Il film ha come protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali e racconta l'amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroa...

Il film ha come protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali e racconta l'amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell'America negli anni sessanta. È ispirato alla storia vera di Tony Lip (pseudonimo di Frank Anthony Vallelonga), padre di uno degli sceneggiatori del film, Nick Vallelonga.


Il film si aggiudica tre premi Oscar 2019 tra cui quello come miglior film del 2018.


Trama.


Nel 1962, dopo la chiusura temporanea per restauri del Copacabana, uno dei migliori club di New York in cui lavorava, il buttafuori italoamericano Tony Vallelonga, detto Tony Lip per la sua capacità oratoria, deve a tutti i costi trovare un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta così di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley e fargli da autista e tuttofare in un tour nel sud degli Stati Uniti. La casa discografica di Don impone a Tony il rispetto completo delle scadenze dei concerti, e gli consegna una copia del Green Book, dove sono indicati alberghi e ristoranti nei quali gli afroamericani vengono accolti.
Il rapporto tra i due uomini è inizialmente diffidente e problematico, sia a causa dei pregiudizi di Tony che del carattere altezzoso di Don, che mal sopporta le sue abitudini rozze; pian piano però Tony si rende conto dell'evidente talento di Don e comprende che, nonostante il pianista sia accolto trionfalmente durante i suoi concerti, subisce vessazioni e violenze a causa dei forti pregiudizi contro i neri ancora vigenti in America. Pian piano tra i due uomini si instaura una forte amicizia: Tony salva Don dall'aggressione di un gruppo di bianchi in un bar, e gli impone di non andare mai più in giro senza di lui; Don, in cambio, lo aiuterà a scrivere lettere romantiche a sua moglie.

Il viaggio procede con alcuni episodi sgradevoli: Don viene arrestato per un incontro omosessuale e Tony corrompe con una mazzetta i poliziotti perché lo liberino. Questo fa infuriare il pianista, che avrebbe preferito essere arrestato piuttosto che ricorrere a un mezzo così vile. Successivamente i due vengono fermati da alcuni agenti in una città dove vige il coprifuoco per i neri: Tony ne aggredisce uno dopo essere stato provocato, cosa che causa l'arresto di entrambi. Don riesce a contattare il suo avvocato, e grazie all'intervento di Robert F. Kennedy i due vengono rilasciati. In seguito a questo avvenimento, Don confessa a Tony tutto il suo dolore: non potrà mai integrarsi alla comunità americana, ma anche quella afro lo rifiuta perché ha ripudiato le sue origini, pertanto sarà per sempre costretto a vivere a metà tra i due mondi.

La sera dell'ultimo concerto a Birmingham, in Alabama, a Don viene impedito di cenare con i suoi amici nella sala dove si terrà lo spettacolo, riservata ai soli bianchi. Dopo una discussione con il proprietario, la scelta se tenere o meno il concerto viene data a Tony, il quale, pur mettendo a repentaglio il suo stipendio, decide di annullare l'esibizione; porta così Don in un locale di ritrovo per afroamericani, dove il pianista ha modo di suonare un'improvvisazione blues che entusiasma tutti i presenti.

Don e Tony tornano a New York; durante il viaggio vengono nuovamente fermati dalla polizia, ma stavolta gli agenti si mostrano amichevoli nei confronti di Don. Sul finire del viaggio, Tony si sente troppo stanco per guidare, ed è Don a prendere il volante e a portare l'amico a casa in tempo per festeggiare con la sua famiglia la Vigilia di Natale. I due amici si separano e Don torna nel suo appartamento solitario sopra la Carnegie Hall; tuttavia poco dopo si reca a casa di Tony, dove viene accolto calorosamente da tutta la famiglia.

