Grido di libertà buon film civile, diretto da Attenborough in modo robusto (anche se fin troppo tradizionale).
Posted by Fausto Baccino
Posted on venerdì, febbraio 12, 2016
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Grido di libertà (Cry Freedom) è un film del 1987 diretto da Richard Attenborough.
Il film è ambientato in Sudafrica negli anni 1970 e narra la storia vera dell'amicizia e la lotta comune tra il giornalista bianco Donald Woods e l'attivista nero dei Black Consciousness, Steve Biko.
Il cantante Peter Gabriel vi ha dedicato un video arrangiando la sua canzone Biko del 1980, con alcune scene del film nel quale però è assente.
Fin dal 1948 comincia ad attuarsi in Sud Africa la politica oppressiva nota come "apartheid". Gli Afrikaner (i discendenti di quei coloni olandesi - i Boeri - che nel XIX secolo avevano praticamente costruito il Paese) segregano in veri e propri ghetti i negri, precludendo brutalmente ogni possibilità di pluralismo e di collaborazione. Per i coraggiosi che difendono i propri diritti civili, vi sono le irruzioni della polizia, le torture e l'esilio. Biko, un giovane medico, è l'uomo carismatico dei negri sudafricani, fondatore del Movimento di coscienza nero. Anche lui, dopo arresti e interrogatori vari, è stato messo al bando entro le poche miglia quadrate del Distretto in cui vive con la moglie e due figli in tenera età. È questo personaggio, predicatore della non violenza e della integrazione razziale, che interessa a Donald Woods, proprietario e direttore di un giornale progressista. Woods (che è un "liberal"), da principio un po' scettico circa l'azione di Biko, lo incontra di nascosto una prima volta e poco a poco la stima reciproca ed una salda amicizia lega i due. Woods fa del suo giornale il portavoce delle giuste richieste dei negri: quando Biko verrà arrestato e torturato per poi morire in prigione (settembre 1977), Woods, coscientemente espostosi al peggio, correrà seri rischi. La sua famiglia - la moglie Wendy e i cinque figli - viene insultata e disturbata. A Woods, a sua volta bandito ed esiliato con i suoi familiari in una residenza lontana dalla città in cui lavora, non resta che una sofferta decisione: fuggire in Inghilterra e là pubblicare due libri su Biko e il suo programma politico, per mantenerne vivo ed attuale il messaggio. L'uscire dal Sud Africa sarà, tuttavia, un'autentica avventura. Grazie ai tanti amici neri, a passaporti falsi, e all'abito talare procuratogli, Donald Woods riesce a passare in Leshoto da dove, raggiunto in macchina dalla sua famiglia, partirà poi in aereo per Londra, e qui potrà pubblicare il manoscritto sulla vita dell'amico sudafricano, morto per i suoi ideali di progresso e di pace.
Interpreti e personaggi.
Kevin Kline: Donald Woods
Denzel Washington: Steve Biko
Kevin McNally: Ken
John Thaw: Jimmy Kruger
Penelope Wilton: Wendy Woods
Josette Simon: Dr. Mamphela Ramphele
Doppiatori italiani.
Cesare Barbetti: Donald Woods
Francesco Pannofino: Steve Biko
Vittoria Febbi: Wendy Woods
Giorgio Lopez: Jimmy Kruger
Eleonora De Angelis: Jane
Sandro Acerbo: Bruce
Dario Penne: funzionario del Lesotho
Riconoscimenti.
1988 - Premio Oscar
Nomination Miglior attore non protagonista a Denzel Washington
Nomination Miglior colonna sonora a George Fenton e Jonas Gwangwa
Nomination Miglior canzone (Cry Freedom) a George Fenton e Jonas Gwangwa
1988 - Golden Globe
Nomination Miglior film drammatico
Nomination Migliore regia a Richard Attenborough
Nomination Miglior attore in un film drammatico a Denzel Washington
Nomination Miglior colonna sonora a George Fenton e Jonas Gwangwa
1988 - Premio BAFTA
Miglior sonoro a Jonathan Bates, Simon Kaye e Gerry Humphreys
Nomination Miglior film a Richard Attenborough
Nomination Migliore regia a Richard Attenborough
Nomination Miglior attore non protagonista a John Thraw
Nomination Migliore fotografia a Ronnie Taylor
Nomination Miglior montaggio a Leslie Walker
1988 - Festival di Berlino
Premio di Pace a Richard Attenborough
Il film è ambientato in Sudafrica negli anni 1970 e narra la storia vera dell'amicizia e la lotta comune tra il giornalista bianco Donald Woods e l'attivista nero dei Black Consciousness, Steve Biko.
