Il Ciclo di Cthulhu, anche noto come Miti di Cthulhu, è il ciclo letterario che si riferisce alla parte più importante della produzione di Howard Phillips Lovecraft.
Posted by Fausto Baccino
Posted on martedì, giugno 11, 2013
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Il Ciclo di Cthulhu, anche noto come Miti di Cthulhu, è il ciclo letterario che si riferisce alla parte più importante della produzione di Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), di autori suoi contemporanei e amici e dei suoi molti esegeti.
Il termine fu creato da August Derleth dopo la morte di Lovecraft nel tentativo di sistematizzare i riferimenti alle divinità blasfeme e alle creature cosmiche presenti nella letteratura del Solitario di Providence. Alcuni autori ritengono questa sistematizzazione una forzatura: per esempio Dirk W. Mosig ha proposto come nome alternativo "Ciclo del Mito di Yog-Sothoth".
Lovecraft fu un influentissimo autore di romanzi brevi e racconti di difficile classificazione (a metà fra la fantascienza, il fantasy e l'horror "cosmico"), che fanno riferimento ad ere della Terra precedenti l'avvento dell'umanità, e i cui retaggi arrivano fin ai giorni nostri (o meglio all'epoca dell'autore). Si tratta di retaggi fatti di culti innominabili e segreti, e di antichi misteri di quando la terra era giovane e abitata da razze extraterrestri "filtrate dalle stelle" e che avevano portato con loro i propri Dei, noti anche come Grandi Antichi (dei quali il più conosciuto, ma non il più importante, è appunto Cthulhu).
L'intero ciclo è attraversato da numerosi leitmotiv, il più celebre dei quali è senza dubbio il Necronomicon, il grimorio (ovvero il libro magico) - uno pseudobiblium inventato da Lovecraft, ma che alcuni ancora oggi ritengono o spacciano per realmente esistente - che sarebbe stato scritto dall'arabo pazzo Abdul Alhazred, e col quale sarebbe stato possibile evocare "Quelli di Fuori", traendoli dalla più remote regioni del cosmo e dell'essere.
Per ogni racconto è indicata la data (presunta) di stesura. La traduzione dei nomi è quella data da Gianni Pilo e Sebastiano Fusco. Tutti i racconti sono indipendenti l'uno dall'altro, e non seguono un ordine particolare.
Non sono state incluse le "opere oniriche", che seppur contenendo elementi del Ciclo di Cthulhu se ne separano nettamente per toni e contenuti.
Dagon (1917) - racconto
La città senza nome (gennaio 1921) - racconto
Il cane (settembre 1922) - racconto
La ricorrenza (gennaio 1923) - racconto
Il richiamo di Cthulhu (giugno 1926) - racconto
Il caso di Charles Dexter Ward (gennaio 1927-marzo 1927) - romanzo
Il colore venuto dallo spazio (marzo 1927) - racconto
Storia del Necronomicon (1927) - racconto
La maledizione di Yig (1928) - racconto
L'orrore di Dunwich (luglio 1929) - racconto
Il tumulo (1928) - romanzo
Colui che sussurrava nelle tenebre (24 febbraio 1930-26 settembre 1930) - racconto
L'abbraccio di Medusa (maggio 1930) - racconto
Le montagne della follia (febbraio-marzo 1931) - romanzo
La maschera di Innsmouth (novembre-dicembre 1931) - racconto
I sogni nella casa stregata (gennaio-febbraio 1932) - racconto
L'uomo di pietra (1932) - racconto
L'orrore nel museo (ottobre 1932) - racconto
Dagli eoni (1933) - racconto
La cosa sulla soglia (21-24 agosto 1933) - racconto
L'ombra venuta dal tempo ( novembre 1934-marzo 1935) - romanzo
Il diario di Alonzo Typer (ottobre 1935) - racconto
L'abitatore del buio (novembre 1935) - racconto
Secondo l'edizione di 'Tutti i racconti', Mondadori (a cura di Giuseppe Lippi), i racconti che possono ritenersi 'precursori' del Ciclo sono invece i seguenti:
Dagon (1917) - racconto
Oltre il muro del sonno (1919) - racconto
Il tempio (1920) - racconto
Dall’ignoto (1920) - racconto
Gli altri dei (1921) - racconto
La Casa Sfuggita (1924) - racconto
Circa i racconti che seguono Il richiamo di Cthulhu non c'è universale accordo: si può ritenere orientativamente valida la lista precedente.
Nei racconti di Lovecraft non vi sono personaggi seriali, ad eccezione del suo alter-ego Randolph Carter (che tuttavia compare in opere non considerate come parte dei cosiddetti "Miti") e gli autori dei libri blasfemi più volte citati: Abdul Alhazred, il Conte D'Erlette etc.
Alcuni personaggi dei suoi lavori sono degni di menzione:
Wilbur Whateley (L'Orrore di Dunwich). È il figlio di un mostruoso incrocio fra una donna del paese e il dio Yog Sothoth.
Professor Henry Armitage (L'Orrore di Dunwich). Studioso di Arkham che riuscirà a fermare l'abominevole progenie di Yog Sothoth a Dunwich.