Interpreti e personaggi
Viggo Mortensen: Frank "Tony Lip" Vallelonga
Mahershala Ali: Don Shirley
Linda Cardellini: Dolores Vallelonga
Mike Hatton: George
Don Stark: Jules Podell
Sebastian Maniscalco: Johnny Venere
P. J. Byrne: produttore discografico
Brian Stepanek: Graham Kindell
Iqbal Theba: Amit
Dimiter D. Marinov: Oleg
Doppiatori italiani
Pino Insegno: Frank "Tony Lip" Vallelonga
Alberto Angrisano: Don Shirley
Barbara De Bortoli: Dolores Vallelonga
Patrizio Cigliano: George
Gianluca Machelli: Johnny Venere
Luca Biagini: Graham Kindell
Guido Sagliocca: Amit
Ambrogio Colombo: Oleg

Delitto perfetto (A Perfect Murder) è un film del 1998 diretto da Andrew Davis, remake de Il delitto perfetto di Alfred Hitchcock del 1954. ...

Delitto perfetto (A Perfect Murder) è un film del 1998 diretto da Andrew Davis, remake de Il delitto perfetto di Alfred Hitchcock del 1954.

Con il precedente film di Hitchcock ha in comune soltanto la derivazione dalla pièce teatrale Dial M for Murder (1952) di F. Knott, peraltro radicalmente ristrutturata nella sceneggiatura di Patrick Smith Kelly. Con personaggi ridotti a meccaniche funzioni narrative è un film di provetto e anodino mestiere perfettamente in linea con le convenzioni del cinema hollywoodiano degli anni '90. Davis conferma una vecchia regola: da un ex direttore della fotografia raramente nasce un regista originale.

Trama.

New York. Il ricco e potente Steven Taylor, magnate della finanza, è sposato con la bella Emily, giovane di ricca famiglia ed interprete multilingue alla sede dell'ONU, ed insieme vivono in un lussuoso appartamento della città; da tempo, Emily si sente in crisi con Steven e per questo ha instaurato una relazione extraconiugale con l'affascinante David Shaw, pittore squattrinato e bohémien, ma non ha mai trovato il coraggio di lasciare Steven.

Assoldando un detective, Steven scopre la relazione extraconiugale della moglie e si reca a casa di David, con la scusa di voler ammirare alcuni suoi quadri, e gli dimostra di conoscere tutto del suo passato: David è in realtà Winston Lagrange, un ladruncolo specializzato nel legarsi a vecchie e facoltose signore per impossessarsi dei loro averi, che ha imparato a dipingere non a Berkeley, come egli afferma, ma durante le lunghe detenzioni in carcere[2]. Dato il suo passato, Steven ritiene che egli sia la persona adatta per attuare il piano che cova già da tempo: uccidere Emily per ereditarne l'immenso patrimonio. Steven, infatti, sta attraversando gravi problemi economici, che tiene nascosti alla moglie, e ritiene di poterli risolvere, oltre a placare la folle gelosia che lo corrode, eliminandola. Grazie ad un suo astuto stratagemma, David sarebbe venuto in possesso della chiave di Emily e sarebbe entrato in casa in un momento di assenza di Steven.

David, anche se contrariato, accetta: Steven gli ha promesso un compenso di 500.000 dollari, di cui 100.000 anticipati. Ma la sera dell'omicidio mentre Steven, per crearsi un alibi, va a giocare a poker al circolo ed Emily è sola in casa, David non ha il coraggio di uccidere la donna, e manda al posto suo un ex detenuto da lui conosciuto durante i suoi "soggiorni" nelle patrie galere. Ma le cose non vanno come previsto: l'aggressore incappucciato tenta di strangolare Emily ma lei, resistendo forsennatamente, riesce ad uccidere il suo aggressore, e viene trovata al rientro di Steven coperta di sangue ed in stato di shock. Una volta visto il cadavere per terra, credendo sia il corpo di David, Steven gli sfila la chiave dalla tasca inserendola nel mazzo di chiavi di Emily: quella chiave tuttavia non è di Emily, ma è la chiave di casa dell'aggressore.

