Home » , » Scarface ottimo remake del capolavoro del gangster-movie anni '30.

Scarface è un film del 1983 scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma. Il film è il remake dell'omonimo lungometraggio del 1...

Scarface è un film del 1983 scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma.

Il film è il remake dell'omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell'originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, in questo film l'azione si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

Montana, rozzo cubano di umili origini, incarna gli ideali del ghetto portandoli all'estremo, costruendo dal nulla un impero economico basato sull'illegalità. Un titanismo incurante di qualsiasi limite umano plasma la sfolgorante parabola del protagonista, vittima della propria fremente volontà di potenza. Il prodotto finale, lontano dalle ovattate atmosfere de Il padrino , è una feroce rilettura del capitalismo, dove il sogno americano si rivolta contro se stesso e la cultura del dollaro si affianca ineluttabilmente all'eccesso, preludio in tale contesto all'autodistruzione.

Affiancato da una splendida Michelle Pfeiffer agli esordi, Al Pacino regala l'anima ad un antieroe leggendario, contribuendo a creare un'opera che traccia nuove e nette linee guida per il futuro del genere (e non solo). Sulle note di una emblematica "Push it to the limit", lo spirito del cinema si rinnova incarnandosi in un monumentale dramma corvino, serio candidato al titolo di gangster-movie stradaiolo definitivo.

Scarface

È il 1980. Fidel Castro consente a circa 125 mila cubani di lasciare Cuba per approdare negli Stati Uniti e riabbracciare i loro parenti, anche se in verità lo scopo principale è di svuotare le sovraffollate carceri cubane. Ha luogo l'Esodo di Mariel, il più imponente esodo cubano del Novecento. Tra i profughi ci sono Antonio "Tony" Montana e Manolo "Manny" Ribera, che come gran parte degli altri immigrati cubani vengono portati alla Freedom Town, un ghetto di popolazione cubana. I due riescono ad andarsene in fretta grazie all'omicidio di Emilio Rebenga, un potente politico che si era precedentemente messo contro un potente capo criminale di Miami, Frank Lopez, al vertice di un cartello della droga saldamente affermato. Ottenuta la carta verde di residenza, i due amici cominciano a lavorare come camerieri e lavapiatti in un chiosco, ma Tony dimostra insofferenza per la sua nuova vita.

Non appena Lopez si rifà vivo tramite il suo tirapiedi Omar Suarez, Tony e Manny si mettono in attività con lui, diventando così gangster. Per prima cosa vengono mandati a comprare una partita di cocaina da alcuni colombiani in un hotel di Miami, ma questo lavoro si rivelerà più difficile del previsto e un loro compare, Angel, viene ucciso con una motosega. In seguito Tony inizia ad entrare con maggior confidenza nel giro malavitoso acquistando la fiducia di Lopez, che rimarrà piacevolmente sorpreso del suo carisma e delle sue attitudini da gangster. A casa di Lopez, Tony incontra Elvira Hancock, di cui rimane colpito e si innamora a prima vista.

Il cubano farà il possibile per conquistarla nonostante il suo fare snob, e la sua aria viziata e viziosa. Dopo aver raccolto i primi contanti, Tony si reca a casa della madre, la vedova Georgina, a trovare lei e sua sorella Gina, per dare loro un forte aiuto economico. Qui riemergono il rapporto conflittuale e problematico che l'uomo ha con la madre, e la stima e il forte senso di protezione che ha nei confronti della sorella minore.

Scarface_(1983)

Nel corso della sua attività malavitosa in crescente prosperità, Tony viene mandato da Lopez in Bolivia insieme a Suarez a trattare per una grossa fornitura di coca da Alejandro Sosa, uno dei più grandi produttori delle Ande. Sosa ha subito grande considerazione di Tony e del suo modo di condurre le trattative, a dispetto però di Suarez, che durante l'incontro viene ucciso perché ritenuto informatore della polizia.

Tony torna quindi a Miami assicurando comunque a Lopez una fornitura fissa a prezzo alto ma che darà i suoi frutti col passare del tempo. Lopez non si fida di Sosa, il suo rapporto con Tony si deteriora ed il luogotenente decide così di mettersi in proprio con la promessa di non dare fastidio a Lopez. Tony però gli pesta i piedi corteggiando Elvira e Lopez assolda i fratelli Diaz per ucciderlo al Babylon Club. I due falliscono e Tony, saputo che Lopez era stato il mandante dell'agguato, lo fa uccidere da Manny. Da qui in poi Tony diventa sempre più ricco e potente tanto da mettere in secondo piano trafficanti come Nacho Contreras e soprattutto Gaspar Gomez. Sposa Elvira, fa costruire una villa immensa con ogni genere di sfarzo ed eccesso e pian piano rivela una strana ossessione nei confronti della sorella Gina.

Quando la banca dove Tony è solito depositare il suo denaro inizia ad alzare troppo i tassi di interesse sui suoi soldi, Manny si rivolge a un ebreo che accetta ogni somma di denaro al tasso del 4%. Ciò si rivela però una trappola della polizia che può così incastrare Tony per riciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale e traffico di droga. Prima del processo, il gangster cubano viene fatto chiamare in tutta fretta da Alejandro Sosa. Entrambi hanno dei problemi che con un aiuto reciproco potrebbero venire risolti. A Villa Sosa sono presenti le più alte personalità politiche e finanziarie boliviane e statunitensi, in presenza delle quali a Tony viene mostrato un documentario di prossima trasmissione in tutte le televisioni del mondo che spiega nel dettaglio tutti i traffici di Sosa e dei suoi collaboratori politici. Viene chiesto quindi a Tony di scortare Alberto, killer specializzato di Sosa, a uccidere il giornalista autore del documentario e di aiutarlo dato che l'uomo non conosce l'inglese e non è mai stato negli Stati Uniti. In cambio, a Washington verrà richiesto di chiudere un occhio sulle malefatte finanziarie del ras di Miami.

