Home » , , » Cría Cuervos di Carlos Saura è un'opera essenziale e influente nel cinema spagnolo.

Cría cuervos è un film del 1976 scritto e diretto da Carlos Saura, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 29º Festival di Cannes...

Cría cuervos è un film del 1976 scritto e diretto da Carlos Saura, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 29º Festival di Cannes.

 Cría Cuervos è un film rischioso sia nella forma che nel contenuto, che rasenta i limiti del politicamente corretto in un periodo di cambiamento epocale per la Spagna. Più che essere vicino alla fine del regime di Franco, introduce messaggi completamente contrari a ciò che il regime aveva promulgato.

In La prima Angélica Saura aveva già giocato sul filo del rasoio. In effetti, questo film è il chiaro precedente di Cría Cuervos. Secondo lo stesso regista, l'ultima inquadratura de La prima Angélica contiene la sua idea germinale: la scissione di madre e figlia come due espressioni di una sola persona, che si concretizza nell'uso della stessa attrice per rappresentare sia la madre che la figlia adulta. D'altra parte, è importante sottolineare il ruolo chiave giocato dal periodo storico in termini di censura: Cría Cuervos fu girato nei mesi precedenti la morte del Caudillo e la sua proiezione coincise con i primi passi del post-franchismo, il che giocò a suo favore.



Trama.

 

Ormai donna, Ana ricorda la sua infanzia di venti anni prima. Si rivede legata da un profondo affetto alla madre, morta poi di un male incurabile , mentre odiava a tal punto il padre - un ufficiale franchista infedele alla sua povera moglie - da volerlo avvelenare (ma la pozione usata era un'innocua polverina). L'uomo morì davvero, ma per infarto, durante un convegno amoroso con una amica di casa. Dell'orfanella e delle sue due sorelline cominciò allora a occuparsi una zia, Paolina, che però non seppe guadagnarsi il loro affetto. Ana, nei cui sogni tornava continuamente la madre, credette - convinta dei propri poteri magici - di potersi liberare anche di lei, allo stesso modo usato col padre. Naturalmente, neanche a Paolina accadde nulla. Infine, con la riapertura delle scuole, si chiuse per Anna la più triste


Interpreti e personaggi

    Ana Torrent: Ana bambina
    Geraldine Chaplin: Ana adulta / La madre
    Conchi Pérez: Irene
    Maite Sanchez: Maite
    Mónica Randall: Paulina
    Florinda Chico: Rosa
    Josefina Díaz: la nonna
    Germán Cobos: Nicolás Garontes
    Héctor Alterio: Anselmo
    Mirta Miller: Amelia Garontes

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