed
Gianni Giuliano: Sweet Dave
Andrea Lavagnino: Charly
Valentina Favazza: Gemma
Emiliano Coltorti: voce narrante


fonte: Wikipedia

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