Mentre il sospettoso detective Karaman si occupa del caso, Steven ricontatta David, rifiutandogli i rimanenti 400.000 dollari del compenso poiché non ha portato a termine il "lavoro". Ma il giovane ha registrato di nascosto l'accordo verbale con Steven, e adesso può ricattarlo a sua volta, minacciandolo di consegnare il nastro alla polizia. Dopo aver svelato la reale identità di David ad Emily che, in lacrime, lo abbraccia e gli chiede perdono promettendogli fedeltà, Steven consegna il denaro a David che sta per salire sul vagone letto di un treno in partenza. Ma nella toilette del compartimento stesso è nascosto Steven, che lo uccide accoltellandolo allo stomaco e si riprende il denaro, ma scopre che David ha mandato una copia della registrazione a casa di Emily.

Contemporaneamente, Emily ha fatto delle ricerche per conto proprio e, oltre alla reale identità di David, ha scoperto anche le gravi lacune economiche del marito, connettendole ad alcuni episodi poco chiari avvenuti prima, durante e dopo il "delitto perfetto"; inoltre è anche riuscita a raggiungere l'appartamento del suo aggressore. Il marito torna a casa dalla stazione e scopre che Emily non ha aperto le lettere, trova quella con la registrazione e la nasconde nella cassaforte, dopodiché va a farsi una doccia mentre Emily, conoscendo la combinazione della cassaforte (la data del loro matrimonio), la apre ed ascolta la registrazione; poi finge di andare ad ordinare del cibo per cena, per consentire così al marito di uscire a riprendersi la chiave di casa di Emily (nascosta sotto una tubatura vicino alla porta di servizio) e scoprirlo. Emily lo affronta rivelando di aver capito tutto, dopodiché tenta di uscire ma Steven la blocca; Emily reagisce dandogli un pugno sull'occhio ma Steven, accecato dalla rabbia, la aggredisce con l'intenzione di ucciderla, ma Emily prende la pistola che porta sempre con sé e gli spara un colpo ferendolo al braccio; dopodiché tenta di nuovo la fuga, ma Steve agonizzante, riprende le forze per attaccare di nuovo la moglie, la quale lo colpisce in faccia con la pistola; Steven tenta di aggredirla nuovamente ma Emily riprende la pistola e uccide Steven sparandogli due colpi al petto.

All'arrivo del detective Karaman, la giovane vedova racconterà tutta la storia, facendogli anche ascoltare la macabra registrazione.

Interpreti e personaggi.

Michael Douglas: Steven Taylor
Gwyneth Paltrow: Emily Bradford Taylor
Viggo Mortensen: David Shaw
David Suchet: Mohamed Karaman
Constance Towers: Sandra Bradford

Doppiatori italiani.

Pino Colizzi: Steven Taylor
Claudia Catani: Emily Bradford Taylor
Luca Ward: David Shaw
Sergio Di Giulio: Mohamed Karaman

Captain Fantastic è un film del 2016 scritto e diretto da Matt Ross. Protagonista del film è Viggo Mortensen, che interpreta il ruolo di un...

Captain Fantastic è un film del 2016 scritto e diretto da Matt Ross.

Protagonista del film è Viggo Mortensen, che interpreta il ruolo di un padre fuori dagli schemi che ha vissuto in isolamento con la sua famiglia per oltre un decennio, lontano dalla moderna e consumistica società.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2016, per poi essere proiettato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2016, dove ha vinto il premio per la miglior regia. Nel corso del 2016 ha ottenuto diversi riconoscimenti.

