Home » , » The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca ci mostra la storia americana vista attraverso gli occhi di un uomo di colore.

The Butler (titolo completo The Butler di Lee Daniels ) è un film drammatico del 2013 scritto e diretto da Lee Daniels e interpretato da...

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The Butler (titolo completo The Butler di Lee Daniels ) è un film drammatico del 2013 scritto e diretto da Lee Daniels e interpretato da Forest Whitaker.

Il film è l'adattamento cinematografico dell'articolo di giornale A Butler Well Served by This Election, scritto dal giornalista Wil Haygood e pubblicato sul The Washington Post, che racconta la storia di Eugene Allen, maggiordomo della Casa Bianca per più di trent'anni. Nel film il nome del protagonista è stato cambiato in Cecil Gaines.

 

TRAMA

 

Cecil Gaines è un uomo di colore che ha lavorato come maggiordomo alla Casa Bianca dal 1957 al 1986, servendo sotto sette presidenti: Dwight D. Eisenhower, John Fitzgerald Kennedy, Lyndon B. Johnson, Richard Nixon, Gerald Ford, Jimmy Carter e Ronald Reagan. L'anziano Cecil è nella sala d'attesa della Casa Bianca, dove è stato convocato dal neoeletto Barack Obama che ha insistito per incontrarlo personalmente. Mentre aspetta di incontrare il primo presidente afroamericano nella storia degli Stati Uniti, Cecil ripensa alla sua vita e a tutte le difficoltà che ha dovuto superare per diventare degno di considerazione.

Nel 1926, Cecil è un bambino di sette anni che lavora con la sua famiglia in una piantagione di cotone in Georgia, dove vengono sfruttati dalla ricca famiglia bianca Westfall. Un giorno, il proprietario Thomas Westfall costringe la madre di Cecil a seguirlo nella stalla, dove viene violentata e lasciata in stato di shock. Quando esce, uccide con un colpo di pistola il padre di Cecil, che aveva osato parlargli. Cecil è in lutto per la morte del padre, quando l'anziana signora Annabeth si avvicina e decide di prenderlo come "negro di casa". A Cecil vengono insegnati i rudimenti del servizio e l'aplomb che tutti i neri sono tenuti ad avere quando entrano in contatto con padroni bianchi: per il giovane Cecil, questo significa sopportare i rimproveri di Thomas Westfall senza poter obiettare.

Arriviamo al 1937, quando Westfall viene scoperto per la sua brutalità e condannato alla sedia elettrica. Cecil ha diciotto anni e, nonostante la morte del traditore Thomas, ha preso la decisione di lasciare la tenuta di Westfall per cercare fortuna. Dopo aver reso un ultimo omaggio alla tomba del padre e salutato la madre, muta dal giorno della violenza, Cecil cammina fino a raggiungere la città. Qui, in preda alla fame, irrompe in una pasticceria, attirato dai dolci esposti in vetrina: per sua fortuna, a fare la guardia è Maynard, un uomo di colore come lui, che riesce quindi a immedesimarsi nella sua situazione e decide di assumerlo per servire i clienti bianchi. Dopo qualche anno, a Maynard viene offerta una promozione in un hotel di lusso a Washington, ma essendo troppo vecchio per un cambiamento di vita così radicale pensa di raccomandare Cecil: il giovane accetta, consapevole che avrà maggiori possibilità di costruirsi un futuro. La sua deferenza, appresa dopo molti anni di servizio, è molto apprezzata da un influente politico di Washington che decide di raccomandarlo per un incarico di maggiordomo alla Casa Bianca: il motivo principale è il fatto che Cecil ha perfettamente compreso la dottrina dei bianchi, ovvero che i neri non possono aspirare a posizioni che contano e non devono interessarsi affatto di politica. Nel frattempo, Cecil ha incontrato e successivamente sposato Gloria: insieme hanno due figli, Louis e Charlie.

