Home » , » La Falsa Pista quinta inchiesta del commissario Wallander.

Estate 1994. Gli svedesi siedono incollati ai televisori per seguire il campionato del Mondo di Calcio. Ma per Kurt Wallander, il commissari...

Estate 1994. Gli svedesi siedono incollati ai televisori per seguire il campionato del Mondo di Calcio. Ma per Kurt Wallander, il commissario della squadra criminale di Ystad, la festa si trasforma in un incubo.

Nella magnifica estate nordica una ragazza si cosparge di benzina e si dร  fuoco in un campo di colza in fiore. Poco dopo un ex ministro di grazia e giustizia, con un passato pieno di ombre, viene trovato sulla spiaggia con la spina dorsale spezzata e scotennato.

รˆ l’inizio di una terribile serie di omicidi: come un indiano sul piede di guerra, un brutale assassino uccide silenziosamente e strappa lo scalpo al nemico sconfitto.. Ma qual รจ il legame tra un ministro in pensione, un antiquario affermato e un comune ricettatore? Perchรฉ l'assassino scotenna le sue vittime?


Poco prima dell'alba Pedro Santana fu svegliato dal fumo della lampada a petrolio.
Quando aprรฌ gli occhi, dapprima non capรฌ dove si trovasse. Era stato strappato da un sogno che non voleva perdere. Stava attraversando uno strano terreno roccioso dove l'aria era molto rarefatta e aveva avuto l'impressione che tutti i ricordi fossero sul punto di lasciarlo. Il fumo della lampada a petrolio era pene­trato nel suo subconscio come un remoto odore di cenere vul­canica. Improvvisamente perรฒ c'era anche qualcos'altro: il suo­no di un essere umano che soffriva.

E allora il sogno si era spez­zato ed era stato obbligato a tornare nella camera buia dove aveva passato sei giorni e sei notti dormendo non piรน di qualche minuto alla volta.


La lampada a petrolio si era spenta. Intorno a lui non c'era altro che buio. Rimase seduto completamente immobile. La notte era stata molto calda. Sotto la camicia il sudore era appic­cicaticcio. Si accorse di puzzare. Era passato tanto tempo dal­l'ultima volta che aveva avuto la forza di lavarsi.

Poi sentรฌ nuovamente il suono ansimante. Si sollevรฒ dal pavi­ mento di terra con cautela e cercรฒ a tastoni la tanica di plastica con il petrolio. Sapeva che doveva essere vicino alla porta. Men­tre si muoveva nel buio, pensรฒ che doveva avere piovuto mentre dormiva. Il pavimento era umido sotto i suoi piedi. Sentรฌ un gallo cantare in lontananza. Sapeva che era il gallo di Ramirez.

Era sempre il primo dei galli del villaggio a cantare prima del­l'alba. Quel gallo era come una persona impaziente. Come quelle che vivono nella cittร , che sembrano sempre avere cosรฌ tanto da fare da non riuscire a fare altro che preoccuparsi della propria fretta. Non era come qui nel villaggio, dove tutto avveniva con la lentezza che in fondo era quella della vita stessa. Perchรฉ la gente doveva correre quando le piante, di cui viveva­no, crescevano comunque con tanta lentezza?


Una delle sue mani urtรฒ la tanica di petrolio. Tolse il pezzo di stoffa che era infilato nell'apertura e si volse. Il suono ansimante che lo circondava nel buio si era fatto piรน irregolare. Trovรฒ la lampada, svitรฒ il tappo e versรฒ cautamente il petrolio. Allo stes­so tempo, cercรฒ di ricordare dove avesse messo la scatola di fiammiferi. Si ricordรฒ che la scatola era praticamente vuota. Ma forse restavano ancora due o tre fiammiferi. Posรฒ la tanica di plastica e cercรฒ a tastoni sul pavimento. Quasi subito, una mano urtรฒ la scatola dei fiammiferi. Ne accese uno, alzรฒ la campana di vetro della lampada e guardรฒ lo stoppino accendersi.

Poi si girรฒ. Lo fece in preda a un'enorme angoscia perchรฉ non voleva vedere quello che lo aspettava.

La donna stesa sul letto accanto al muro sarebbe morta. Ora sapeva che era cosรฌ, anche se fino all'ultimo aveva cercato di convincere se stesso che la crisi sarebbe passata presto. Il suo ultimo tentativo di fuggire era stato nel sogno. Ora non gli rima­neva piรน alcuna via di scampo.

Un essere umano non puรฒ mai fuggire dalla morte. Nรฉ dalla propria, nรฉ da quella che aspetta una persona cara.