Trama
Nei boschi della costa nord occidentale degli Stati Uniti (nello stato di Washington), Ben Cash vive con la propria famiglia, lontano da ogni forma di civiltà, cacciando, coltivando e vivendo di piccolo artigianato che scambia con un negoziante della cittadina più vicina. Ben cerca di crescere i suoi figli nel migliore dei modi, preparandoli fisicamente e intellettualmente alle difficoltà che potrebbero forse un giorno incontrare nella vita, infondendo in essi attraverso un rigoroso allenamento fisico e mentale una connessione primordiale con la natura. Visto che altre famiglie festeggiano di consueto ogni anno il Natale, la famiglia Cash festeggia la "Giornata di Noam Chomsky", perché Ben non vuole che i suoi figli credano in un "personaggio di fantasia amato dai cristiani", ma in un personaggio reale che ha fatto tanto per la cultura. Il risultato della loro educazione sarà che i bambini leggeranno Middlemarch, sapranno a memoria gli emendamenti della costituzione americana e discuteranno sul marxismo.

La madre dei ragazzi, Leslie è lontana dalla famiglia da diversi mesi per curare un disturbo bipolare dell'umore di cui soffre a seguito della nascita del suo primo figlio. Quando giunge la notizia che la donna si è suicidata, questa tragedia colpisce l'intera famiglia e Ben è costretto, suo malgrado, a lasciare la vita che si era creato nei boschi per affrontare il mondo della realtà, fatto di pericoli ed emozioni che i suoi figli non conoscono. La famiglia Cash sale sul loro personale scuolabus di colore blu, chiamato Steve, e intraprende un lungo viaggio verso il Nuovo Messico per assistere al funerale della madre, nonostante l'opposizione del padre di Leslie. I Cash intendono rispettare le ultime volontà della madre, che in quanto di fede buddista voleva essere cremata, con le ceneri sparse nello scarico di un bagno pubblico.

Ben e i figli si ritrovano a viaggiare nella società moderna e i ragazzi mostrano delle difficoltà a muoversi nel mondo reale costellato di materialismo e spreco tipico della cultura americana contemporanea. Durante il loro viaggio si fermano a casa della sorella di Ben, Harper e di suo marito Dave. Molto presto Ben e sua sorella si scontrano per i diversi metodi di educare i figli, e lui cerca di dimostrare la superiorità del suo programma educativo, mentre i figli di Harper sono più concentrati sui loro videogiochi (si vede ad esempio Killer Instinct per la Xbox One).

Arrivati nel Nuovo Messico, i Cash irrompono al funerale di Leslie per cercare di far rispettare le ultime volontà della donna, ma Ben si scontra con il suocero Jack. Alcuni dei figli (Bo e soprattutto Rellian) iniziano a dubitare dei metodi educativi del padre e accusano l'uomo di aver contribuito all'esaurimento della madre. Il maggiore dei figli, Bo, grazie al supporto della madre aveva fatto richiesta a prestigiose università (che lo hanno accettato), quali Harvard, Yale, Stanford, Princeton, Brown e MIT, per avere un'educazione tradizionale e scoprire il mondo al di fuori dei libri imposti dal padre. A seguito di un incidente occorso a Vespyr mentre cercava di "liberare" Rellian dalla casa dei nonni materni dove voleva rimanere, Ben si ritrova quindi a riesaminare la sua idea di libertà e il significato di essere un genitore, lasciando così i bambini ai suoi suoceri e ricominciando una nuova vita.

I figli però decidono di stare al fianco del padre ed insieme trafugano il corpo della madre dal cimitero, per rispettare le sue ultime volontà. I componenti della famiglia bruciano il corpo della donna su una pira funeraria di legno, cantando e ballando Sweet Child o' Mine, per poi gettare le sue ceneri nei bagni dell'aeroporto. Bo parte poi per un viaggio solitario alla scoperta del mondo (iniziando dalla Namibia), mentre il resto della famiglia Cash si trasferisce in una fattoria e i ragazzi iniziano così a frequentare regolarmente la scuola, dopo che Ben ha riconsiderato le proprie ideologie.


