Home » , » Roberto Saviano, Ii caso Gomorra, le minacce e la vita sotto scorta.

Roberto Saviano (Napoli, 22 settembre 1979) è un giornalista, scrittore e saggista italiano. Nei suoi scritti, articoli e nel suo libro, Go...

Roberto_SavianoRoberto Saviano (Napoli, 22 settembre 1979) è un giornalista, scrittore e saggista italiano. Nei suoi scritti, articoli e nel suo libro, Gomorra, romanzo d'esordio, usa la letteratura e il reportage per raccontare la realtà economica, di territorio e d'impresa della camorra e della criminalità organizzata in genere.

Dalle prime minacce di morte del 2006 da parte dei cartelli camorristici, denunciati nel suo "expose" e nella piazza di Casal di Principe durante una manifestazione per la legalità, Roberto Saviano è sottoposto a un serrato protocollo di protezione. Dal 13 ottobre 2006 vive sotto scorta.

Numerose le sue collaborazioni con importanti testate giornalistiche italiane ed internazionali. Attualmente in Italia collabora con L'espresso e La Repubblica, negli Stati Uniti con il Washington Post, il New York Times e il Time, in Spagna con El Pais, in Germania con Die Zeit e Der Spiegel, in Svezia con Expressen e Gran Bretagna con il Times.

Per le sue posizioni coraggiose non sono mancati gli appelli a non lasciarlo solo da parte di importanti scrittori e personaggi culturali del calibro di Umberto Eco.

Il caso Gomorra.
« Ad aver dato fastidio alle organizzazioni criminali è il mio lettore, non sono io. Il mio lettore è ciò che loro non vogliono, il fatto che in questo momento ne stiamo parlando, che ne hanno parlato tutti i giornali, che continuano ad uscire libri, che continuano a nascere documentari, è tutto questo che loro non vogliono, è l'attenzione su di loro, sui loro nomi, soprattutto sui loro affari »
(Roberto Saviano sul suo libro " Gomorra")
« Io so e ho le prove. Io so come hanno origine le economie e dove prendono l'odore. L'odore dell'affermazione e della vittoria. Io so cosa trasuda il profitto. Io so. E la verità della parola non fa prigionieri perché tutto divora e di tutto fa prova. E non deve trascinare controprove e imbastire istruttorie. Osserva, soppesa, guarda, ascolta. Sa. Non condanna in nessun gabbio e i testimoni non ritrattano. Nessuno si pente. Io so e ho le prove. Io so dove le pagine dei manuali d'economia si dileguano mutando i loro frattali in materia, cose, ferro, tempo e contratti. Io so. Le prove non sono nascoste in nessuna pen-drive celata in buche sotto terra. Non ho video compromettenti in garage nascosti in inaccessibili paesi di montagna. Né possiedo documenti ciclostilati dei servizi segreti. Le prove sono inconfutabili perché parziali, riprese con le iridi, raccontate con le parole e temprate con le emozioni rimbalzate su ferri e legni. Io vedo, trasento, guardo, parlo, e così testimonio, brutta parola che ancora può valere quando sussurra: "È falso" all'orecchio di chi ascolta le cantilene a rima baciata dei meccanismi di potere. La verità è parziale, in fondo se fosse riducibile a formula oggettiva sarebbe chimica. Io so e ho le prove. E quindi racconto. Di queste verità »
(Roberto Saviano)
gomorra
Saviano esordisce «con un racconto imitando Tommaso Landolfi ed inviandolo a Goffredo Fofi il quale gli fece capire che, pur scrivendo molto bene per la sua età, scriveva “stronzate”. Ho visto dal timbro da dove vieni – gli disse - Scrivi delle tue parti.
 
Deve molto Saviano a scrittori come Fofi o Gustaw Herling-Grudziński, scrittori che lui definisce “combattenti”, maestri che usano la penna come arma».