Cecil inizia a prestare servizio alla Casa Bianca nel 1957, quando Eisenhower è Presidente. Cecil incontra i colleghi Carter Wilson e James Holloway, con cui condividerà gioie e dolori del lavoro per oltre trent'anni. La famiglia Gaines festeggia il traguardo raggiunto da Cecil, ma l'unico a non esserne entusiasta è il primogenito Louis: il ragazzo sta per laurearsi ed è consapevole del fatto che non potrà mai ambire a lavori importanti perché è nero. Il giorno della laurea Cecil è orgoglioso di Louis, essendo il primo della famiglia ad aver ricevuto un'istruzione, ma non vede di buon occhio la scelta del figlio di iscriversi alla Fisk University di Nashville: si tratta di un college riservato ai neri che si trova nel profondo Sud, dove il movimento segregazionista è più forte e radicato. Louis inizia infatti a trascurare gli studi perché si è unito alla Southern Christian Leadership Conference che si batte per i diritti civili dei neri. Viene conquistato da James Lawson, il leader carismatico dell'organizzazione, ma soprattutto da Carol Hammie, una studentessa di cui è innamorato e con cui condivide la battaglia che stanno affrontando. Louis e il suo gruppo intraprendono le prime iniziative di protesta pacifica, come sedersi al bancone di una tavola calda destinata ai bianchi, finché non vengono portati via con la forza dalla polizia. Per Louis arriva la prima di una lunga serie di detenzioni in carcere: Cecil è preoccupato per la strada che sta prendendo il figlio, ma il ragazzo non ha nessuna intenzione di arrendersi. L'uomo non si rende conto che nel frattempo la moglie Gloria, a cui continua a promettere che un giorno prima o poi la porterà a visitare la Casa Bianca, sta precipitando nel tunnel dell'alcolismo e si sta affezionando molto al vicino Howard.

Nel 1961, Kennedy entra in carica alla Casa Bianca. Cecil e Gloria sono sempre più preoccupati per Louis, ma il maggiordomo inizia ad apprezzare il nuovo giovane presidente che era stato descritto da Richard Nixon (vicepresidente dell'amministrazione Eisenhower e sfidante di Kennedy nella corsa alla presidenza) come un "ricco moccioso bianco". Nel frattempo, l'attivismo politico di Louis continua senza freni: lui e Carol si sono uniti ai Freedom Riders e sono stati coinvolti in incidenti con il Ku Klux Klan in Alabama. Cecil si avvicina sempre di più al presidente Kennedy, che gli annuncia che suo figlio ha avuto il merito di fargli capire l'urgenza di affrontare la questione dei diritti dei neri. Quando la polizia di Birmingham respinge i manifestanti neri con gli idranti, Kennedy annuncia in un discorso alla nazione l'introduzione di una legge chiamata Civil Rights Act contro la segregazione razziale nelle scuole e la registrazione ineguale alle elezioni. Nel 1963 Kennedy fu assassinato: prima di lasciare la Casa Bianca, la First Lady Jackie regalò a Cecil la cravatta preferita del marito.

La morte di Kennedy dà a Louis la forza di continuare la sua lotta, tanto da spingerlo ad unirsi al movimento per i diritti civili di Martin Luther King. Una volta assassinato anche lui, Louis decide di tornare a casa dopo molti anni. A cena presenta Carol alla famiglia e annuncia il loro ingresso nelle Black Panthers, una nuova fazione che ha deciso di abbandonare gli ideali di protesta pacifica per assumere atteggiamenti violenti contro l'intimidazione dei bianchi. Cecil disapprova la decisione del figlio, soprattutto perché ha interrotto i suoi studi e ha rovinato tutti i suoi sacrifici per dargli una buona istruzione. Quando Louis dice al padre che non vuole diventare un "servo negro" come lui, i due hanno una violenta discussione e Louis viene cacciato di casa dai genitori insieme a Carol. L'episodio scuote profondamente Charlie, il secondo figlio di Cecil, che decide di arruolarsi nell'esercito per combattere nella guerra del Vietnam. Louis non approva la scelta del fratello, contrario all'intervento bellico, e gli comunica che, se verrà ucciso in battaglia, non andrà al suo funerale. Purtroppo, è proprio questo il destino che attende Charlie. La sua morte, unita alla deriva sempre più violenta delle Pantere Nere, convincono Louis ad abbandonare Carol e il movimento per riprendere gli studi: il ragazzo consegue un master in scienze politiche, ma quando si reca alla Casa Bianca per dare la notizia al padre, quest'ultimo lo ignora perché non gli ha perdonato l'assenza al funerale del fratello. Il lutto familiare, tuttavia, ha l'effetto di avvicinare Cecil e Gloria: la donna promette di non bere più, ma in cambio vuole che il marito sia più presente in casa.