Interpreti e personaggi
Viggo Mortensen: Ben Cash
George MacKay: Bodevan "Bo" Cash
Samantha Isler: Kielyr Cash
Annalise Basso: Vespyr Cash
Nicholas Hamilton: Rellian Cash
Shree Crooks: Zaja Cash
Charlie Shotwell: Nai Cash
Trin Miller: Leslie Abigail Cash
Steve Zahn: Dave
Kathryn Hahn: Harper
Frank Langella: Jack
Ann Dowd: Abigail
Missi Pyle: Ellen
Erin Moriarty: Claire

Doppiatori italiani
Pino Insegno: Ben Cash
Davide Perino: Bodevan "Bo" Cash
Vittoria Bartolomei: Kielyr Cash
Sara Labidi: Vespyr Cash
Lorenzo D'Agata: Rellian Cash[1]
Gabriele Meoni: Nai Cash
Francesca Fiorentini: Harper
Andrea Lavagnino: Dave

ll Prezzo della Vita è una miniserie televisiva del 1995 diretta da Stefano Reali. Una storia drammatica dove si intrecciano storie d'a...

ll Prezzo della Vita è una miniserie televisiva del 1995 diretta da Stefano Reali.

Una storia drammatica dove si intrecciano storie d'amore, di gelosie, di mafia ma anche di buoni sentimenti, con varie scene d'azione, sapientemente dosate dal regista che, in questa occasione, fa debuttare sul piccolo schermo anche la sua figlia neonata.



Trama.


Alan Freiss, un perito legale francese, viene chiamato a Viterbo dal giudice Pascutti per esaminare il progetto di acquisizione della cartiera Rexocart da parte di Luca Staderini. Per Alain è un tuffo nel passato, lui e Luca sono amici da anni e sono felici di rivedersi. Però non tutto va per il verso giusto. Arrivato a Viterbo, Alain conosce Gloria, la fidanzata di Luca e tra i due scatta la scintilla e si innamorano perdutamente. La sua perizia, favorevole al progetto dell'amico, viene manomessa misteriosamente e Luca, disperato per il doppio tradimento di colui che considerava un amico, si uccide. Il padre di Luca, il boss mafioso Mariani è lontano da Viterbo, è in esilio volontario in Irlanda e da lì pronuncia la più terribile delle sentenze. Seguendo il codice dell'occhio per occhio, ogni figlio maschio di Alain dovrà essere ucciso. Gloria è incinta e Alain, spaventato, non volendo esporre la ragazza a una così crudele rappresaglia, le chiede di abortire. Lei si rifiuta e si allontana da lui. Alain si trova a dover scoprire la verità da solo...


Interpreti e personaggi.


Simona Cavallari: Gloria
Luciano De Luca: Alain Freiss
Jean Sorel:
Andrea Giordana:
Serena Grandi:
Ottavia Piccolo:
Alan Devlin:
Angelo Infanti:
Antonello Scarano:
Paki Valente:
Maurizio Mattioli: Marcello

La corsa dell'innocente è un film del 1992, diretto da Carlo Carlei. Trama Vito è un ragazzino che vive nella campagna calabrese. La s...

La corsa dell'innocente è un film del 1992, diretto da Carlo Carlei.

Trama

Vito è un ragazzino che vive nella campagna calabrese. La sua famiglia collabora con la 'Ndrangheta e un giorno viene sterminata da una gang criminale: solo Vito riesce a scampare nascondendosi sotto il letto.

Disperato, trova il padre in fin di vita che gli ordina di scappare. Si imbatte in una caverna dove trova lo zaino e il corpo di Simone, un ragazzino benestante, sequestrato dall'organizzazione e morto di stenti. Purtroppo ritrova anche l'uomo che ha massacrato la sua famiglia, lo stesso che teneva in ostaggio Simone. Inizia così la fuga di Vito verso la Toscana, per cercare la famiglia del bambino morto.

La pellicola fu candidata a Los Angeles nel 1994 al Golden Globe come Miglior Film Straniero.