Nel marzo 2006 esce nella collana Strade Blu dell'editore Mondadori il suo primo romanzo Gomorra - Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra e dei luoghi dove questa è nata e vive: la Campania, Napoli, Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa, l'agro aversano, luoghi dove l'autore è cresciuto dei quali fa conoscere al lettore una realtà inedita agli occhi di chi da tali luoghi non proviene. Il libro parla di ville sfarzose di boss malavitosi create a copia di quelle di Hollywood, di campagne pregne di rifiuti tossici smaltiti per conto di mezza Europa, di una popolazione che non solo è connivente con questa criminalità organizzata, ma addirittura la protegge e ne approva l'operato; l'autore ci racconta quindi di un Sistema (questo il vero nome usato per riferirsi alla camorra) che adesca nuove reclute non ancora adolescenti, facendo loro credere che la loro sia l'unica scelta di vita possibile, di boss-bambini convinti che l'unico modo di morire come un uomo vero sia quello di morire ammazzati[24], e di un fenomeno criminale influenzato dalla spettacolarizzazione mediatica, in cui i boss si ispirano negli abiti e nelle movenze ai divi del cinema.
Ad agosto 2009 il libro ha venduto oltre 2,5 milioni di copie nella sola Italia[25] ed è stato tradotto in 52 paesi. Nel resto del mondo Gomorra è stato venduto in circa 2 milioni di copie. È presente nelle classifiche di Best seller in Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Svezia, Finlandia, Lituania, Albania, Israele, Libano, Austria.

Da Gomorra sono stati tratti uno spettacolo teatrale, che è valso a Saviano gli Olimpici del Teatro 2008 come miglior autore di novità italiana, e l'omonimo film vincitore al Festival di Cannes del prestigioso Grand Prix Speciale della Giuria; nel 2012 ne viene tratta anche una serie televisiva in sei episodi in cui Roberto Saviano collabora come consulente (così come ha fatto anche per lo spettacolo teatrale ed il film); la serie è prodotta da Sky Italia e diretta da Stefano Sollima (già regista della versione televisiva di Romanzo criminale) e la sua trasmissione è prevista sui canali Sky Cinema per l'autunno 2013.
Nel 2009 ha vinto il Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto al Bif&st di Bari per il film Gomorra di Matteo Garrone.
SUB_SOMERSTOWN_QUAD_FINAL
Il successo ottenuto dal libro di Saviano ha creato diversi problemi all'autore: a partire dalle lettere minatorie, le telefonate mute ma anche e soprattutto da una sorta di isolamento ambientale.

Durante una manifestazione per la legalità tenuta il 23 settembre del 2006 a Casal Di Principe, lo scrittore denunciò in piazza gli affari dei capi del clan dei Casalesi, Francesco Bidognetti, Francesco Schiavone (attualmente in carcere) e dei due reggenti, Antonio Iovine e Michele Zagaria, rivolgendosi a loro con toni accesi ("Voi non siete di queste terra! Smettete di essere di questa terra!") e invitando la popolazione a ribellarsi[1]. A causa delle minacce ed intimidazioni subite, l'allora Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha deciso di assegnargli la scorta per motivi di sicurezza dal 13 ottobre 2006 (Saviano stava tornando da Pordenone dove si era recato per promuovere il libro Gomorra).

Il 14 marzo 2008, durante il Processo Spartacus, il legale dei boss Francesco Bidognetti ed Antonio Iovine, Michele Santonastaso (coadiuvato dal collega Carmine D'Aniello), lesse dinanzi al presidente della prima sezione di corte d'assise d'appello Raimondo Romeres, una lettera scritta congiuntamente dai boss Francesco Bidognetti ed Antonio Iovine (entrambi in carcere). La lettera conteneva una richiesta di spostamento del processo per legittima suspicione causata dalle influenze che Roberto Saviano, Rosaria Capacchione ed il pubblico ministero Raffaele Cantone avrebbero avuto sui giudici[30]. A seguito della lettera, il Ministero dell'Interno ha deciso di rinforzare le misure di sicurezza dello scrittore, aumentando la scorta da tre a cinque uomini.