Henry Akeley (Colui che sussurrava nelle tenebre). Studioso che vive semi-recluso, è entrato in contatto con i Funghi di Yuggoth ed è stato catturato e sostituito con un doppio.
Charles Dexter Ward (Il caso di Charles Dexter Ward). Un folle di Providence che si imbarca in oscure ricerche alchemiche.
Il termine fu creato da August Derleth dopo la morte di Lovecraft nel tentativo di sistematizzare i riferimenti alle divinità blasfeme e alle creature cosmiche presenti nella letteratura del Solitario di Providence. Alcuni autori ritengono questa sistematizzazione una forzatura: per esempio Dirk W. Mosig ha proposto come nome alternativo "Ciclo del Mito di Yog-Sothoth".
Lovecraft fu un influentissimo autore di romanzi brevi e racconti di difficile classificazione (a metà fra la fantascienza, il fantasy e l'horror "cosmico"), che fanno riferimento ad ere della Terra precedenti l'avvento dell'umanità, e i cui retaggi arrivano fin ai giorni nostri (o meglio all'epoca dell'autore). Si tratta di retaggi fatti di culti innominabili e segreti, e di antichi misteri di quando la terra era giovane e abitata da razze extraterrestri "filtrate dalle stelle" e che avevano portato con loro i propri Dei, noti anche come Grandi Antichi (dei quali il più conosciuto, ma non il più importante, è appunto Cthulhu).
L'intero ciclo è attraversato da numerosi leitmotiv, il più celebre dei quali è senza dubbio il Necronomicon, il grimorio (ovvero il libro magico) - uno pseudobiblium inventato da Lovecraft, ma che alcuni ancora oggi ritengono o spacciano per realmente esistente - che sarebbe stato scritto dall'arabo pazzo Abdul Alhazred, e col quale sarebbe stato possibile evocare "Quelli di Fuori", traendoli dalla più remote regioni del cosmo e dell'essere.
Per ogni racconto è indicata la data (presunta) di stesura. La traduzione dei nomi è quella data da Gianni Pilo e Sebastiano Fusco. Tutti i racconti sono indipendenti l'uno dall'altro, e non seguono un ordine particolare.
Non sono state incluse le "opere oniriche", che seppur contenendo elementi del Ciclo di Cthulhu se ne separano nettamente per toni e contenuti.
Dagon (1917) - racconto
La città senza nome (gennaio 1921) - racconto
Il cane (settembre 1922) - racconto
La ricorrenza (gennaio 1923) - racconto
Il richiamo di Cthulhu (giugno 1926) - racconto
Il caso di Charles Dexter Ward (gennaio 1927-marzo 1927) - romanzo
Il colore venuto dallo spazio (marzo 1927) - racconto
Storia del Necronomicon (1927) - racconto
La maledizione di Yig (1928) - racconto
L'orrore di Dunwich (luglio 1929) - racconto
Il tumulo (1928) - romanzo
Colui che sussurrava nelle tenebre (24 febbraio 1930-26 settembre 1930) - racconto
L'abbraccio di Medusa (maggio 1930) - racconto
Le montagne della follia (febbraio-marzo 1931) - romanzo
La maschera di Innsmouth (novembre-dicembre 1931) - racconto
I sogni nella casa stregata (gennaio-febbraio 1932) - racconto
L'uomo di pietra (1932) - racconto
L'orrore nel museo (ottobre 1932) - racconto
Dagli eoni (1933) - racconto
La cosa sulla soglia (21-24 agosto 1933) - racconto
L'ombra venuta dal tempo ( novembre 1934-marzo 1935) - romanzo
Il diario di Alonzo Typer (ottobre 1935) - racconto
L'abitatore del buio (novembre 1935) - racconto
Secondo l'edizione di 'Tutti i racconti', Mondadori (a cura di Giuseppe Lippi), i racconti che possono ritenersi 'precursori' del Ciclo sono invece i seguenti:
Dagon (1917) - racconto
Oltre il muro del sonno (1919) - racconto
Il tempio (1920) - racconto
Dall’ignoto (1920) - racconto
Gli altri dei (1921) - racconto
La Casa Sfuggita (1924) - racconto
Circa i racconti che seguono Il richiamo di Cthulhu non c'è universale accordo: si può ritenere orientativamente valida la lista precedente.
Nei racconti di Lovecraft non vi sono personaggi seriali, ad eccezione del suo alter-ego Randolph Carter (che tuttavia compare in opere non considerate come parte dei cosiddetti "Miti") e gli autori dei libri blasfemi più volte citati: Abdul Alhazred, il Conte D'Erlette etc.
Alcuni personaggi dei suoi lavori sono degni di menzione:
Wilbur Whateley (L'Orrore di Dunwich). È il figlio di un mostruoso incrocio fra una donna del paese e il dio Yog Sothoth.
Professor Henry Armitage (L'Orrore di Dunwich). Studioso di Arkham che riuscirà a fermare l'abominevole progenie di Yog Sothoth a Dunwich.
Henry Akeley (Colui che sussurrava nelle tenebre). Studioso che vive semi-recluso, è entrato in contatto con i Funghi di Yuggoth ed è stato catturato e sostituito con un doppio.
Charles Dexter Ward (Il caso di Charles Dexter Ward). Un folle di Providence che si imbarca in oscure ricerche alchemiche.
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