Kung Fu Panda 2 , tanta azione e qualche risata in meno per un secondo capitolo visivamente molto raffinato.
Kung Fu Panda 2] è un film d'animazione del 2011 prodotto dalla DreamWorks Animation e diretto da Jennifer Yuh.
Il film è il sequel di Kung Fu Panda e alla revisione della sceneggiatura ha collaborato anche Charlie Kaufman.
« Forse la tua storia non ha un inizio tanto felice, ma non è questo a renderti ciò che sei.. è il resto della tua storia. Chi tu scegli di essere »
(discorso della divinatrice a Po)
l kung fu forse è arrivato alla fine dei suoi giorni, l'era industriale incalza nella figura del perfido Shen, figlio dei reggenti, cacciato dal palazzo reale per aver voluto trasformare l'uso della polvere pirica dei fuochi d'artificio in quello della polvere da sparo dei cannoni. Ma il reietto non si arrende, e nell'oscurità accumula metallo per forgiare un esercito di cannoni, un'arma contro cui nemmeno i maestri kung fu possono fare nulla e che gli consentirà di avere la rivincita che cerca. Unica voce dissonante è una vecchia indovina che gli predice la sconfitta per mano di una forza bianco e nera in grado di accomunare ying e yang come nel simbolo del tao. A poco servirà lo sterminio di una villaggio di panda perchè, come in una tragedia greca, nel tentativo di allontanarsi da sè il destino indesiderato Shen non farà che creare la sua nemesi: Po.
Intanto il Guerriero Dragone si gode la sua fama ignaro dell'attacco imminente e quando sarà chiamato ad intervenire contro il malvagio che minaccia la Cina sarà assalito da ricordi in 2D dello sterminio che lo ha reso (forse) orfano. Solo la conquista della pace interiore potrà dargli la forza per combattere i cannoni. Kung fu panda è stato un punto di svolta per la Dreamworks, il primo film a consentirgli di ambire alle inarrivabili vette dei rivali della Pixar, e per dirigerne il seguito con mossa oculata lo studio ha promosso alla regia Jennifer Yuh, che del precedente film aveva curato la storia e soprattutto la direzione della memorabile sequenza iniziale in due dimensioni. In onore alla tradizione anche Kung fu panda 2 inizia con un prologo bidimensionale, il breve racconto dei fatti incresciosi che hanno portato alla cacciata di Shen dal palazzo e allo sterminio dei panda, un segmento anche stavolta di rara raffinatezza, tutto disegnato per sembrare frutto dei giochi di ombre delle marionette cinesi.
Questa storia inizia tanto tempo fa, nell'Antica Cina, quando i pavoni governavano benevoli la città di GongMing. Essi portarono pace e prosperità nella città inventando i famosi fuochi d'artificio.
Ma il loro unigenito figlio, Lord Shen, vedeva nei fuochi d'artificio un potere molto più oscuro, fin tanto da trasformare ciò che aveva portato colore e gioia, in qualcosa di tenebroso e distruttivo. Disperati per il comportamento del loro figlio, i sovrani si recarono da un'anziana divinatrice, la quale gli rivelò che, se Shen avesse continuato per quel sentiero oscuro, sarebbe stato sconfitto da un guerriero nero e bianco.
Il perfido pavone intui che il guerriero bianco e nero fosse un panda e tentò di cambiare il suo destino ordinando alla sua banda di lupi di uccidere tutti i panda del regno. Poi tornò a casa aspettandosi le lodi dei genitori per aver combattuto coraggiosamente contro il destino i quali però erano sconvolti dall'orribile crimine commesso dal figlio e dovettero bandirlo da GongMing per sempre. Prima di lasciare la città, Shen giurò che sarebbe ritornato, e che quel giorno tutta la Cina si sarebbe chinata ai suoi piedi.
Dopo trent'anni, Po, il guerriero dragone, protegge la valle con l'aiuto dei cinque cicloni, ovvero Tigre, Scimmia, Vipera, Gru e Mantide. Un giorno Po, mentre cerca di mettersi quanti più ravioli possibili in bocca, viene chiamato dal maestro Shifu in una grotta vicino al Palazzo di Giada. Là, egli rivela al panda la prossima fase del suo addestramento cioè di trovare la pace interiore, come lui stesso aveva fatto il giorno in cui Po era diventato il guerriero dragone.