Il cantante Peter Gabriel vi ha dedicato un video arrangiando la sua canzone Biko del 1980, con alcune scene del film nel quale però è assente.
Fin dal 1948 comincia ad attuarsi in Sud Africa la politica oppressiva nota come "apartheid". Gli Afrikaner (i discendenti di quei coloni olandesi - i Boeri - che nel XIX secolo avevano praticamente costruito il Paese) segregano in veri e propri ghetti i negri, precludendo brutalmente ogni possibilità di pluralismo e di collaborazione. Per i coraggiosi che difendono i propri diritti civili, vi sono le irruzioni della polizia, le torture e l'esilio. Biko, un giovane medico, è l'uomo carismatico dei negri sudafricani, fondatore del Movimento di coscienza nero. Anche lui, dopo arresti e interrogatori vari, è stato messo al bando entro le poche miglia quadrate del Distretto in cui vive con la moglie e due figli in tenera età. È questo personaggio, predicatore della non violenza e della integrazione razziale, che interessa a Donald Woods, proprietario e direttore di un giornale progressista. Woods (che è un "liberal"), da principio un po' scettico circa l'azione di Biko, lo incontra di nascosto una prima volta e poco a poco la stima reciproca ed una salda amicizia lega i due. Woods fa del suo giornale il portavoce delle giuste richieste dei negri: quando Biko verrà arrestato e torturato per poi morire in prigione (settembre 1977), Woods, coscientemente espostosi al peggio, correrà seri rischi. La sua famiglia - la moglie Wendy e i cinque figli - viene insultata e disturbata. A Woods, a sua volta bandito ed esiliato con i suoi familiari in una residenza lontana dalla città in cui lavora, non resta che una sofferta decisione: fuggire in Inghilterra e là pubblicare due libri su Biko e il suo programma politico, per mantenerne vivo ed attuale il messaggio. L'uscire dal Sud Africa sarà, tuttavia, un'autentica avventura. Grazie ai tanti amici neri, a passaporti falsi, e all'abito talare procuratogli, Donald Woods riesce a passare in Leshoto da dove, raggiunto in macchina dalla sua famiglia, partirà poi in aereo per Londra, e qui potrà pubblicare il manoscritto sulla vita dell'amico sudafricano, morto per i suoi ideali di progresso e di pace.
Interpreti e personaggi.
Kevin Kline: Donald Woods
Denzel Washington: Steve Biko
Kevin McNally: Ken
John Thaw: Jimmy Kruger
Penelope Wilton: Wendy Woods
Josette Simon: Dr. Mamphela Ramphele
Doppiatori italiani.
Cesare Barbetti: Donald Woods
Francesco Pannofino: Steve Biko
Vittoria Febbi: Wendy Woods
Giorgio Lopez: Jimmy Kruger
Eleonora De Angelis: Jane
Sandro Acerbo: Bruce
Dario Penne: funzionario del Lesotho
Riconoscimenti.
1988 - Premio Oscar
Nomination Miglior attore non protagonista a Denzel Washington
Nomination Miglior colonna sonora a George Fenton e Jonas Gwangwa
Nomination Miglior canzone (Cry Freedom) a George Fenton e Jonas Gwangwa
1988 - Golden Globe
Nomination Miglior film drammatico
Nomination Migliore regia a Richard Attenborough
Nomination Miglior attore in un film drammatico a Denzel Washington
Nomination Miglior colonna sonora a George Fenton e Jonas Gwangwa
1988 - Premio BAFTA
Miglior sonoro a Jonathan Bates, Simon Kaye e Gerry Humphreys
Nomination Miglior film a Richard Attenborough
Nomination Migliore regia a Richard Attenborough
Nomination Miglior attore non protagonista a John Thraw
Nomination Migliore fotografia a Ronnie Taylor
Nomination Miglior montaggio a Leslie Walker
1988 - Festival di Berlino
Premio di Pace a Richard Attenborough
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