Il Gatto Meccanico è uno dei libri più belli, emozionanti e coinvolgenti di Torey Hayden.
Torey Hayden è famosa per aver scritto romanzi su casi che ha vissuto in prima persona, sul suo passato come insegnante in scuole speciali e sui bambini più "eccezionali" che ha conosciuto. "The Mechanical Cat" non è basato su una storia vera, spiega Torey Hayden sul sito a lei dedicato, ma è interamente di fantasia. "TOREY afferma che, sebbene la storia sia interamente di fantasia, l'ha scritta per esplorare la sua esperienza con la creatività. Da bambina aveva una fervida immaginazione che si attivava più o meno nello stesso modo di ciò che accade a Laura nella scena del libro e che è continuata fino ai suoi vent'anni. Afferma anche che, come Laura, "da adolescente 'faceva impazzire le persone' inventando scenari e personaggi e 'testandoli' nella vita reale per vedere se erano realistici".
Recensione.
Conor ha nove anni ed è autistico. O almeno così pensa sua madre, Laura Deighnton, famosa scrittrice che lo affida alle cure del dottor James Innes, psicologo newyorchese appena trasferitosi nelle Dakotas. Si tratta in realtà di un incarico temporaneo, in attesa di trovare una nuova istituzione, poiché il vecchio si è dichiarato incapace di gestire i problemi del ragazzo. Tuttavia, non ci vuole molto perché il medico si renda conto che la situazione è molto più complessa e ha ripercussioni sull'intera famiglia di Conor, e decide quindi di instaurare un rapporto analitico con tutti i suoi membri. Peccato però che la stessa Laura non accetti la terapia e preferisca raccontare la sua vita al di fuori del rapporto psicologo-paziente. Una vita difficile, piena di avvenimenti e di repentini cambiamenti di rotta, in cui la fervida fantasia di una ragazza prima, di una giovane donna poi, la porta a creare la figura di Torgon, una donna dotata di poteri sacri, una sorta di alter ego, con la quale Laura instaura una relazione ai limiti del patologico che influenzerà profondamente non solo la sua vita, ma anche quella della famiglia.
Non sarà facile per James, combattuto tra il suo intuito, appreso durante le sedute con il ragazzo, e i racconti di Laura, capire qual è il vero problema di Conor.
Quando la verità verrà finalmente a galla, sarà una verità scioccante con un risvolto oscuro che vi lascerà senza fiato.
In questo romanzo, da molti sottovalutato, si intrecciano quattro storie che aiutano ad affrontare importanti questioni legate all'infanzia e a come questa sia in grado di influenzare la vita adulta. Nella trama, le storie dei protagonisti coesistono separatamente e si intersecano contemporaneamente, per poi risolversi in un unico finale. È un'opera dalle molteplici sfaccettature. Da un lato troviamo la figura di Conor, un bambino complesso in un quadro psicologico poco chiaro che si rivelerà la chiave per l'inizio e la fine di questo romanzo.
Come una matrioska, la storia di Conor è avvolta nella storia di famiglia, che si dipana tra i pezzi di un matrimonio finito e di cui Laura incarna l'ostacolo. A sua volta, la sua storia personale è qui contenuta, raccontata in diverse occasioni al dottor James fin dalla sua infanzia segnata da abbandono e abusi. La sua vita emergerà cambiata per sempre e alternerà sogni e illusioni, incontri sbagliati e occasioni mancate. I traumi si materializzano nella creazione di un mondo fittizio in cui si rifugerà di continuo.
La figura mitica di Torgon rappresenta per lei una sorta di guida e, anche se frutto della sua immaginazione, sarà per lei l'unico punto di riferimento, l'unica certezza su cui fare affidamento e da cui trarre coraggio e conforto. I quattro racconti vengono affrontati dedicando a ciascuno un proprio spazio perché sono tutti pertinenti ai fini dell'epilogo e tutti pongono al centro la figura del bambino. Si sottolinea infatti come i bisogni di un bambino siano molteplici, anche quelli affettivi. L'autrice sottolinea come ciò che viene maggiormente trascurato sia proprio l'educazione affettiva, fondamentale per raggiungere una conoscenza di sé e un'autostima che si strutturano proprio attorno a dimensioni relazionali.
Queste carenze si traducono in comportamenti che influenzano ogni fase della crescita e a loro volta potrebbero generare gli stessi problemi nelle generazioni future, finendo in un circolo vizioso. Gli errori silenziosi, come quelli che si verificano in famiglia, sono quelli che fanno più male ai vostri figli. Tutti i mezzi che possono aiutare a fermarli dovrebbero essere usati per il bene del singolo e della comunità. Questo romanzo vi sorprenderà fin dalle prime pagine e con ogni capitolo sarete sempre più catturati dalla catena di eventi, con una tensione crescente al ritmo di temi mai banali che ci ricorderanno come l'infanzia sia troppo spesso trascurata, reclamando attenzione. Torniamo a un argomento che interessa tutti noi, prima come bambini e poi come genitori, e che tocca il passato, il presente e il futuro. Concludo con una citazione: "L'infanzia è il terreno su cui cammineremo per tutta la vita". (Lya Luft)
Opinione
.“Il Gatto Meccanico” è un romanzo di facile lettura, la struttura è molto fluida. I flashback di Laura sono inseriti in modo molto semplice e si alternano sapientemente con il proseguimento della narrazione vera e propria. Durante la lettura potrebbe sorgere il dubbio se sia stato dato troppo spazio alla narrazione del Regno e della storia di Torgon, ma il finale dà la possibilità di rispondere negativamente a questa domanda, lasciando piacevolmente un velo di sorpresa inaspettata.
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