Nel 1980, Ronald Reagan viene eletto presidente degli Stati Uniti. La first lady Nancy prende in simpatia Cecil, tanto da invitare lui e Gloria a una serata di gala. Cecil può finalmente mantenere la promessa fatta alla moglie di portarla nel posto in cui lavora, dove per la prima volta sarà un padrone di casa e non un cameriere. Durante la cena, però, l'uomo prova un forte senso di disagio, rendendosi conto che in tutti gli anni in cui ha prestato servizio alla Casa Bianca, le differenze sociali non sono del tutto diminuite. Quando chiede al suo diretto superiore di ricevere lo stesso stipendio di un domestico bianco, gli viene detto che può andarsene se non gli piace lo stipendio: Cecil, che aveva già parlato con Reagan, risponde dicendo che è espressa richiesta del presidente che riceva un trattamento equo dato il suo lungo servizio. In televisione, Cecil scopre che Louis è entrato in politica, candidandosi al Congresso: la sera delle elezioni riceve una telefonata che lo informa che il figlio non ce l'ha fatta, dopo che Gloria gli ha confessato di aver visto Louis qualche tempo prima e che lui le aveva confidato di rispettare entrambi i genitori. Quando sente Reagan dire che non intende sostenere il movimento per la libertà dei neri in Sudafrica, Cecil prende la dolorosa decisione di dimettersi dopo trentuno anni di servizio e si riconcilia con Louis, partecipando con lui a una protesta contro l'apartheid in cui entrambi vengono arrestati e rilasciati dopo poche ore.

La vita della famiglia Gaines prosegue felicemente fino al 2008, anno in cui Barack Obama viene eletto presidente. Cecil e Gloria, molto anziani, restano in prima linea come sostenitori del candidato afroamericano, ma Gloria non potrà assistere alla sua elezione perché muore pochi mesi prima. Cecil invece guarda in televisione il discorso della vittoria di Obama insieme a Louis, che nel frattempo ha messo su famiglia ed è stato eletto al Congresso. Il nuovo presidente convoca Cecil alla Casa Bianca perché vuole incontrarlo: l'uomo può indossare con orgoglio la cravatta di Kennedy e recarsi all'appuntamento, scherzando con il maestro di cerimonia sul fatto che non ha bisogno di essere accompagnato allo Studio Ovale perché conosce la strada.

 

INTERPRETI E PERSONAGGI

 

Forest Whitaker: Cecil Gaines
Oprah Winfrey: Gloria Gaines
David Oyelowo: Louis Gaines
Cuba Gooding Jr.: Carter Wilson
Lenny Kravitz James: Holloway
John Cusack: Richard Nixon
Robin Williams: Dwight Eisenhower
James Marsden: John F. Kennedy
Alan Rickman: Ronald Reagan
Liev Schreiber: Lyndon B. Johnson
Minka Kelly: Jackie Kennedy
Jane Fonda: Nancy Reagan
Terrence Howard: Howard
Alex Pettyfer: Thomas Westfall
Vanessa Redgrave: Annabeth Westfall
Jesse Williams: Reverendo James Lawson
Elijah Kelly Charlie Gaines
Nelsan Ellis: Martin Luther King
Mariah Carey: Hattie Pearl
Dana Michelle: Gourrier nel ruolo di Helen Holloway
James DuMont: Sherman Adams
Aml Ameen: Cecil Gaines da giovane
Colin Walker: John Ehrlichman
Adriane Lennox: Gina
Yaya DaCosta: Carol Hammie
Michael Rainey: Cecil Gaines a 8 anni
Alex Manette: HR Haldeman
David Banner: Earl Gaines
Colman Domingo: Freddie Fallows
Clarence Williams III: Maynard
Stephen Rider: Stephen W. Rochon
John P. Fertitta: Jenkins
Jim Gleason: RD Warner
Mo McRae: Eldridge Huggins
Nealla Gordon: Senatore Kassebaum