Durante la conversazione, irrompe però Tigre, che rivela a Po che un branco di lupi è al villaggio per rubare il metallo per costruire l'arma di Shen. Giunti in soccorso degli abitanti del villaggio, Po e i cinque cicloni riescono a scacciare i banditi, ma proprio quando Po si sta scagliando sull'ultimo avversario, nota uno strano simbolo e ha una visione di sua madre che lo abbandona da piccolo. Il lupo ne approfitta e lo colpisce fuggendo via con il metallo.
Dopo aver avuto questo ricordo del suo passato, Po va al ristorante da suo padre, l'oca, per chiedergli spiegazioni. Il signor Ping, inizia a dirgli la verità: in realtà Po, quando era piccolo, venne ritrovato da lui stesso in un cesto di ravanelli, che poi decise di adottarlo.
Nel frattempo, alla città di GongMing, sorvegliata dai maestri Rino Tuonante (un rinoceronte), Bue Infuriato (un bue) e Croc (un coccodrillo), Shen porta la sua arma, un cannone, e uccide Rino Tuonante, catturando Bue Infuriato e Croc e prendendo possesso della città.
La notizia arriva anche al maestro Shifu, che ordina a Po e ai cicloni di salvare GongMing. Prima di partire per la città il panda incontra suo padre, il quale lo convince a non andare perché non potrebbe tornare più. Tigre però lo rassicura, promettendogli che suo figlio ritornerà.
Nel corso dell'avventuroso viaggio gli eroi si ritrovano a viaggiare su una zattera, dove Po sogna di essere stato rimpiazzato dai suoi genitori con un ravanello e, inoltre, rivede il simbolo che aveva visto in precedenza. Cerca così di trovare la sua pace interiore, come suggerito dal maestro Shifu, ma non riesce a trovarla. E ormai gli eroi sono giunti a GongMing.
La divinatrice, tenuta in custodia da Shen, gli dice che lui sarà sconfitto da un guerriero bianco e nero. La previsione sembra avverarsi quando il lupo che ha incontrato Po giunge avvertendo il suo signore dell'esistenza di un panda. Nella città, Po e i cinque cicloni passano inosservati travestiti da dragone di Capodanno e liberano una pecora dall'attacco di uno dei lupi, la quale rivela loro che i due maestri Bue Infuriato e Croc, sono rinchiusi nella prigione di GongMing. Si recano quindi lì, ma i due eroi non hanno intenzione di combattere contro Shen, altrimenti raderà al suolo la città.
Mentre Po cerca di convincerli, vengono sorpresi da alcuni lupi, e nel rocambolesco inseguimento tra lui e il capo dei lupi per le vie della città, rimangono tutti prigionieri e portati al cospetto di Shen. Davanti al pavone, Po e i cicloni riescono a sfuggire all'arma con l'aiuto di Mantide, ma il panda non sa il motivo per cui lui è destinato a sconfiggere il pavone.
Durante il combattimento tra i due, Po scopre che il simbolo che sognava da giorni era in realtà lo stemma di Shen e vede nuovamente sua madre che lo abbandona e vede anche che in quell'occasione era presente anche Shen. Preso di nuovo dalla distrazione, Po lascia sfuggire Shen, che tenta di distruggere il castello dove ora sono intrappolati gli eroi.
Grazie al suggerimento di Tigre, riescono a fuggire dal tetto e si rifugiano nella prigione di GongMing, dove Tigre chiede spiegazioni a Po sul perché ha lasciato fuggire Shen. Po non glielo vuole dire e dopo alcuni fallimenti per andarsene, Po rivela che il pavone era presente la notte in cui sua madre lo abbandonò e che proprio lui sa chi è veramente e da dove viene. A queste parole, Tigre abbraccia Po, e lo costringe a restare nella prigione per non vederlo morire.