Interpreti e personaggi

Manuel Colao: Vito
Federico Pacifici: Scarface
Salvatore Borgese: padre di Vito
Lucio Zagaria: Orlando
Giusi Cataldo: Giovanna
Massimo Lodolo: Rocco
Anita Zagaria: madre di Vito
Isabelle Mantero: poliziotta
Nicola Di Pinto: questore
Severino Saltarelli: autista di Scarface
Gianfranco Barra: Porter
Giovanni Pallavicino: nonno di Vito
Anna Lelio: nonna di Vito
Beppe Chierici: Don Silvio
Ester Galazzi: vecchia
Francesca Neri: Marta Rienzi
Jacques Perrin: Davide Rienzi
Alessandro Pess: Simone (con il nome Sandro Barletta)

Doppiatori italiani
Cesare Barbetti: Davide Rienzi

The Dark è un film del 2005 diretto da John Fawcett, adattato dal romanzo di Simon Maginn Sheep. Il film è uscito in Germania il 26 gennaio...

The Dark è un film del 2005 diretto da John Fawcett, adattato dal romanzo di Simon Maginn Sheep.

Il film è uscito in Germania il 26 gennaio 2006 ed in Italia il 28 ottobre 2005.

Fin dove saresti disposto ad arrivare per salvare la vita ad una persona cara?
Ti spingeresti nelle fauci della morte in persona?

Perché è a questo che dovrà arrivare Adelle per salvare la figlia intrappolata in un
universo occulto e parallelo, una sorta di immagine distorta del mondo reale dove si
materializzano tutte le nostre più terribili paure.

Solo i può forti riusciranno a sopravvivere dopo essersi confrontati con i loro demoni
personali e con gli inganni che li attendono al di là del portale battuto dalle onde che
immette nel mondo pagano.

Adelle si troverà faccia a faccia con le sue insicurezze e la sensazione di essere una
madre indegna in un sinistro universo parallelo nato dalle leggende gallesi.

Ma cosa ci aspetta in The Dark?

Trama
Galles. 1950. In una rudimentale casetta sulle rive scogliose del Galles vivono il pastore e la figlia, Ebril. " Era una bambina malata fin dalla nascita, e quando morì lui la diede alle onde, la diede ad Annwn (il dio dell'oltretomba). Ma non riusciva a dimenticarla. Desiderava che lei tornasse da lui più di quanto desiderasse che lei trovasse la pace. I suoi seguaci erano come il suo gregge, ma lui gli mentì. Giocò sulle loro paure, li convinse che quella era la strada per il paradiso. Lui credeva alla vecchia leggenda: "uno dei vivi in cambio di uno dei morti". Annwn gli avrebbe restituito sua figlia se lui gli avesse dato in cambio qualcuno. Si gettarono tutti dalla scogliera. Li uccise tutti per riavere lei. Questo fu disposto a fare lui per sua figlia. Io ero lì ma non mi buttai. Mio padre lo fece e anche mia madre. Ma io ebbi paura e non ci riuscii. Il pastore mi prese con lui. Lo aiutavo con le sue pecore finché lei tornò... Ebril ritornò, viva. Ma qualcosa tornò insieme a lei, dentro di lei. Fu allora che le pecore cominciarono a morire. Allora la rinchiuse in quella stanza lassù. Cercò di togliere il male da lei come facevamo con le pecore (trapanazioni al cranio). Ma alla fine non riuscii più a sopportare che le facesse del male. Lei mi implorò di aprirle la porta, e io l'aprì. Fu così che Ebril spinse il padre giù dalla scogliera e l'oscurità dentro di lei si manifestò. Non avrebbe mai dovuto tornare dall'aldilà. Quindi ce la rimandai io stesso. Ma sarei dovuto andare con lei per assicurarmi che ci restasse per sempre e impedirle così di tornare ancora..." {cit. David}

