Paz! un film affidato all'incoerenza del ricordo.
Paz! è un film del 2002 diretto da Renato De Maria, tratto dai fumetti del disegnatore Andrea Pazienza e ambientato nella tumultuosa Bologna del 1977.
Scritto da Ivan Cotroneo e Francesco Piccolo col regista e basato sulle opere di Andrea Pazienza (1956-1988) Pentothal, Zanardi, Pompeo, Il libro rosso del male. Il bolognese R. De Maria gioca in casa: aveva vent'anni a Bologna alla fine degli anni '70 e conobbe Paz.
Un film allucinato, allucinoggeno, allucinante. Tale e quale a lui insomma. Psicologicamente pesante, perchè i suoi fumetti presi singolarmente portano in evidenza uno specifico problema ma in questo film tutto si mescola per cui i tre personaggi principali creati da Pazienza, vale a dire Zanardi, Pompeo e Pentothal vivono lo stesso presente, guardandosi con indifferenza ma con un certo stranimento, come se sotto sotto sapessero di essere collegati da qualcosa. Non è quindi un film su Pazienza, almeno non direttamente, perchè alla fin fine sono i suoi personaggi a parlare per lui disegnando dei quadri ben precisi.
La storia è una sorta di mosaico abbastanza fedele delle storie pubblicate ma la cosa impressionante, oltre alla regia, sono le interpretazioni degli attori, Flavio Pistilli su tutti nei panni del violentissimo e pazzo Zanardi ma anche il Pompeo di Max Mazzotta non era mica male.
Nel giro di 24 ore balorde, l'azione fa capo a tre giovani che convivono nello stesso appartamento senza incontrarsi mai, esponenti di tre mondi diversi e paralleli: l'abulico Pentothal (Santamaria), il crudele Zanardi detto Zanna (Pistilli), il nomade Enrico Fiabeschi (Mazzotta, forse il più riuscito).
Si punta a far rivivere il '77 e dintorni, il "movimento" (non senza sarcasmo nell'affetto), quel microcosmo giovanile di "straccioni con la fierezza dei perdenti" dove si mescolavano politica, ribellione, avanguardia, autodistruzione, arte e vita. Lo fa senza puntigli né pretese di ricostruzione storica: "Ho sempre sentito Paz! come un film di fantascienza proiettato indifferentemente nel futuro e nel passato" (R. De Maria).
Importante la colonna sonora di Riccardo Sinigaglia (con Gino Castaldo responsabile del design sonoro) che comprende gruppi bolognesi di quegli anni (Gas Nevada, Skiantos, Stupid Set) e autori di oggi. Un film imperfetto? Sicuramente. Ma resterà come caldo omaggio a Paz che usava la matita come Jimi Hendrix la chitarra.
La trama manca di linearità, essendo il film composto da sketch estrapolati da almeno quattro opere diverse. I protagonisti infatti non interagiscono mai tra loro, nonostante succeda più volte nel film che s'incrocino. Penthotal, Fiabeschi e Zanna e il suo gruppo non si conoscono, ma sono accomunati dallo sfondo, la città, il tessuto sociale, gli avvenimenti, e, soprattutto, l'appartamento. Il regista ha infatti girato le interne sempre nello stesso luogo: il numero 43 di via Emilia Ponente, occupato di volta in volta da ognuno dei protagonisti con i propri coinquilini.
Il film inizia con Zanardi (dal fumetto Zanardi, 1983), insieme a Colasanti e Petrilli, ripetenti della quinta classe del Liceo Scientifico Enrico Fermi, che passano le giornate tra droga (non l'eroina di cui Pazienza faceva notoriamente uso), bullismo, sesso e totale mancanza di empatia. Il secondo a comparire è Pentothal, un fumettista e studente fuori corso al D.A.M.S. (dal fumetto Le straordinarie avventure di Pentothal, 1982) che dopo i primi piccoli successi, sembra entrato in una sorta di torpore atarassico: è svogliato, inerte, passivo.
Crede, o forse cerca, di provare dolore per essere stato appena lasciato da una fidanzata della quale, in realtà, non gli importa nulla. Vive con altri tre inquilini impegnati nella protesta studentesca che lo accusano di immobilismo. Il terzo protagonista è Fiabeschi, studente fuori corso all'indirizzo Cinema del D.A.M.S. (dal fumetto Giorno, apparso sulla rivista Frigidaire nel gennaio 1981), sempre alla ricerca di marijuana e che vive sulle spalle della innamoratissima fidanzata.
Interpreti e personaggi.
Claudio Santamaria: Pentothal
Flavio Pistilli: Massimo Zanardi
Matteo Taranto: Roberto Colasanti
Max Mazzotta: Enrico Fiabeschi
Rosalinda Celentano: Gianna
Fabrizia Sacchi: Lucilla
Iaia Forte: Professoressa Corona
Cristiano Callegaro: Sergio Petrilli
Roberto Citran: Professore
Giampaolo Morelli: Massimone
Vittoria Puccini: Mirella
Antonio Rezza: Sprite
Frankie hi-nrg MC: Gangster
Ricky Memphis: Uomo di Latina
Giorgio Tirabassi: Freak
Freak Antoni: Bidello
Giovanni Lindo Ferretti: Uomo ombra
Danilo De Summa: il moderatore
Giovanni Lindo Ferretti: uomo che mangia la mela
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