La divinatrice intanto, tenta ancora invano di fermare Shen, ma lui non ne vuole sapere e la esilia.
I cicloni cercano di fare esplodere la base di Shen, ma sono costretti ad interrompere il piano quando scoprono che Po è all'interno per combattere Shen. Una volta faccia a faccia il panda chiede spiegazioni su che cosa era successo in quella notte in cui sua madre lo lasciò. Shen mente, dicendogli che i suoi genitori non lo amavano e lo hanno abbandonato, prima di sparargli con il suo cannone. Po viene colpito e scaraventato lontano nel fiume, ma si salva grazie ad un coperchio di metallo che attutisce il colpo.
Il panda viene trovato e curato dalla divinatrice, la quale lo invita a non resistere agli incubi che sono in realtà ricordi: Po ricorda che durante l'attacco ai panda per ordine di Shen, i suoi genitori furono costretti ad abbandonarlo per metterlo in salvo dalla morte. La divinatrice rivela che Shen verrà sconfitto da un guerriero bianco e nero come lui, dicendogli non dare alcuna importanza al passato, ma di scoprire chi davvero vuole essere. Po decide infine di tornare a Gong Ming, dove i suoi amici sono imprigionati e stanno per essere giustiziati da Shen mentre la sua flotta si prepara alla conquista della Cina.
Po giunge eroicamente con un cappello sul posto liberando i suoi amici, che tentano di fermare le navi, anche con l'aiuto di Bue Infuriato e Croc, usciti di prigione e convinti da Shifu, anche lui presente in battaglia, ad aiutare gli eroi.
Quando la battaglia sembra ormai vinta per Po, Shen ordina al capo dei lupi di sparare, ma il lupo, non volendo ferire i suoi compagni, si rifiuta. Shen, perciò, lo uccide ed esplode un colpo di cannone verso Po che però viene spinto via da Tigre che si prende il colpo al suo posto, ma tutti gli altri combattenti rimangono feriti. Shen inizia a partire con la sua flotta, e Po si erge su una barca capovolta nella baia come ultimo baluardo. Il pavone ordina di fare fuoco su di lui. Grazie al ritrovamento della sua pace interiore, Po riesce a respingere i colpi, distruggendo la flotta rimanente. Il panda raggiunge Shen per convincerlo a dimenticare il passato, come ha fatto lui. Ma il pavone, furente, lo ignora e, dopo un breve combattimento, muore schiacciato dalla sua stessa arma.
Alla fine Po decide di essere ciò che vuole, quindi ritorna a casa deciso a rimanere con Ping. Ciò che però non sa, è che il suo vero padre è ancora vivo.
Doppiatori originali
Jack Black: Po
Dustin Hoffman: Shifu
Gary Oldman: Lord Shen
Angelina Jolie: Tigre
Seth Rogen: Mantide
Jackie Chan: Scimmia
Lucy Liu: Vipera
David Cross: Gru
Jean-Claude Van Damme: Maestro Croc
Victor Garber: Maestro Rino Tuonante
Dennis Haysbert: Maestro Bue Infuriato
Michelle Yeoh: Divinatrice
James Hong: Mr. Ping
Danny McBride: capo lupo
Fred Tatasciore: padre biologico di Po
Doppiatori italiani.
Fabio Volo: Po
Eros Pagni: Shifu
Massimo Lodolo: Lord Shen
Francesca Fiorentini: Tigre
Simone Mori: Mantide
Angelo Maggi: Scimmia
Tiziana Avarista: Vipera
Danilo De Girolamo: Gru
Franco Mannella: Maestro Croc
Roberto Draghetti: Maestro Rino Tuonante
Francesco Pannofino: Maestro Bue Infuriato
Roberta Greganti: Divinatrice
Stefano Mondini: capo lupo
Francesco Vairano: Mr. Ping
Alessandro Rossi: padre biologico di Po
Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:
Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o semplicemente premi "+1" per suggerire questo risultato nelle ricerche in Google, Linkedin, Instagram o Pinterest. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie! CONDIVIDI SU!
0 commenti:
Posta un commento