Dancer in the Dark uno dei più originali ed innovativi musical degli ultimi anni.
Dancer in the Dark è un film del 2000 diretto da Lars von Trier, vincitore della Palma d'oro per il miglior film al 53º Festival di Cannes.
La pellicola del regista danese rappresenta uno dei più originali ed innovativi musical degli ultimi anni, girato interamente con la camera a mano, traballante e a volte quasi "ubriaca".
Solamente quando la protagonista Selma (Björk) si lascia andare al canto e al ballo, le sue passioni, ed evade dalla realtà quasi sognando, dando vita ai momenti musicali del film, vengono usate più telecamere contemporaneamente (addirittura 100 in una delle scene principali, quella del treno).
Estremamente drammatico, è stato definito dallo stesso autore una sorta di anti-musical.
Selma è una giovane immigrata che dalla Cecoslovacchia è arrivata negli Stati Uniti, insieme al figlio Gene. Selma, però, è affetta da una grave malattia agli occhi che la sta rendendo, a poco a poco, completamente cieca, impedendole di lavorare e di dedicarsi alla sua grande passione, i musical hollywoodiani. Proprio la musica ed il ballo, infatti, sono per Selma l'unica via di fuga dalla realtà, dei sogni isolati all'interno dell'incubo della sua vita.
La ragazza continua a lavorare duramente, accumulando straordinari su straordinari, per pagare l'operazione che potrà salvare il figlio, affetto dalla sua stessa malattia, dalla cecità, ma l'uomo che ospita la sua roulotte nel suo giardino, un amico poliziotto di cui si fida, approfitterà della sua menomazione per ingannarla e rubarle tutti i risparmi. Da questo momento per Selma tutto diventerà sempre più difficile.
Andrà a richiedere indietro il denaro, ma il poliziotto preferirà farsi uccidere, anzi chiederà egli stesso di essere ucciso, piuttosto che restituire il maltolto. Questo comportamento è dovuto al fatto che il poliziotto si è trovato nella condizione di dover derubare Selma in quanto tutti i suoi soldi, per lo più ereditati sono svaniti a causa di una serie di investimenti sbagliati e l'uomo non vuole che la moglie lo venga a sapere. Prima di morire fa promettere a Selma di non rivelare questi fatti. Arrestata l'operaia si trova processata per omicidio e rischia la condanna a morte. Se rivelasse i retroscena dell'omicidio, ovvero il furto subito, la pena sarebbe attenuata, ma Selma preferisce non parlare e onorare la promessa fatta al poliziotto. Viene, di conseguenza, condannata a morte per impiccagione. Dopo altri ricorsi, che verranno fermati da lei stessa per non spenderci tutti i soldi, che invece serviranno per le cure per il figlio, Selma viene impiccata in carcere.
La colonna sonora eseguita dalla cantante Bjork è molto particolare, ogni traccia inizia con dei rumori che mutano in musica, è un chiaro richiamo alla "Noise music". Un esempio è la canzone: Cvalda, inizia con i rumori della fabbrica per poi trasformarsi in un brano da Cabaret, oppure la canzone: I've seen it all, inizia con i rumori del treno sui binari e le voci degli operai che sfruttano il treno per gli spostamenti, anche in questo caso si passa dal rumore alla musica ed al canto. Per comprendere meglio tale tessuto sonoro, si ascolti l'album "The Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd, nella celebre canzone Time, ascoltiamo il rumore del tempo, orologi, campane, il ticchettio, delle sveglie che poi mutano nella musica rock. Altra canzone contenuta nell'album è Money , sentiamo il classico suono dei soldi, le slot machine, le monete per poi passare alla musica vera e propria.
Alcune delle canzoni cantate da Björk nel film sono state poi raccolte nell'album intitolato SelmaSongs, in cui vengono affrontate nuovamente e registrate senza imperfezioni. I've Seen It All viene ricantata duettando con Thom Yorke, il cantante dei Radiohead.
Curiosità.
I rapporti tra Björk e il resto del cast furono molto tesi, al punto che la cantante abbandonò improvvisamente il set per alcuni giorni dopo avere distrutto degli abiti di scena. Lars von Trier ha raccontato che ogni mattina prima delle riprese, la cantante ripetesse "Mr. von Trier, io la disprezzo" sputandogli addosso.
Il film costituisce l'ultimo capitolo della trilogia del cuore d'oro, iniziata con Le onde del destino e Idioti.
In una delle scene iniziali, quando si vedono gli operai uscire dalla fabbrica, c'è una breve apparizione della moglie e dei due figli del regista.
La canzone I've seen It all (musica di Bjork; testi di Sjon e Lars Von Trier) è stata candidata ai Premi Oscar 2001, nella categoria miglior canzone. Il premio poi andò alla canzone Things have changed, tema musicale del film Wonder Boys (musica e testi di Bob Dylan).
Interpreti e personaggi:
Björk: Selma Jezkova
Catherine Deneuve: Kathy
David Morse: Bill Houston
Peter Stormare: Jeff
Joel Grey: Oldrich Novy
Cara Seymour: Linda Houston
Vladica Kostic: Gene Jezkova
Jean-Marc Barr: Norman
Vincent Paterson: Samuel
Siobhan Fallon: Brenda
Udo Kier: Dr. Porkorny
Željko Ivanek: pubblico ministero
Jens Albinus: Morty
Reathel Bean: giudice
Doppiatori italiani:
Monica Ward: Selma Jezkova
Beatrice Palme: Kathy
Pierluigi Astore: Bill Houston
Roberto Draghetti: Jeff
Gaia Bolognesi: Gene Jezkova
Stefano Molinari: Norman
Riccardo Polizzi Carbonelli: pubblico ministero
Premi:
Festival di Cannes 2000: Palma d'oro, miglior attrice (Björk)
2 European Film Awards 2000: miglior film, miglior attrice (Björk)
Independent Spirit Awards 2001: miglior film straniero
5 Premi Robert 2001: miglior attrice protagonista (Björk), miglior montaggio, miglior scenografia, miglior musica e miglior sonoro
Premi Goya 2001: miglior film europeo
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