Si accovacciรฒ accanto al letto. La lampada a petrolio gettava ombre irrequiete sui muri. Guardรฒ il viso della donna. Era an­cora giovane. Anche se il suo viso era pallido e scavato, era an­cora bella. La bellezza sarร  l'ultima cosa a lasciare mia moglie, pensรฒ e si accorse che gli venivano le lacrime agli occhi. Le toc­cรฒ la fronte. La febbre era nuรฒvamente salita.

Gettรฒ uno sguardo verso la finestra rotta, che aveva riparato con un pezzo di cartone. Non era ancora l'alba. Il gallo di Rami-rez era ancora il solo a cantare. Basta che arrivi l'alba, pensรฒ. Morirร  di notte. Non di giorno. Basta che abbia la forza di respira­re/ino all'alba. Allora non mi lascerร  ancora solo.

Improvvisamente la donna aprรฌ gli occhi. Pedro le prese una mano e cercรฒ di sorridere.

«Dov'รจ la bambina?» chiese con un tono di voce cosรฌ fievole, che a malapena riuscรฌ a capire le sue parole.

«Sta dormendo a casa di mia sorella» le rispose. «รˆ la cosa migliore.»

La sua risposta sembrรฒ tranquillizzarla.

«Quanto tempo ho dormito?»

«Molte ore.»

«Sei rimasto qui seduto tutto il tempo? Devi riposare. Fra qualche giorno non sarรฒ piรน stesa qui.»

«Ho dormito» rispose Pedro. «Fra non molto, starai di nuo­vo bene.»

Si chiese se si fosse accorta che stava mentendo. Si chiese anche se lei sapesse che non si sarebbe mai piรน alzata da quel letto. Poteva forse essere possibile che entrambi, ciascuno nella propria disperazione, si mentissero a vicenda? Per rendere 'inevitabile piรน facile.

«Sono cosรฌ stanca» disse.

«Hai bisogno di dormire per guarire» le disse volgendo allo stesso tempo la testa in modo che lei non potesse vedere quanto gli fosse difficile controllarsi.

Pochi attimi dopo, la prima luce dell'alba penetrรฒ nella casa. Si sedette sul pavimento vicino al suo letto. Era cosรฌ stanco da non avere piรน la forza di fissare i propri pensieri. Gli passavano per la mente senza riuscire a controllarli.

Aveva incontrato Dolores per la prima volta quando aveva ventun anni.

Insieme a suo fratello Juan, aveva percorso la lun­ga strada che porta a Santiago de los Treinta Caballeros per vedere il carnevale. Juan, che era piรน anziano di due anni, aveva giร  visitato la cittร  in precedenza.

Per Pedro invece era la prima volta. Avevano impiegato tre giorni per arrivarci. Di quando in quando erano riusciti a fare qualche chilometro su un carro ti­rato da buoi. Ma avevano percorso gran parte della strada a pie­di. In un'occasione avevano anche cercato di viaggiare abusiva­mente su un autobus stracarico che era diretto in cittร . Ma quando a una fermata avevano tentato di salire sul tetto dell'au­tobus per nascondersi fra le valigie e i pacchi legati con lo spa­go, erano stati scoperti. Il conducente li aveva scacciati bestem­miando. Aveva gridato che non doveva essere permesso che ci fosse della gente tanto povera da non avere i soldi per pagare un biglietto d'autobus.


«Un uomo che guida un autobus deve essere molto ricco» aveva detto Pedro, quando avevano ripreso a camminare lungo la strada polverosa che si snodava fra le piantagioni senza fine di canna da zucchero.

«Tu sei stupido» gli rispose Juan. «I soldi del biglietto vanno a quello che possiede l'autobus. Non a quello che lo guida.»


«Chi รจ?» chiese Pedro.

«Come faccio a saperlo?» rispose Juan. «Ma quando arrivia­mo in cittร  ti farรฒ vedere la casa dove abita.»

Alla fine arrivarono. Era un giorno di febbraio, e tutta la cittร  partecipava alla pazza gioia del carnevale. Senza parole, Pedro aveva visto tutti i vestiti variopinti, con lustrini cuciti lungo i bordi. All'inizio, le maschere che rappresentavano diavoli e ani­mali diversi lo avevano spaventato.

Era come se tutta la cittร  si muovesse al ritmo di migliaia di tamburi e chitarre. Juan lo ave­va guidato espertamente per strade e vicoli. Di notte avevano dormito sulle panchine del Parque Duarte. Tutto il tempo Pe­dro aveva avuto una grande paura che Juan gli sparisse nel for­micolio di gente. Si sentiva come un bambino che ha paura di perdere il genitore. Ma non si fece notare. Non voleva che Juan gli ridesse dietro.


