Il Romanzo di Ramses: L'ultimo Nemico.
Il grande romanzo di Ramses è una saga di 5 libri, scritta dallo
scrittore francese Christian Jacq, che narra la vita del faraone Ramesse
II. Il romanzo, oltre che racconto delle imprese del sovrano, è anche
un dettagliato quadro della vita quotidiana nell'epoca ramesside,
periodo storico molto studiato dall'autore della saga.
Regnò per sessantasette anni. Portò il suo paese all'epopea della gloria
e della sapienza. Ramses II, "il figlio della luce", fu il più grande
faraone egizio e l'uomo che impresse una svolta alla storia del mondo
antico. Con questa meravigliosa narrazione - un caso editoriale senza
precedenti - Christian Jacq ci fa calcare in modo appassionante la scena
della sua vita.
L'ultimo Nemico.
Sono passati parecchi anni dalla morte di Nefertari e ora Ramses,
cinquantenne ancora in forma, continua a regnare sull'Egitto con a
fianco la bella Iset quale sposa reale. Uriteshup, precedentemente
condannato a un domicilio coatto, riesce a trovare la libertà ma,
odiando Ramses con tutto il proprio essere, decide di allearsi con Raia e
tramare contro il faraone.
Asha, che ha da poco ricevuto un messaggio dal re ittita Hattusil rivela
a Ramses il volere del sovrano alleato: questi è stufo di sentirsi come
un suddito per l'Egitto e chiede al faraone di sposare sua figlia.
Ramses, che non vuole ripudiare Iset, è deciso a non cedere al volere
dell'imperatore ittita.
Serramanna è sicuro che Uriteshup continui a complottare contro il re
d'Egitto ed è deciso a seguirlo. Questi, grazie all'aiuto di Raia,
riesce a sposare Tanit, una vedova fenicia, che si lascia subito sedurre
dall'incredibile possanza del giovane ittita. Il suo enorme patrimonio
servirà ai due cospiratori per lanciare un'ondata di rivolte ai danni di
Ramses. Ad essi si è da poco unito Malfi, il fratello di Ofir, che è
riuscito a radunare sotto il proprio pugno di ferro i clan della Libia,
deciso a distruggere l'Egitto vendicando così tutti quei secoli di
offese subite.
Asha decide di recarsi ad Hattusa per rivelare al re ittita e a sua
moglie che Ramses non ha intenzione di ripudiare la propria sposa.
Questi però non è deciso a cedere: o sua figlia diventa regina d'Egitto o
ricomincerà la guerra. Durante il viaggio di ritorno, Uri-Teshup
attacca la carovana di Asha e lo uccide con la propria daga. Prima di
morire, il diplomatico riesce a scrivere col proprio sangue sulla tunica
la parola "No", sotto forma di un geroglifico.
Il corpo di Asha viene ricondotto in Egitto con solenne cerimonia.
Ramses e Ameni, leggendo sulla tunica il "No" scritto dall'amico
defunto, comprendono che non è stato Hattusil a compiere l'omicidio. La
guerra non può comunque essere evitata, e Ramses e il suo esercito si
prepara a partire. Ma Serramanna chiede al sovrano di correre al palazzo
reale: la bella Iset, pur di non causare una nuova guerra, ha preferito
suicidarsi così da permettere al marito di sposare la principessa
ittita.
Con grandi festeggiamenti giunge in Egitto la figlia del re Hattusil
che, durante il matrimonio con Ramses, riceve il nome egizio di
Maathorneferura. La giovane, vissuta tutta la vita in una società molto
diversa da quella egizia, è convinta di poter spadroneggiare tanto da
ordinare che le vengano offerti i tesori dei tempio. Ramses, disgustato
dal comportamento della nuova moglie, si infuria e, facendole capire
cosa vuol dire essere un vero capo modello, la reclude nell'harem di
Merur, lasciandola così vivere in quella gabbia dorata.
Dopo un viaggio in Fenicia, Ramses riesce a salvarsi da una congiura
ordita dalla stessa Mat-Hor, che ha agito però sotto il controllo di
Uri-Teshup. Questi, convinto che le donne siano solo oggetti, continua a
spadroneggiare sulla moglie Tanit che, spaventata dalle sue cattive
maniere, decide di recarsi da Serramanna e rivelargli i piani del
marito. Il guerriero sardo riesce a circondare la villa dell'ittita ma
questi riesce a fuggire in Libia dove continua la propria opera di
distruzione al fianco di Malfi.
Dopo quest'ultimo combattimento, Ramses continua a regnare per molti altri anni. Alla fine della sua vita è vecchio, costretto quindi a camminare con un bastone, e ormai malato anche ai denti; i suoi amici, ad eccezione di Setau, Loto ed Ameni, sono ormai morti, e anche l'imperatore ittita Hattusil, sua moglie Puthuepa, Nebu, il sommo sacerdote di Amon, Kha, il primogenito di Ramses, e l'ebreo Mosè hanno lasciato il mondo dei vivi. Stanco per le lunghe imprese, seduto sotto un albero d'acacia, il faraone guerriero muore carico d'anni, in compagnia di Ameni, che si dispera per la morte del suo antico amico. Per onorarlo, Ameni deciderà quindi di scrivere la sua storia, in modo che nessuna generazione a venire dimenticherà il Figlio della Luce.
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