Galles. 2000. Il rapporto madre-figlia tra Adèlle e Sarah non è dei migliori, soprattutto da quando il padre della ragazza, James, se n'è andato da New York per trasferirsi in Galles, dove ora vive con l'aiutante David in una rudimentale casetta in un posto isolato. Così madre e figlia decidono di andarlo a trovare. Il giorno dopo essere arrivate, passeggiando per la scogliera, Sarah viene attratta dall'acqua e scompare misteriosamente. Dopo giorni di ricerca non viene ritrovata, ma nel frattempo appare nel mattatoio un'altra bambina. Lei si chiama Ebril ed era la figlia del pastore morta 50 anni prima, ritornata nel mondo dei vivi. "... E questa volta, il mezzo è stato Sarah." Adèlle lotta disperatamente per riavere indietro la figlia Sarah. Capisce poi che l'unico modo per farla tornare nel mondo dei vivi è fare un secondo scambio. Così prende in braccio Ebril e tenendola stretta si getta dalla scogliera, portando tutte e due alla morte. Si risveglia nell'aldilà, cioè nella casa del pastore 50 anni prima. Qui trova Sarah, rimasta prigioniera del pastore per tutto quel tempo. Adèlle, dopo essere stata torturata da Ebril e il pastore, risale in superficie con Sarah. Ritornate nel mondo dei vivi, corrono verso casa per farsi vedere da James. Ma né lui né la figlia sembrano riuscire a vedere Adèlle. Adèlle comprende quindi di essere invisibile a loro e che in realtà lei è stata il mezzo di scambio. La scena di James che abbraccia Sarah svanisce e lei ritorna nella vecchia casa del pastore, condannata ad una vita nell'aldilà, mentre Sarah, tornata viva, è in realtà posseduta da Ebril.

Interpreti e personaggi
Maria Bello: Adèlle
Sean Bean: James
Maurice Roëves: Dafydd
Sophie Stuckey: Sarah
Abigail Stone: Ebril
Richard Elfyn: Rowan
Casper Harvey: Dafydd giovane
Robin Griffith: Ispettore di polizia
Gwenyth Petty: Bibliotecaria
Eluned Jones: Dottoressa
Doppiatori italiani
Sean Bean: Roberto Draghetti
Maria Bello: Claudia Catani
Sophie Stuckey: Gemma Donati
Maurice Roëves: Stefano Mondini
Abigail Stone: Letizia Ciampa
Richard Elfyn:
Gwenyth Petty: Franca Lumachi
Eluned Jones: Antonella Giannini

In fondo al bosco è un film del 2015 diretto da Stefano Lodovichi, con protagonisti Filippo Nigro e Camilla Filippi. In fondo al bosco ritro...

In fondo al bosco è un film del 2015 diretto da Stefano Lodovichi, con protagonisti Filippo Nigro e Camilla Filippi.

In fondo al bosco ritrova la sua originalità solo quando pone al pubblico le domande più interessanti relative alla natura del legame paterno: quanto conta il richiamo del sangue nella genitorialità maschile?

E cosa fa di un uomo un padre? 

Un'ottima idea mettere a frutto quanto fa ormai parte dell'immaginario collettivo contemporaneo ed elevarlo dalla bassa lega delle ricostruzioni da salotto televisivo alla dignità cinematografica.

Trama.

Durante un gelida notte dell'inverno 2010, il piccolo Tommaso, di soli 4 anni, scompare misteriosamente, mentre in paese è in corso una festa dove gli abitanti sono mascherati da Krampus.

Cinque anni dopo viene ritrovato un bambino senza identità e, quando il test del DNA rivela che si tratta di Tommi, i genitori possono finalmente riabbracciare il loro figlio.

Il padre Manuel è felice di averlo ritrovato e può finalmente scagionarsi agli occhi della comunità, che lo ha sempre ritenuto il primo sospettato della sua scomparsa; la madre Linda, invece, fatica ad adattarsi al ritrovamento, giacché percepisce strani ed inquietanti segni.

Mentre tutti si chiedono cosa sia successo veramente al bambino, alcuni indizi portano ad un'antica leggenda locale ed al terribile sospetto che il bambino sia l'incarnazione del diavolo.

Interpreti e personaggi.