Il 14 ottobre 2008 arriva la notizia di un possibile attentato nei confronti di Roberto Saviano. Un ispettore di Polizia della DIA di Milano informò la direzione distrettuale antimafia di essere venuto a conoscenza, dal pentito Carmine Schiavone (cugino del boss Francesco Schiavone detto Sandokan), di un piano, ormai in fase operativa, per uccidere lo scrittore e gli uomini della scorta entro Natale con un attentato spettacolare sull'autostrada Roma-Napoli in stile Capaci. Tuttavia, Carmine Schiavone, interrogato dai magistrati, ha smentito, di essere a conoscenza di un piano dei Casalesi per uccidere Saviano, provocando l'immediata risposta dello scrittore: "È ovvio che lo dica; se lo dicesse, implicitamente dovrebbe ammettere di avere ancora rapporti con la criminalità organizzata"[33]. Il pubblico ministero titolare dell'indagine ha, infine, chiesto e ottenuto l'archiviazione dopo che la notizia si è rivelata infondata. Carmine Schiavone ha negato di sapere dell'attentato ma ha confermato che Saviano è stato condannato a morte dal clan dei casalesi.[35]
Nell'ottobre del 2008 Roberto Saviano ha deciso così di lasciare l'Italia, "almeno per un periodo e poi si vedrà", anche in seguito alle minacce, confermate da informative e dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno svelato il progetto di eliminarlo da parte del clan dei Casalesi.
Roberto_Saviano
« Penso di aver diritto a una pausa. Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Ho creduto che fosse assai stupido - oltre che indecente - rinunciare a se stessi, lasciarsi piegare da uomini di niente, gente che disprezzi per quel che pensa, per come agisce, per come vive, per quel che è nella più intima delle fibre ma, in questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. 'Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni! E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare. A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me. »
(Roberto Saviano)
Ricerca personalizzata
 
Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:


Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o semplicemente premi "+1" per suggerire questo risultato nelle ricerche in Google, Linkedin, Instagram o Pinterest. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie! CONDIVIDI SU!

0 commenti:

Posta un commento

Random Posts

  • Dexter, il serial killer più amato della TV (4a stagione).
    09.07.2013 - 0 Comments
    Dexter è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2006. La storia ruota intorno al personaggio di Dexter Morgan, all'apparenza un tranquillo tecnico della polizia scientifica di Miami, in realtà un feroce e spietato serial killer, che però agisce seguendo un proprio rigoroso codice: uccidere soltanto criminali che sono sfuggiti alla giustizia. La serie è basata (solo per quanto…
  • Criminal Minds la serie TV che ha battutto tutti i record (5a stagione).
    29.10.2015 - 0 Comments
    La quinta stagione della serie televisiva Criminal Minds negli Stati Uniti è stata trasmessa dal 23 settembre 2009 al 26 maggio 2010 sul network CBS, ottenendo un'audience media di 13.695.000 telespettatori, risultando così una delle serie tv più seguite della stagione televisiva statunitense. In Italia è stata trasmessa da Fox Crime dal 29 gennaio al 2 luglio 2010 e in chiaro da Rai 2 in due…
  • Killing Season un film dove De Niro e Travolta si danno la caccia per la prima volta.
    26.01.2019 - 0 Comments
    Killing Season è un film del 2013 diretto da Mark Steven Johnson, con protagonisti Robert De Niro e John Travolta, per la prima volta insieme in un film. Le riprese del film iniziano il 30 gennaio e terminano il 17 aprile 2012 e si svolgono tra Bulgaria e Stati Uniti d'America, tra la città di Sofia e lo stato della Georgia.   Trama. l film parla della vicenda di due uomini…
  • Un perfetto criminale, Spacey ladro-divo, ha due mogli ed è ambizioso.
    14.08.2015 - 0 Comments
    Un perfetto criminale (Ordinary Decent Criminal) è un film del 2000, diretto da Thaddeus O'Sullivan, con Kevin Spacey, Linda Fiorentino e Colin Farrell.  Il ladro interpretato da Kevin Spacey è in parte ispirato al noto gangster irlandese Martin Cahill, protagonista anche nel film di John Boorman The General del 1998. Pur nella pittoresca e ricca letteratura sul ladro gentiluomo, non si…
  • M. Night Shymalan genio e sregolatezza del grande schermo, negli ultimi vent’anni.
    23.05.2016 - 0 Comments
    Manoj Nelliyattu Shyamalan, conosciuto come M. Night Shyamalan (Mahe, 6 agosto 1970), è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense, nato in India.Shyamalan nasce nel sud dell'India, a Mahe, enclave nel Kerala del territorio di Pondicherry. I genitori sono entrambi medici, il padre è di etnia malayali, la madre tamil. Manoj viene concepito quando la famiglia…
follow us in feedly Segnala Feed WebShake – spettacolo Paperblog : le migliori informazioni in diretta dai blog Aggregatore di blog FeedelissimoItalian Bloggers Blog ItalianiAggregatore
My Ping in TotalPing.com