Tony accetta l'incarico. Intanto il rapporto tra lui e la moglie diventa sempre più conflittuale a causa dell'apatia e dei vizi di lei e degli eccessi di lui, tanto che dopo una rabbiosa scenata al ristorante Elvira lascia il marito per sempre.

Tony si concentra sull'uccisione del giornalista boliviano, programmata tramite un'autobomba a New York, ma quando vede che nella macchina del loro obiettivo ci sono anche moglie e figli si rifiuta di far saltare in aria l'auto ed uccide Alberto; Sosa scopre però cosa ha fatto Tony e gli giura vendetta. Il cubano torna a Miami, dove gli viene detto che nel frattempo Manny è sparito e che è scappata pure Gina. Dopo un incontro con la madre, che ha scoperto dove la giovane figlia è andata a vivere, Tony si reca subito sul posto. Vedere lei e l'amico in accappatoio, immaginando ciò che hanno fatto, risveglia in lui l'ossessione nei confronti di sua sorella ed in un raptus di follia uccide Manny. Gina poi gli dirà mentre sta abbracciando Manny, morto a terra, che i due si erano sposati da appena un giorno e volevano fargli una sorpresa.

Il "signore della droga" torna nella sua villa insieme alla sorella, diventata folle per il dolore, ma nel frattempo l'esercito di sicari di Sosa piomba sul posto. In quel momento Tony è rintanato nel suo ufficio, a sniffare cocaina, e a ripensare al suo terribile gesto. Gina, accecata dal dolore, si mette a sparare a Tony e proprio in quel momento arriva un sicario di Sosa che la uccide per sbaglio, ma viene massacrato a sua volta da Tony, che distrutto dal dolore, esce ed affronta da solo l'esercito di sicari armato di un micidiale M16 urlando: «Salutatemi il mio amico Sosa!».

La disperazione e le massicce dosi di cocaina inalate lo lasciano in piedi nonostante i colpi, rendendolo una macchina da guerra e consentendogli di compiere una strage sanguinosa. Alla fine però viene sopraffatto dal numero dei gangster che lo crivellano di colpi. Nonostante ciò, Tony è ancora vivo e, mentre inveisce contro di loro, un sicario professionista di Sosa detto The Skull si avvicina lentamente alle sue spalle e lo uccide con una doppietta. Tony sfonda la balconata e cade morto dentro la sua piscina. Sopra di lui la luminosa scritta che egli stesso aveva voluto far scolpire: «Il mondo è tuo (The world is yours)».

scarface1

Interpreti e personaggi.

    Al Pacino: Tony Montana
    Steven Bauer: Manolo Ribera
    Michelle Pfeiffer: Elvira Hancock
    Robert Loggia: Frank Lopez
    Mary Elizabeth Mastrantonio: Gina Montana
    Paul Shenar: Alejandro Sosa
    Harris Yulin: Mel Bernstein
    Arnaldo Santana: Ernie
    Michael P. Moran: Nick il porco
    Angel Salazar: Chi Chi
    Mark Margolis: Alberto
    F. Murray Abraham: Omar Suarez
    Miriam Colon: Georgina Montana
    Michael Alldredge: Sheffield
    Ted Beniades: Seidelbaum
    Sue Bowser: Miriam
    Paul Espel: Luis
    Pepe Serna: Angel Fernandez
    Richard Belzer: Comico Al Babylon
    Ben Frommer: Proprietario del Babylon
    Dennis Holahan: Direttore della banca
    Carlos Cestero: Matos Gutierrez
    Victor Millan: Aryel Bleyer
    Gregg Henry: Charles Goodson
    Dante D'Andrè: Generale Strasser
    Santos Morales: Waldo
    Roberto Contreras: Rebenga
    Geno Silva: The Skull
    Al Israel: Hector The Toad
    Charles Durning: voce
    Dennis Franz: voce
    Gary Carlos Cervantes: Sicario #1
    Gregory Cruz: Sicario #2
    Richard Delmonte: Fernando
    Albert Carrier: Pedro Quinn

-Scarface-1983-1

Doppiatori italiani.

    Ferruccio Amendola: Tony Montana
    Elio Zamuto: Manolo Ribera
    Emanuela Rossi: Elvira Hancock
    Paila Pavese: Gina Montana
    Gianni Marzocchi: Frank Lopez
    Sergio Di Stefano: Alejandro Sosa
    Rodolfo Traversa: Mel Berstein
    Sergio Matteucci: Ernie
    Renato Mori: Nick il porco
    Piero Tiberi: Chi Chi
    Angelo Nicotra: Omar Suarez
    Anna Miserocchi: Mamma Montana
    Sergio Tedesco: Sheffield
    Luciano De Ambrosis: Seidelbaum
    Anna Rita Pasanisi: Miriam
    Claudio Fattoretto: Luis
    Massimo Giuliani: Comico Al Babylon
    Marco Mete: Proprietario del Babylon, Poliziotto
    Giorgio Lopez: Direttore della banca
    Giorgio Piazza: Aryel Bleyer, Avventore


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