Filippo Nigro: Manuel Conci
Camilla Filippi: Linda Weiss
Teo Achille Caprio: Tommaso Conci
Giovanni Vettorazzo: Pietro Weiss
Stefano Detassis: Hannes Ortner
Maria Vittoria Barrella: Else
Roberto Gudese: Flavio
Luca Filippi: Dimitri
Alessandro Corabi: Tommaso a 4 anni

David Lagercrantz raccoglie la pesante eredità lasciata da Stieg Larsson e confeziona un thriller di buona fattura. L'autore ci ricatapu...

  • David Lagercrantz raccoglie la pesante eredità lasciata da Stieg Larsson e confeziona un thriller di buona fattura. L'autore ci ricatapulta nelle vite di Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander. Mikael si trova in un momento di crisi, Lisbeth conduce la sua "solita" vita, un nuovo caso solletica l'interesse di entrambi e li rimette in contatto: la vicenda dello scienziato Frans Balder e di suo figlio August. I primi capitoli del libro procedono in modo fiacco e poco accattivante, come procede fiaccamente la vita dell'ormai stanco e svuotato Mikael. Poi, alla comparsa di Lisbeth, tutto si fa più frizzante e il lettore comincia a sentirsi sempre più coinvolto. Personalmente non ho trovato la storia indiscutibilmente originale, non ho ritrovato le emozioni che accompagnarono la mia vorace lettura dei primi tre libri, però non mi sento di condannare totalmente l'ambiziosa opera di Lagercrantz. La lettura è scorrevole, lo stile ricorda quello di Larsson, le atmosfere sono ben ricreate, però c'é qualcosa che non funziona. La passione per i due protagonisti è sempre forte, per chi come me li ha amati tanto, amati forse troppo.. Troppo per vederli rivivere ancora e realizzare che non avranno mai più i colori vividi e l'intensità di un tempo, nemmeno grazie alla penna di un abile scrittore.

In Quello che non uccide facciamo la conoscenza di una Lisbeth mercenaria e punitrice, assoldata per portare a termine missioni e autoproclamatasi vendicatrice degli abusi sulle donne da parte di uomini di potere. Dopo un prologo in cui la vediamo, appunto, in stile The Punisher mentre “restituisce la libertà” a una donna sottomessa dal ricco marito, il film si addentra in una trama da moderna spy story: Lisbeth viene assoldata dall’informatico Frans Balder per sottrarre alla Difesa degli Stati Uniti un programma di sua invenzione che, con un semplice click, può armare tutte le superpotenze mondiali e far scoppiare una guerra senza precedenti. Lisbeth riesce nell’impresa, ma viene intercettata dagli Spiders, un’organizzazione di cybercriminali anch’essa interessata al programma per scopi poco nobili. Con i servizi segreti americani alle calcagna e gli Spiders intenzionati ad ucciderla, Lisbeth potrà contare solo sull’aiuto dell’amico giornalista Mikael Blomkvist, che sta affrontando un difficile momento con la sua professione.


Ci sono libri che sembrano non aver bisogno di recensioni e Quello che non uccide è tra questi. Perché possiamo spendere altre diecimila parole su questo romanzo, ma, alla fine, ciò che conta è leggerlo, perché tutto ciò che Mikael e Lisbeth hanno ancora da dire sta lì, tra le pagine. Al massimo, posso darvi la mia personalissima opinione, che è questa: se mi dicessero che Quello che non uccide è stato scritto da Larsson prima di morire, io ci crederei. Lagercrantz ha fatto suo lo stile del padre di Millennium, ci ha restituito i suoi personaggi e le sue intricatissime trame con la stessa intensità narrativa, in una storia che è intrattenimento allo stato puro. Allo stesso tempo Lagercrantz ha dimostrato di essere a sua volta un ottimo scrittore, sullo stesso livello di Larsson, degno, quindi, di raccogliere la sua (pesante) eredità letteraria. Attenzione, perché Quello che non uccide lascia aperta la caccia di Lisbeth al suo nuovo nemico. Pare che Millennium 5 sia in arrivo…

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