Eppure fu quello che successe. Era la terza sera, quella che doveva essere l'ultima. Si erano trovati nella Calle del Sol, la piรน grande delle strade della cittร , quando improvvisamente Juan era sparito fra la gente che ballava mascherata. Non si erano messi d'accordo su un punto dove incontrarsi nel caso si fossero separati. Pedro aveva cercato Juan fino a notte inoltrata senza trovarlo. Non lo aveva ritrovato neppure fra le panchine del parco dove avevano dormito le notti precedenti. All'alba, Pe­dro si era seduto vicino a una delle statue della Plaza de Cultu­ra. Aveva bevuto l'acqua di una fontana per dissetarsi. Ma non aveva neanche un soldo per comprarsi del cibo. Aveva pensato che l'unica cosa che potesse fare, era cercare di ritrovare la stra­da che portava a casa. Sarebbe bastato uscire dalla cittร  per po­tersi infilare in una delle tante piantagioni di banane e mangiare a sazietร .

Improvvisamente si era accorto che qualcuno gli si era sedu­to a fianco. Era una ragazza della sua stessa etร . Aveva subito pensato che era la piรน bella ragazza che avesse mai visto. Quan­do lei si era accorta a sua volta della sua presenza, lui aveva abbassato lo sguardo imbarazzato. L'aveva guardata di nasco­sto, mentre si toglieva i sandali e si massaggiava i piedi dolenti. Fu cosรฌ che incontrรฒ Dolores. Molte volte, piรน tardi, avevano parlato di come la scomparsa di Juan nel turbinio del carnevale e i piedi che le facevano male li avevano fatti incontrare. Seduti alla fontana, avevano cominciato a parlarsi.

Anche Dolores era in cittร  per una breve visita. Aveva cerca
to lavoro come domestica ed era andata di casa in casa nel quar­tiere dei ricchi, senza successo. Come Pedro, anche lei era figlia di un campesino, e il suo villaggio non era lontano da quello dove Pedro viveva. Insieme erano usciti dalla cittร  e si erano saziati rubando banane dagli alberi nelle piantagioni lungo la strada, e piรน si erano avvicinati al villaggio di Dolores, piรน ave­vano rallentato l'andatura.

Due anni dopo, a maggio, prima dell'inizio del periodo delle piogge, si erano sposati e si erano trasferiti nel villaggio di Pe­dro, dove uno zio di Pedro aveva dato loro una piccola casa. Pedro lavorava in una piantagione di canna da zucchero e Do­lores coltivava verdure per poi rivenderle ai compratori che passavano. Erano poveri allora, ma erano giovani e felici.

Solo una cosa non era come avrebbero voluto. Dopo tre anni Dolores non era ancora rimasta incinta. Non ne parlavano mai. Ma Pedro aveva potuto notare che Dolores era diventata sem­pre piรน irrequieta. Senza che lui lo sapesse, si era persino recata, in gran segreto, a cercare aiuto da una curiositas al confine con Haiti, ma niente era cambiato.

Dovevano passare otto anni. Ma una sera, quando Pedro stava rientrando dalla piantagione di canna da zucchero, lei gli era andata incontro e gli aveva annunciato di essere incinta. Alla fine dell'ottavo anno del loro matrimonio, Dolores diede alla luce una figlia. Quando Pedro vide sua figlia per la prima volta, si rese immediatamente conto che la bambina aveva ereditato la bellezza di sua madre. Quella sera, Pedro era andato in chiesa e aveva offerto una moneta d'oro che aveva avuto in dono da sua madre quando questa era ancora viva. L'aveva offerta alla Vergine Maria e aveva pensato che anche lei, con il suo bimbo in fasce, gli ricordava Dolores e la loro bambina appena nata.

Dopodichรฉ, era tornato a casa cantando a voce talmente alta e forte, che la gente che lo incontrava lo guardava e si chiedeva se avesse bevuto troppo estratto di canna da zucchero fermentato.


Dolores dormiva. Respirava sempre piรน affannosamente e si muoveva irrequieta.
«Non puoi morire» sussurrรฒ Pedro notando che non riusciva piรน a controllare la propria disperazione. «Non puoi lasciare me e nostra figlia.»

Due ore dopo era tutto finito. Per un breve attimo il respiro di Dolores si fece completamente normale. La donna aprรฌ gli occhi e lo fissรฒ.

«Devi battezzare nostra figlia» disse. «Devi battezzarla e devi prenderti cura di lei.»

«Presto starai nuovamente bene» le rispose. «Andremo in­sieme in chiesa e la faremo battezzare.»

«Io non ci sono piรน» gli rispose chiudendo gli occhi.

Poi se n'era andata.