 

Doppiatori italiani


Paolo Marchese: Cecil Gaines
Marco Vivio: Thomas Westfall + Stephen W. Rochon
Massimo Rossi: Richard Nixon
Carlo Valli: Dwight Eisenhower
Andrea Lavagnino: Howard
Francesco Prando: John F. Kennedy
Dario Penne: Ronald Reagan
Pino Insegno: Lyndon B. Johnson
Francesca Fiorentini: Jackie Kennedy
Maria Pia Di Meo: Nancy Reagan
Fabio Boccanera: Carter Wilson
Edoardo Stoppacciaro: Reverendo James Lawson
Paila Pavese: Annabeth Westfall
Simone Crisari: Louis Gaines
Alessandro Quarta: James Holloway
Laura Romano: Gloria Gaines
Alessandra Cassioli: Helen Holloway
Francesco Bulckaen: Martin Luther King
Roberto Stocchi: Sherman Adams
Andrea Mete: Cecil Gaines da giovane
Anna Cugini: Gina
Gabriele Patriarca: Charlie Gaines
Chiara Gioncardi: Carol Hammie
Enrico Di Troia: H.R. Aldeman
Alberto Angrisano: Earl Gaines
Roberto Draghetti: Freddie Fallows
Fabrizio Temperini: Maynard
Stefano De Sando: Jenkins
Saverio Indrio: R.D. Warner
Riccardo Niseem Onorato: Eldridge Huggins
Roberta Pellini: Senatrice Kassebaum
Graziella Polesinanti: Anziana Cliente
Oliviero Dinelli: Giudice

 

mi opinion

 

La storia americana vista attraverso gli occhi di un uomo di colore, dalla sua infanzia da schiavo alla vecchiaia da elettore del primo presidente nero degli Stati Uniti d'America; un punto di vista diverso basato su un'esperienza reale.

Una vita da maggiordomo, domestico di colore al servizio dei bianchi, che nasconde il suo vero volto ma è in prima linea in tutti gli eventi più importanti, al punto da non sapere più dove si trova, chi è, totalmente smarrito di fronte ai tanti cambiamenti e alle emozioni vissute.

Un impressionante Forrest Whitaker, accompagnato in modo eccellente - sono molti gli attori di fama coinvolti - nella sua futura interpretazione premiata per raccontare una vita intera e tutto ciò che essa implica. Molto più impressionante per le persone che sono i protagonisti della storia che per te stesso, sei in grado di vedere lo sforzo fatto, il grande compito raggiunto e l'importanza di ciò che viene raccontato; ma sempre come spettatore non coinvolto, a una distanza inevitabile la cui conseguenza è la mancanza di coinvolgimento emotivo, l'assenza di ogni possibile affinità sebbene, allo stesso tempo, impressionato da ciò che viene raccontato.

Confermi ciò che è stato venduto, dai un'occhiata alla grande campagna pubblicitaria - è un gran film -, sei d'accordo con tutti i prossimi premi che vincerà, ma lo fai razionalmente, con un pensiero consapevole, logico e deduttivo, non perché arrivi a sentire il film come tuo con passione o entusiasmo; uno spettatore che guarda ma non partecipa; osserva, contempla ma non riesce a vederlo o a viverlo in prima persona.

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