Due settimane piรน tardi, Pedro lasciรฒ il villaggio con sua fi­glia in un cesto che portava sulle spalle. Suo fratello Juan lo seguรฌ per un po'.

«Sai cosa fai?» gli chiese.

«Faccio solo quello che deve essere fatto» rispose Pedro.

«Perchรฉ devi andare in cittร  per battezzare tua figlia? Perchรฉ non la fai battezzare qui nel villaggio? Quella chiesa รจ andata bene sia per te che per me. E per i nostri genitori prima di noi.»

Pedro si fermรฒ e fissรฒ suo fratello.

«Abbiamo aspettato un bambino per otto anni. Quando fi­nalmente nostra figlia รจ arrivata, Dolores si รจ ammalata. Nessu­no poteva aiutarla. Non aveva ancora compiuto trent'anni. Ed รจ morta. Perchรฉ siamo poveri. Perchรฉ siamo pieni delle malattie della povertร .

Ho incontrato Dolores quella volta che sei sparito durante il carnevale. Adesso tornerรฒ alla grande cattedrale che รจ nella piazza dove ci siamo incontrati. Mia figlia sarร  battezzata nella piรน grande chiesa del paese. รˆ il minimo che possa fare per Dolores.» Non attese la risposta di Juan, ma si girรฒ e riprese a camminare. La sera tardi, quando arrivรฒ al villaggio dove Dolo­res era cresciuta si fermรฒ nella casa della madre di lei. Aveva spiegato ancora una volta dove stava andando. Quando finรฌ di parlare, la vecchia donna aveva scosso il capo con tristezza.


«Il tuo dolore ti porta alla pazzia» disse. «Pensa piuttosto che a tua figlia non farร  bene essere sballottata sulla tua schiena fino a Santiago. La strada รจ lunga.»
Pedro non rispose. Al mattino presto riprese il suo cammino. Per tutto il percorso continuรฒ a parlare alla bambina che era nel cesto sulle sue spalle. Le raccontava tutto quello che si ricordava di Dolores. Quando non ebbe altro da dire ricominciรฒ da capo.

Arrivรฒ in cittร  di pomeriggio mentre pesanti nuvole pregne di pioggia si stavano ammassando all'orizzonte. Arrivato alla grande porta della cattedrale di Santiago Apostol si sedette e aspettรฒ. Di tanto in tanto dava alla figlia il cibo che si era porta­to da casa. Guardava i preti vestiti di nero che gli passavano davanti. Trovava che erano troppo giovani o che avevano trop­pa fretta per essere degni di battezzare sua figlia. Aspettรฒ per molte ore. Alla fine vide un vecchio prete che attraversava a passi lenti la grande piazza in direzione della cattedrale. Si alzรฒ, si tolse il cappello di paglia e tese in avanti sua figlia. Il vecchio prete ascoltรฒ pazientemente la sua storia. Poi annuรฌ.

«Battezzerรฒ tua figlia» disse. «Hai fatto molta strada per quello in cui credi. Una cosa molto insolita per i tempi che cor­rono. Oggi, รจ raro che un essere umano faccia lunghi percorsi per ciรฒ in cui crede. Per questo il mondo รจ nello stato in cui si trova.»

Pedro seguรฌ il prete nella cattedrale. Aveva la sensazione che Dolores fosse al suo fianco. Il suo spirito fluttuava intorno a loro seguendoli passo per passo fino al fonte battesimale.

Il vecchio prete appoggiรฒ il suo bastone contro una delle alte colonne.
«Come si chiamerร  la bambina?» chiese.

«Come sua madre» rispose Pedro. «Si chiamerร  Dolores. Vo-1 glio che abbia anche il nome Maria. Dolores Maria Santana.»

Dopo il battesimo, Pedro tornรฒ nella piazza e si sedette vici-' no alla statua dove aveva incontrato Dolores dieci anni prima. Sua figlia dormiva nella cesta. Rimase seduto immobile, profon­damente immerso in se stesso.

Io, Pedro Santana, sono un uomo semplice. Dai miei genito­ri, non ho ereditato altro che povertร  e continua miseria. Cosรฌ non ho potuto neppure tenere mia moglie. Ma ti prometto che nostra figlia, avrร  una vita diversa. Farรฒ di tutto perchรฉ eviti di vivere una vita come la nostra. Dolores, io ti prometto che tua figlia diventerร  un essere umano che vivrร  a lungo e felicemente ' Una vita dignitosa.

La sera stessa Pedro lasciรฒ la cittร  dietro di sรฉ. Ritornรฒ al villaggio con sua figlia Dolores Maria.

Era il dieci maggio 1978.

Dolores Maria, tanto amata da suo padre, aveva allora otto mesi.




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